Vi capita mai di essere all'inizio di una luuuuunga salita, e nel mentre che la state percorrendo pensare: MA CHI C***O ME L'HA FATTO FARE??!!??!!
Di solito non accade, per i motivi già esposti da altri (ad esempio vedasi prima risposta di samuelgol), ma esistono le eccezioni:
a) arrivo a pensare qualcosa di simile in gara, solitamente poco dopo la partenza, soprattutto se seguita da dura salita. Odio spingere a freddo, ma so che poi, una volta scaldato, proseguo senza soffrire particolarmente (impegno e fatica restano, ovvio), arrivando pure a divertirmi.
b) durante una "giornata no", ovvero quando mi accorgo di fare tutto con fatica e che nulla mi riesce come vorrei, ma è un'eventualità abbastanza remota, perchè normalmente l'approccio con la bici ha molti più pro che contro.
Mi reputo fortunato, perchè della MTB amo tutto: in primo luogo il fatto che ci possa andare (e scusate se è poco)... Quindi vengono una serie infinita di aspetti, che neanche volendo riuscirei a citare senza ometterne qualcuno... Salita normale, salita tecnica (è una sfida con se stessi come poche!), discesa, sentieri, passaggi tecnici (ancor di più se riesco a superarli), escursioni lente in cui contemplare le meraviglie della natura (e dove se non in montagna queste ultime colpiscono la nostra immaginazione e saziano la nostra fame di bellezza?), la continua ricerca di posti nuovi ove girare, la scoperta di un sentiero mai provato prima, dissetarmi con le limpide e fresche acque di un rio o di una sorgente, apprezzare le sfumature ed i colori dell'ambiente che mi circonda, scorgere un animale selvatico nel bosco...
Ma anche l'agonismo, il condividere gioie, dolori e fatiche con altri bikers in gara, ha il suo perché!