Via del sale 2009 - Limonetto-Arma di Taggia

nero1958

Biker novus
5/2/09
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Alba (CN)
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Non è che hai la traccia o se sai dove si possa reperire info precise per un giro di un paio di giorni sulla via del sale...

Traccia ho usato questa
[URL="http://www.everytrail.com/view_trip.php?trip_id=311757"][url]http://www.everytrail.com/view_trip.php?trip_id=311757[/URL][/URL]
Ho anche la traccia in .plt, ma non so come come allegarla.

Guida ho usato questa, che non ricordo da dove l'ho scaricata, forse giusto da questo sito. A me è servita molto.
Fammi sapere. Ciao
gp


TAPPA 1 : dal Col di Tenda a Colle Melosa
Caratteristiche tappa: difficoltà nero; lunghezza 59 Km; dislivello m. 972; periodo: da giugno a ottobre.
Dal Colle di Tenda (quota 1.890) raggiungere dapprima il Forte Centrale (maestoso esempio di fortificazioni militari di fine '800), poi scendere e ritrovare la pista principale. Seguire sul versante Nord questa pista con fondo pietroso che sale tra gli impianti da sci della stazione di Limone e domina la piana di Cuneo sino a raggiungere un primo colle (quota 2.150 m.). Attraverso un’alternanza di tratti piani e veloci e di saliscendi l’itinerario percorre il tratto di versante settentrionale per arrivare al Colle della Perla e poi a quello della Boaria, porta d’accesso al massiccio carsico del Marguareis. In uno scenario maestoso, cosparso di doline, la pista scende (2.070 m.) al Colle dei Signori, posto ideale per effettuare una buona pausa.
Si lascia quindi il Marguareis seguendo la sterrata che si innalza lievemente, ma poi l’itinerario diventa più scorrevole e raggiunge ben presto una zona boscata (lariceto) da cui è possibile proseguire per 10 Km. ad un ritmo piuttosto sostenuto. Dopo una piccola salita si entra nello scenario della stazione sciistica di Monesi, giungendo in breve all’altezza del bivio Monesi / Passo del Tanarello (quota 1.830 m., subito dopo una margheria con punto d’acqua- possibile alloggiamento scendendo verso il nucleo di Monesi). Il nostro percorso prosegue salendo a destra e dopo diversi tornanti si raggiunge un bivio; prendere di nuovo a destra, oltrepassando gli edifici militari e raggiungendo il Passo Tanarello (quota 2.045 m.).
La discesa inizia, sul versante francese, con un tratto accidentato che richiede attenzione. Diviene in seguito più scorrevole e raggiunge il Passo di Collardente (quota 1.599 m.). Da qui si deve prendere a destra la pista ombreggiata che risale il bosco mantenendosi sul lato francese e raggiunge un primo colle (quota 1.680 m.), poi la Bassa di Sanson e quindi si arrampica sostenuta fino al livello delle antiche caserme di Marta (quota 1.960 m.) e prosegue dominando verso Est il versante e le valli liguri con sullo sfondo il bel lago di Tenarda. Riguadagnata per breve tratto la strada militare, in loc. Porta Bertand (quota 1.953 m.) ci si immette sul sentiero erboso corrente sul versante francese del M. Grai, raggiungendo agevolmente la Sella dell’Agnaira. Da qui si continua portandosi di nuovo sulla militare e scendendo gli ampi tornanti sino al Colle Melosa e al luogo di pernottamento (a quota 1.542 m., presso il rifugio Allavena).
Gestore rifugio allavena: sig. Giuseppe Grassi,tel. 0184 241155 cell. 3332264017.
Prezzo 39 Euro cd, (cena, pernottamento 1° colazione bev escluse)

TAPPA 2 : da Colle Melosa a Ventimiglia

Caratteristiche tappa: difficoltà nero; lunghezza 52,5 Km; dislivello m. 1015; periodo: da giugno a ottobre.
Risalire la strada militare e raggiungere nuovamente la località Sella dell’Agnaira (1.900 m.c.a) e quindi verso sinistra sino alla sella della Valletta. Su buon sentiero, lato francese del M. Pietravecchia, si scende agevolmente sino ad un passaggio con mancorrente. Questo preannuncia una parte dell’itinerario assai tecnica ed esposta (è necessaria molta prudenza) che arriva sino al Passo dell’Incisa (quota 1.684 m.). Da lì il sentiero risale fino al Colle del Toraggio, dove c’è un altro passaggio con mancorrente. Scendere per il sentiero di alpeggio (lato italiano) fino ad un incrocio e quindi prendere a destra per entrare nella parte più delicata dell’itinerario: il fondo pietroso e stretto diventa molto pericoloso a causa dello strapiombo.Dopo un lungo tratto in leggera discesa si raggiunge il Colle del Corvo (quota 1.450 m) e poi, sempre tenendo il versante italiano, si arriva finalmente ad una pista che conduce agevolmente al Colle di Muratone (quota 1.157 m). Si continua in direzione sud-ovest risalendo sino al Colle di Scarassan (quota 1.226 m. - bivio verso Colle di Gouta con possibile alloggio a 2 Km).
L’itinerario prosegue risalendo a destra per una facile sterrata che attraversa un bosco misto a prevalenza di conifere. Seguire sempre la pista principale, superando una serie di salite e discese sino a raggiungere un gruppo di vecchi edifici militari (quota 1.365 m.); continuare sul sentiero per breve tratto e quindi deviare a destra risalendo gradualmente il versante sin quasi alla cima del M. Forquin (1500 m.). Ridiscendere quindi il sentiero pietroso sino a ritrovare la ex pista militare (ora S.P. n° 69) a quota 1040 m. Quindi si volta a destra, affrontando i ripidi tornanti del M. Abellio e proseguendo la lunga discesa che via via diventa più dolce sino a guadagnare il tratto terminale asfaltato che porta ad un quadrivio. Prendere a destra la provinciale n° 92 per Verrandi. e risalirla per poche decine di metri, arrivando al punto panoramico denominato “La Colla” (quota 430 m), da cui si può osservare l’ampia Val Roya e il sottostante laghetto di Varase.
Si prosegue lungo la pista terrosa di crinale (che qui corrisponde con l’itinerario Alta Via dei Monti Liguri): si alternano ora pista e sentiero con andamento ondulato sino ad intersecare una strada asfaltata (bivio per loc. Brunetti, quota 400 m.) e poi proseguire superando una zona con burroni in marne grigie (i “calanchi” di Brunetti). Poco dopo un breve passaggio (deviazione a sinistra) con trasporto della bici a mano porta a raggiungere un piccolo colletto molto panoramico, da dove un viottolo scorrevole scende fino alla caratteristica cappella della Madonna della Neve, fiancheggiata da due maestosi cipressi. Un breve tratto di strada asfaltata borda il piccolo insediamento storico di Ciaixe e si immette nella omonima provinciale (quota 349 m).
Girare a destra, proseguendo per un piccolo tratto sino all’innesto, a sinistra, sul sentiero che risale il versante roccioso sino ad un colle (quota 424 m.) sotto il monte delle Fontane.
Continuare sempre diritti, quindi al bivio svoltare a destra sulla pista in salita, oltrepassando una sbarra metallica; proseguire lungo la via principale tralasciando al secondo bivio l’indicazione per la Madonna della Virtù e poco oltre svoltare a sinistra.
Si scende quindi velocemente superando a destra un cancello e proseguendo ora sul sentiero che raggiunge un piccolo nucleo di case rurali, continua in discesa tra gli oliveti ed arriva in vicinanza di un rio. Si segue a balcone il torrentello per circa 1 Km, guadagnando quindi la strada asfaltata che rapidamente immette nell’abitato (borgata S. Secondo della città di Ventimiglia).
Altimetria TAPPA 2 : da Colle Melosa a Ventimiglia
 

nero1958

Biker novus
5/2/09
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Alba (CN)
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Bel giro.
L'ultima volta che l'ho fatto (solo prima parte) sono stato asfissiato da almeno un centinaio di moto/quad/suv e invece voi niente!
Invidia grande...

Infatti siamo stati fortunati. Avremmo incontrato 7/8 moto vicino al rifugio Don Barbera. E dire che di ore in bici ne abbiamo passate! La cosa che mi è pesata di più sono state le perenni PIETRE sulla strada. L'ultima discesa che ci ha portato al rifugio Allavena, dove abbiamo dormito, non ce la facevo più: avevo i polsi che non li sentivo più.
 
Infatti siamo stati fortunati. Avremmo incontrato 7/8 moto vicino al rifugio Don Barbera. E dire che di ore in bici ne abbiamo passate! La cosa che mi è pesata di più sono state le perenni PIETRE sulla strada. L'ultima discesa che ci ha portato al rifugio Allavena, dove abbiamo dormito, non ce la facevo più: avevo i polsi che non li sentivo più.

Se in qualche modo si riesce ad essere portati su ai forti in cima al colle di Tenda il giro fino a Ventimiglia sia fa tranquillamente in una giornata.
L'ho fatto con un gruppo di persone qualche anno fa e c'erano un sacco di biker che non erano molto in forma.
Chi invece ha voglia di farsi qualche metro (800m) in più allora può anche partire da Limone.
Confermo anch'io, la discesa ti lascia un dolore ai polsi incredibile.

Allego qui il tracciato in formato PLT.
 

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nero1958

Biker novus
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Alba (CN)
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Se in qualche modo si riesce ad essere portati su ai forti in cima al colle di Tenda il giro fino a Ventimiglia sia fa tranquillamente in una giornata.
L'ho fatto con un gruppo di persone qualche anno fa e c'erano un sacco di biker che non erano molto in forma.
Chi invece ha voglia di farsi qualche metro (800m) in più allora può anche partire da Limone.
Confermo anch'io, la discesa ti lascia un dolore ai polsi incredibile.

Allego qui il tracciato in formato PLT.

Beh, in un giorno se dal rifugio Allavena scendi (come risulta dal tracciato che hai postato) altrimenti, se fai la seconda tappa, tutta in un giorno mi sembra un po troppo. Sarà che noi ce la siamo presa comoda, ci siamo fermati parecchie volte ad ammirare i paesaggi e poi c'è anche da considerare un altro fatto l'età: con i nostri 50 anni suonati dobbiamo guardare più che il contachilometri il cardio.
Non è per fare polemica comunque eh! Ciao steo1971.

Ps: sono riuscito ad allegare il file della traccia..... sto imparando!!
ciao
gp
 

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  • Via del Sale.rar
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Beh, in un giorno se dal rifugio Allavena scendi (come risulta dal tracciato che hai postato) altrimenti, se fai la seconda tappa, tutta in un giorno mi sembra un po troppo. Sarà che noi ce la siamo presa comoda, ci siamo fermati parecchie volte ad ammirare i paesaggi e poi c'è anche da considerare un altro fatto l'età: con i nostri 50 anni suonati dobbiamo guardare più che il contachilometri il cardio.
Non è per fare polemica comunque eh! Ciao steo1971.

Ps: sono riuscito ad allegare il file della traccia..... sto imparando!!
ciao
gp

Ciao nero1958, hai ragione, sono due tour diversi! Noi siamo scesi dal rifugio Allavena e arrivati a Pigna è poi tutta strada sempre in discesa. Proverò anche il vostro tour la prossima volta, sicuramente è più divertente perchè si salta tutto quell'asfalto.
Noi avevamo solo un giorno di tempo, è un classico che si fa a fine settembre con degli amici di Limone e partecipano un po' tutti, anche chi non macina molti chilometri durante. Ecco anche spiegato perchè si parte direttamente dai forti al confine a 1800m.
Ciao,
Steo1971
 

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