Ho letto alcuni commenti sull'altro thread, commenti sullo stile "pazzo irresponsabile", "gli puzza la vita", "se le cercano", ecc.
Beh io vorrei invece dirgli grazie.
Grazie a Gee Atherton e a tutti i visionari come lui che si mettono in gioco (e rischiano) in prima persona, i Patrick de Gayardon, gli Alex Honnold, i Tommy Caldwell, i Patrick Berhault, i Jean-Marc Boivin, e giù giù fino a Paul Preuss e Otto Lilienthal, le centinaia che hanno scommesso che si poteva arrivare dove nessuno era ancora arrivato, e hanno avuto il coraggio di inseguire il loro sogno, a volte pagandolo con la loro vita. Senza di loro, che hanno spinto il limite sempre più avanti e hanno dimostrato che era possibile, contro lo scetticismo e la riprovazione di molti, oggi noi non salteremmo da un aereo con un paracadute, non decolleremmo da un prato con un parapendio, non saliremmo su pareti apparentemente impossibili, non scenderemmo dai single track che oggi facciamo quasi con noncuranza. O forse lo faremmo, sì, ma con le tecniche e i materiali di quelli che davano loro dei pazzi irresponsabili, e i limiti sarebbero ancora quelli di allora.