lo so bene che si chiama postale, ma se lo scrivi al di fuori della Svizzera nessuno capisce una fava e si vedono già ammassati nel furgone della posta come i profughiVa corretto l'articolo, in svizzera non si chiama Autobus ma POSTALE.
Un pò come per il cellulare che lo chiamano NATEL... sono particolari.
I sentieri vietati e le limtazioni alle mtb ci sono anche nel Cantone dei Grigioni.Ma non hanno paura che gli sceanzati biker gli deturpino i loro bei sentieri montani ? Si vede che in Svizzera non ci sono associazioni SAT o CAI !
nel nostro dialetto, oggi un po' dimenticato, l'autobus viene chiamato "lu postale"Va corretto l'articolo, in svizzera non si chiama Autobus ma POSTALE.
Un pò come per il cellulare che lo chiamano NATEL... sono particolari.
A voler essere ancora più pignoli, ufficialmente è l'Autopostale mentre per gli amici "la Posta"... te lo dice uno che l'ha preso per parecchi anniVa corretto l'articolo, in svizzera non si chiama Autobus ma POSTALE.
Un pò come per il cellulare che lo chiamano NATEL... sono particolari.
Certo ci sono divieti anche in Svizzera ed immagino che i praticanti di mtb siano più ligi nel rispettarli ( anche perchè i controlli e vigilanza ci sono) , ma è bello vedere che ci siano iniziative anche per agevolare i bikers . Sono socio CAI da 30 anni e se pur esistono sezioni più "bikefriendly" per la maggior parte dei soci i bikers sono un pò delle pecore nere che deturpano sentieri e quant'altro , insomma non sono visti così di buon occhio e le iniziative volte a favorire l'utilizzo della mtb sono limitate ( anzi forse sono più le "pressioni" per limitarne l'utilizzo )I sentieri vietati e le limtazioni alle mtb ci sono anche nel Cantone dei Grigioni.Ma non hanno paura che gli sceanzati biker gli deturpino i loro bei sentieri montani ? Si vede che in Svizzera non ci sono associazioni SAT o CAI !
I sentieri vietati e le limtazioni alle mtb ci sono anche nel Cantone dei Grigioni.
Non metto in dubbio la sensatezza, dico solo che anche lì alcuni divieti esistono nonostante non ci sia il CAI o la SAT.Poca roba e soprattutto comprensibile, un po' come in Alto Adige sulle 3 Cime di Lavaredo. Nessuno protesta contro divieti che hanno una motivazione ovvia, e soprattutto nessuno protesta se poi vengono creati percorsi ad hoc per i biker, vedere dalla Forcola di Livigno al Bernina.
Se poi consideri che addirittura la geriatrica St. Moritz ha aperto funivie e sentieri ai biker, la dice lunga....
vero. un divieto che ha tolto un sentierino molto divertente...ma io un anima viva l'ho incontrata e mi ha cazziato perchè non sarei dovuto passare da li (mea culpa, l'avevo fatto l'anno prima senza problemi e non ho fatto caso al cartello di divieto), snocciolandomi inoltre la spesa sostenuta per sistemare il sentiero (centinaia di migliaia di franchi che mi sono sembrati un po' tantini, visto che sarà a occhio un tratto che non arriva a 2km).Non metto in dubbio la sensatezza, dico solo che anche lì alcuni divieti esistono nonostante non ci sia il CAI o la SAT.
La geriatrica Alta Engadina sembra effettivamente aver deciso di spingere la mtb, ma qualche contraddizione non manca. Ad esempio l'aver messo da un paio d'anni a questa parte un bel divieto nella parte finale di questo itinerario, sentiero lungo il quale non ho mai incontrato anima viva.
promozione turismo con un sito monolingua in tedesco ?
non pretendiamo la versione in italiano (giammai!) ma almeno fare la versione in inglese...