Willow Koerber ed Emily Batty cambiano squadra

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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david_jcd

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Scambio di bikers tra due dei teams più forti del cross country mondiale. Le due bellissime atlete Emily Batty e Willow Koerber cambiano le loro squadre, la prima lasciando Trek World Racing per firmare con Subaru-Trek e la seconda spostandosi dalla ex Subaru-Gary Fisher alla volta del team Trek World Racing.

Emily Batty, l'attuale campionessa canadese under 23, passerà al team Subaru-Trek per la stagione 2011.
Lasciando il team Trek World Racing, la giovane biker resterà quindi per certi versi in casa, spostandosi in quello che fino al 2010 era il team Subaru-Gary fisher, e che vede nelle proprie fila campioni del calibro di Jeremy Horgan-Kobelski, Sam Schultz, Heather Irmiger e Russell Finsterwald. Questo team si è distinto negli ultimi anni per il massiccio utilizzo di bici 29er (inventate proprio da Gary Fisher) ed ottenendo ottimi risultati. Dal 2011 la marca "Gary Fisher" non esisterà più, ma alcuni dei modelli di Fisher sono presenti nella linea "Gary Fisher collection" di Trek. Staremo quindi a vedere quali saranno le bici che nella prossima stagione porteranno al podio gli atledi di questa squadra.
Willow Koerber, la vicecampionessa mondiale 2010, migrerà nella direzione opposta, lasciando il team Subaru-Gary Fisher per spostarsi al Trek World Racing, squadra con cui combatterà per obiettivi quali i campionati mondiali e le olimpiadi del 2012.

Fonti:
www.emilybatty.com
www.trekbikes.com
 

david_jcd

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Ammesso che la squadra Trek-Subaru continui a correre su bici Gary Fisher collection, ce la vedete Emily Batty su una biciona da 29? Potrebbe dare la conferma che queste bici non sono riservate a bikers di grande statura!
 

Marco1971

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...e questo vale anche per gli uomini nel senso di gender ovviamente non di specie Homo Sapiens Sapiens.
L`effetto bimbo seduto su cavallo di Troia di venti metri di altezza e` in agguato.
Lo stesso di converso puo` valere per le persone alte di statura (con lunghezza delle gambe proporzionata) su biciclette con ruote di 26 pollici nominali.
Io francamente aborro la commistione di 29" e 26" all`interno della stessa gara (facoltativamente da atleta ad atleta)...
Sarebbe meglio avere due categorie separate.
Grazie.

Marco1971.
 

sembola

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Io invece aborro il fatto che corrano insieme bionde e more, senza contare le rosse. La trovo una commistione che non sta nè in cielo nè in terra.

E quelle che vanno forte insieme a quelle che vanno piano, via, è una cosa che non si può vedere!

Per non parlare di chi ha le bici rosse e chi ce le ha azzurre. Io farei due classifiche per colore, il casino è se tutte ce le hanno di colori diversi... :mrgreen:


E anche come "ciclo mercato" non è che sia una grande notizia, considerando che chi stacca gli assegni è sempre Trek in ambedue i casi.
 

maurizio62

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Io invece aborro il fatto che corrano insieme bionde e more, senza contare le rosse. La trovo una commistione che non sta nè in cielo nè in terra.

E quelle che vanno forte insieme a quelle che vanno piano, via, è una cosa che non si può vedere!

Per non parlare di chi ha le bici rosse e chi ce le ha azzurre. Io farei due classifiche per colore, il casino è se tutte ce le hanno di colori diversi... :mrgreen:


E anche come "ciclo mercato" non è che sia una grande notizia, considerando che chi stacca gli assegni è sempre Trek in ambedue i casi.

Mi immagino il discorso in toscano.....:smile:
 
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Marco1971

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Io invece aborro il fatto che corrano insieme bionde e more, senza contare le rosse. La trovo una commistione che non sta nè in cielo nè in terra.

E quelle che vanno forte insieme a quelle che vanno piano, via, è una cosa che non si può vedere!

Per non parlare di chi ha le bici rosse e chi ce le ha azzurre. Io farei due classifiche per colore, il casino è se tutte ce le hanno di colori diversi... :mrgreen:


E anche come "ciclo mercato" non è che sia una grande notizia, considerando che chi stacca gli assegni è sempre Trek in ambedue i casi.


...grazie.

Marco1971.
 

Zero-7

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Io francamente aborro la commistione di 29" e 26" all`interno della stessa gara (facoltativamente da atleta ad atleta)...
Sarebbe meglio avere due categorie separate.
Grazie.

Marco1971.

Ohibò... Penso che tutto ciò sia in antitesi con lo spirito innovativo e libero della MTB.
E quando, perchè arriveranno, si diffonderanno ruote da 27.5 (che in verità sono davvero valide)?
E soprattutto quando, perchè accadrà, che le bici avranno ruote dal diamtetro differenziato fra anteriore e posteriore?
E se in un futuro un atleta potrà decidere di correre determinate gare con una 29er o con 26er passando eventulmante per le 27 pollici?
In fondo il risultato sarà quello di ottimizzare in assoluto la MTB, o sbaglio?

Io da molto sogno una all-mountain con un 27.5 davanti e un 26 al posteriore.
 

david_jcd

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Ohibò... Penso che tutto ciò sia in antitesi con lo spirito innovativo e libero della MTB.
E quando, perchè arriveranno, si diffonderanno ruote da 27.5 (che in verità sono davvero valide)?
E soprattutto quando, perchè accadrà, che le bici avranno ruote dal diamtetro differenziato fra anteriore e posteriore?
E se in un futuro un atleta potrà decidere di correre determinate gare con una 29er o con 26er passando eventulmante per le 27 pollici?
In fondo il risultato sarà quello di ottimizzare in assoluto la MTB, o sbaglio?

Io da molto sogno una all-mountain con un 27.5 davanti e un 26 al posteriore.
A me sembra invece che le vie di mezzo non abbiano fortuna. Ricordo un'intervista in cui uno dei fondatori di niner diceva "anche quando sono nate le forcelle ammortizzate si è cercato di introdurre stems per poter continuare ad usare forcelle rigide". Però gli stems ammortizzati non hanno avuto fortuna. Certo che il fondatore di niner tira acqua al proprio mulino, ma le 69er o 96er esistono da parecchi anni, ma non sono riuscite ad attecchire. Anche le 650b, se ne parla da parecchio tempo, ma ancora quelli che le producono sono pochissimi.
 

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A me sembra invece che le vie di mezzo non abbiano fortuna. Ricordo un'intervista in cui uno dei fondatori di niner diceva "anche quando sono nate le forcelle ammortizzate si è cercato di introdurre stems per poter continuare ad usare forcelle rigide". Però gli stems ammortizzati non hanno avuto fortuna. Certo che il fondatore di niner tira acqua al proprio mulino, ma le 69er o 96er esistono da parecchi anni, ma non sono riuscite ad attecchire. Anche le 650b, se ne parla da parecchio tempo, ma ancora quelli che le producono sono pochissimi.

E' tutto marketing, anzi non solo... E' una questione di quanto le aziende abbiano voglia di investire nella ricerca per consentire a nuove formule di entrare e migliorare e incasinare enormemente il mercato (aumentare i costi, introdurre standard, cambiare macchinari!).
E' scomodo e antipatico per i dirigenti solo a pensarci, e per mettere una nuova formula come il 27.5 è ancora presto (per quanto di nuovo non abbia nulla) se pensi che non si è maturi per le 29er.
Figurati poi per le "ibride"!
Cosa dovrebbe spingere un'azienda in particolare a spendere per un nuovo standard, rischiando di trovarsi sola e mettere in gioco il proprio nome e blasone producendo un modello incompreso o snobbato pure dalla stampa?
Orrore.
Solo alcuni pazzi come Fisher e Niner lo fanno perchè filosoficamente portati (il primo per adesso si è anche fermato qui, forse a prendere la rincorsa) da qui deriva l'idea che solo chi ha un approccio artigianale possa/voglia azzardarsi a rivoluzionare il mercato.
E' ovvio che un nuovo diametro mette scompiglio e relativizza i proclami di marketing che si devono esprimere attraverso concetti assolutistici; il nuovo è perfetto, intoccabile, superlativo (e lo sarà per un bel pezzo, fidati!).
Poi arriva la 29er e si sa, è un prodotto nuovo in mezzo ai mostri sacri, perfetto non può essere però proviamo venderlo lo stesso...
Cosa ci scriviamo?
Signore e Signori; E' arrivato il futuro (ma non ci badate se la forcella tocca il tubo obliquo e se la punta delle scarpe interferisce col copertone, so cos'e nient'...).
Poi il pubblico che è già frammentato di per se, si divide in pro e contro, la gente che sghignazza per la trovata carnevalesca della ruotona che a breve scomparirà e mai mai più se ne parlerà e quelli invece interessati e fiduciosi perchè in fondo in fondo ci avevano pensato tanti anni fa, e giustamente...

mattebon ha scritto:
L'aveva fatta Trek mi pare... o Gary. Sixtyniner o qualcosa del genere... Ma in test l'hanno stroncata, con un "nè carne nè pesce"... .

Per quanto riguarda la AM da 27.5/26 ancora non l'ha fatta nessuno, La Trek 69er invece si (29 f + 26 r) l'hanno pure portata su qualche podio (Bart Brentjens in gare marathon endurance).
Non sa di nulla? Non mi sorprende, anzi, se consideri che le prime 29er erano inguidabili adirittura, c'è tanto da affinare certamente quindi, ma la formula di una bici con ruote dal diamtro differenziato è assolutamente logica, e la sua diffusione è solo una questione di tempo e di affinamenti (e di voglia di spingere bene da parte di almeno un grande marchio).
 

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La mtb con la ruota anteriore "grande" e quella posteriore "piccola" è appunto nè carne nè pesce: ha i difetti delle 29er (maggiore inerzia delle ruote, sebbene a metà, necessità di geometrie ad hoc, forcelle meno rigide a parità di corsa) senza averne tutti i vantaggi (trazione identica ad una 26, minore facilità di scavalcamento degli ostacoli). Del resto anche la differenziazione tra posteriore ed anteriore nel FR (posteriore da 24"), che pareva indispensabile qualche anno fa, è praticamente scomparsa.

Il che non toglie che possa essere teoricamente una buona idea. La teoria putroppo (o per fortuna) deve poi misurarsi con la pratica, fatta anche di aziende che devono vendere quello che producono e di utenti non sempre in grado di spendere per l'ultimo ritrovato, o che non ritengono il (costoso) cambiamento giustificato dalle migliorie promesse e/o percepite.

Detto questo, evitiamo di dirottare una discussione che verte di tutt'altro. L'argomento non è il diametro delle ruote del futuro e quale curiosa congiunzione astrale fà sì che ci sia resistenza al "cambiamento", ma un "movimento di ciclomercato" tra le pro :prost:
 
Willow Koerber non e' assolutamente una stangona, anzi, e' proprio bassina, eppure non e' andata pianissimo nel 2010 sulla sua 29er...

Ammesso che la squadra Trek-Subaru continui a correre su bici Gary Fisher collection, ce la vedete Emily Batty su una biciona da 29? Potrebbe dare la conferma che queste bici non sono riservate a bikers di grande statura!
 

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