Grazie ai ragazzi di Freebosa ASD, Frabosa Soprana comincia a farsi conoscere al riding moderno. Chi raida da tempo si ricorderà anche del Criterium nazionale di Discesa in MTB del 1991; si era agli albori della "Discesa", tre date in tutta Italia, la seconda a Frabosa.
Percorso sulla pista di Pian Brun di circa 6 km, old style ovviamente. Nella categoria femminile vinse una "certa" Giò Bonazzi, per gli uomini un "certo" Roberto Diani, secondo Luca Benedetti. Entrambi montavano la prima forcella ammortizzata, la Spring con escursione da 6 cm (se ricordo bene) e serbatoio separato sul tubo orizzontale.
Ma torniamo al Bike Park, che merita molto apprezzamento per gli sforzi profusi. Frabosa però non solo DH. A Frabolandia c'è una scuola mtb, un campo scuola, una pump trak.
Nei dintorni ci sono km di sentieri, mulattiere, single track, che permettono anche a gli X Countrysti di macinare sui pedali. Il comprensorio del Mondolé è lo spot perfetto per gli All Mountainer che potranno godersi del gran riding.
Gli Enduristi, utilizzando la seggiovia del "Moro", possono spararsi diverse migliaia di metri di dislivello negativo su trail fuori bike park. Da come la vedo oltre che aprirsi verso nuove regioni, Freebosa Bike Park potrebbe aprirsi come bike resort, un luogo dove la mtb si vive a 360 gradi.