A me sembra invece che le vie di mezzo non abbiano fortuna. Ricordo un'intervista in cui uno dei fondatori di niner diceva "anche quando sono nate le forcelle ammortizzate si è cercato di introdurre stems per poter continuare ad usare forcelle rigide". Però gli stems ammortizzati non hanno avuto fortuna. Certo che il fondatore di niner tira acqua al proprio mulino, ma le 69er o 96er esistono da parecchi anni, ma non sono riuscite ad attecchire. Anche le 650b, se ne parla da parecchio tempo, ma ancora quelli che le producono sono pochissimi.
E' tutto marketing, anzi non solo... E' una questione di quanto le aziende abbiano voglia di investire nella ricerca per consentire a nuove formule di entrare e migliorare e
incasinare enormemente il mercato (aumentare i costi, introdurre standard, cambiare macchinari!).
E' scomodo e antipatico per i dirigenti solo a pensarci, e per mettere una nuova
formula come il 27.5 è ancora presto (per quanto di nuovo non abbia nulla) se pensi che non si è maturi per le 29er.
Figurati poi per le "ibride"!
Cosa dovrebbe spingere un'azienda in particolare a spendere per un nuovo standard, rischiando di trovarsi sola e mettere in gioco il proprio nome e blasone producendo un modello incompreso o snobbato pure dalla stampa?
Orrore.
Solo alcuni pazzi come Fisher e Niner lo fanno perchè filosoficamente portati (il primo per adesso si è anche fermato qui, forse a prendere la rincorsa) da qui deriva l'idea che solo chi ha un approccio artigianale possa/voglia azzardarsi a rivoluzionare il mercato.
E' ovvio che un nuovo diametro mette scompiglio e relativizza i proclami di marketing che si devono esprimere attraverso concetti assolutistici; il nuovo è perfetto, intoccabile, superlativo (e lo sarà per un bel pezzo, fidati!).
Poi arriva la 29er e si sa, è un prodotto nuovo in mezzo ai mostri sacri, perfetto non può essere però proviamo venderlo lo stesso...
Cosa ci scriviamo?
Signore e Signori; E' arrivato il futuro (ma non ci badate se la forcella tocca il tubo obliquo e se la punta delle
scarpe interferisce col copertone, so cos'e nient'...).
Poi il pubblico che è già frammentato di per se, si divide in pro e contro, la gente che sghignazza per la trovata carnevalesca della ruotona che a breve scomparirà e mai mai più se ne parlerà e quelli invece interessati e fiduciosi perchè in fondo in fondo ci avevano pensato tanti anni fa, e giustamente...
mattebon ha scritto:
L'aveva fatta Trek mi pare... o Gary. Sixtyniner o qualcosa del genere... Ma in test l'hanno stroncata, con un "nè carne nè pesce"... .
Per quanto riguarda la
AM da
27.5/26 ancora non l'ha fatta nessuno, La
Trek 69er invece si (29 f + 26 r) l'hanno pure portata su qualche podio (Bart Brentjens in gare marathon endurance).
Non sa di nulla? Non mi sorprende, anzi, se consideri che le prime 29er erano inguidabili adirittura, c'è tanto da affinare certamente quindi, ma la formula di una bici con
ruote dal diamtro differenziato è assolutamente logica, e la sua diffusione è solo una questione di tempo e di affinamenti (e di voglia di spingere bene da parte di almeno un grande marchio).