il 2010 ha rappresentato lo spartiacque nella gestione amministrativa della disciplina della
DH in italia.
Esempi come Caldirola dove i piloti presenti hannod vouto pagare anche per i loro 6
compagni assenti pena la non-partenza, o la tragedia di cronometristi impreparati, o -
ancora peggio- l'esperienza vissuta di persona con un giudice di gara che mi comunica che
si farà un "mix" di regole UCI e regole italiane...
Un Mix?? Ma come!! Qua il dee jay sono io!!
Per terminare con la vicenda del campionato italiano all'abetone dove la partenza è stata
procrastinata di un'ora a causa delle (sacrosante) polemiche di un gruppo di biker. Fatti
lontani ancora dall'essere risolti.
Non solo federale era la colpa.
Anche gli organizzatori ci hanno messo del loro , e un pò tutti si sono lasciati andare al "famo un pò come volemo"
Si salvavano per sacrificio ed encomiabile passione per questo che continuo a ritenere -lo
sport più bello del mondo- i team manager.
Che per quanto Rommel abbia cercato di tramutare in professione magnaccio-
imprenditoriale (rommel ha un suo inimitabile stile) resta un'attività fatta di levatacce ed
enorme spirito propositivo.
Bruno Zanchi, Alberto e Tommaso Ancillotti, Roberto Vernassa, le nuove Marmotte, Romano
Favoino, i Dolfin, i Temponi, i Tempo, i Sardi per fare qualche esempio perchè l'elenco è
lunghissimo.
Gente che si sbatte alla guida del furgone per ore con in testa mille pensieri:dal fattore K
alla più economica pizzeria del posto se la gara va bene. Fanno i dottori, i meccanici, i
fratelli maggiori.
Ho visto piloti di livello assoluto scendere a tuono e vincere gare , gasati perchè avevano
un paddock affidabile che dava loro sicurezza.
Se questi non si sbattevano da anni a Pieve di Teco non avremo avuto 46 atleti tra
esordienti e allievi: the future.
Questi sono stati lo zoccolo.
Ci si è riuniti e si è formato un gruppo di lavoro.
Ogni regione un responsabile.
Per la liguria è Roberto Vernassa di argentina bike team.
Il Gruppo di Lavoro (d'ora in poi GL) ha chiesto e ottenuto un incontro con i vertici federali.
In particolare in relazione alla mancanza di dialogo tra il delegato tecnico e "l'ambiente DH ".
E sono state fatte delle proposte. Non a muzzo. Ma sensate e valutate dagli atleti.
Le proposte sono state contrattate ed il loro riflesso è stato l'inserimento nelle norme
attuative 2011.
Quest'ultimo passaggio vi garantisco che è di fondamentale importanza.
Vi saranno miglioramenti, affinamenti, ma l'obiettivo era il "dialogo" e la concertazione con
l'ambiente federale.
Ora non ci spaventa certo il dialogo tra GL e piloti(!)
Nello specifico:
Se indossi il collare ed una pettorina o paraschiena "non del tutto " compatibile , la
protezione può trasformarsi in insidia per collo e vertebre.
A Sèstriere un atleta mi ha fatto notare come il suo
leatt brace si "picchiasse" con la
pettorina causandogli un contraccolpo. In questo senso si è lasciata aperta la norma
affidandone ai singoli atleti la completezza.
Maglia lunga:
La maglia lunga tecnicamente serve proprio a "contenere" in ordine gomitiere ecc.
Personalmente ritengo che eviti numerosi altri fastidi sulla pelle.
Dallo sbattimento di foglie, rami ecc. all'impatto con gli insetti e così via.
Preciso che non faccio parte del gruppo di lavoro e quanto ho scritto è frutto di mie
interpretazioni personali sulla scorta delle informazioni in mio possesso.
Sportivi saluti.
Ugo De Cresi