i limiti sulle pendenze superabili in fuoristrada di una
gravel dipendono (nell'ordine):
1) tecnica individuale;
2) allenamento fisico;
3) tipo di terreno
4) tipo di copertoni
Detto questo, conta anche l'abitudine. Se uso per parecchio tempo la mia FAT, il giorno che provo a fare uno sterrato con la ciclocross (vabbè', non è una gravel ma perdonatemi l'intrusione) non mi ci trovo per niente. Se al contrario uso la ciclocross con continuità sugli sterrati acquisisco più confidenza e riesco ad "alzare l'asticella" (niente di che, diciamo che mi sento però più sicuro).
Per fare un esempio concreto la strada del colle del Sommelier da Bardonecchia (23 Km per 1700 m D+), una strada militare con pendenza molto costante (i primi 6 Km asfaltati) la feci 20 anni fa con la ciclocross, ma era certamente più in buono stato di oggi. Non ricordo quanto tempo ci misi, era veramente una vita fa. L'anno scorso con la FAT in 3 ore sono salito tranquillo, stancandomi veramente poco. Sugli ultimi 4 o 5 Km, nonostante la pendenza media sia intorno all'8%, il fondo è diventato col tempo molto pietroso e le gommone hanno fatto la differenza tra il salire rilassato e lo snocciolare l'intero calendario dei santi. Non credo che con la gravel ce l'avrei fatta, anche con rapporti molto agili.
Per contro il colle delle Finestre, anche questo fatto di persona (oltretutto un anno dove NON è transitato il Giro), ha un fondo stradale che in confronto all'asfalto delle strade di Roma è adatto alle Formula1 ! Complimenti ai corridori, gran salita (io ci ho messo 2 ore e mezza rispetto all'ora dei pro) ma il fondo stradale è l'ultimo dei problemi.