Sabato era il grande giorno del ritorno del Giro d'Italia sul Carpegna.
Come da previsioni eravamo pronti a partire alle 9:30, con congruo anticipo sul passaggio della tappa in vetta al nostro Monte.
Troppo facile salire per la via diretta e così ci siamo arrivati per un percorso alternativo, da veri bikers, condito delle salite più dure ed affascinanti che possano portare in cima al Carpegna: come non bastassero le Trote (variante facile), la "ciclabile", il Palazzolo, il Trabocchetto e il Fontanelle, abbiamo preso un
bell'antipasto sulla Faggiola.
Chi non l'avesse capito i giorni precedenti, ha subito intuito che se si era parlato di percorso "duro", non era un'esagerazione.
Il parterre era di assoluta eccezione, con i consolidati @
luca_81, @
luc7a, @
lucaM77, Peppe, Mariolino, Turo. Si sono uniti gli inaspettati @
sofiya, con il fidato marito e ...... (come si chiama il vostro amico?); ci hanno deliziato della propria seppur parziale compagnia anche gli Heroici @
picasso70 e @
re_sasha. Il gruppo si è continuamente alimentato di nuovi componenti, che in parte hanno proseguito da soli per poi ritrovarsi più avanti. Andrea, il micidiale ragazzino delle Saline era incontrollabile, fortunatamente ci ha pensato la
catena a fermarlo, e come non bastasse, una foratura, e poi un'altra...... che l'abbia capito ora che deve andare più piano, sia in salita che in discesa?
Il mitico Squiddi zampettava da tutte le parti, Il neo acquisto Lory, caparbio più che mai, in un modo o nell'altro l'ha portata in vetta la sua nuova fiammante full.
Il Carpegna era un brulicare di ciclisti, trekkers, maratoneti, elicotteri, cavallerizzi, Pandisti, enduristi. C'era di tutto, per riunire un popolo di appassionati ci ciclismo, o forse, solo appassionati del nostro amato monte, che per un giorno intero diventa il più famoso del ciclismo italiano.
Peccato per [MENTION=72982]sofiya[/MENTION] che ci ha dovuto lasciare per una rottura, poi sistemata in modo pa poterla ritrovare in cima al Carpegna, peccato per le cadute, fortunatamente senza danni, di qualcuno, determinate dalla stanchezza e forse da un po' di inesperienza.
Credo che qualcuno le rampe del Carpegna se le sia sognate sabato notte.
Il nostro monte era stato perfettamente preparato dagli addetti della corsa rosa, il meteo è stato quasi perfetto, con un piccolo momento nuvoloso al nell'attesa del passaggio al GPM, la cornice di pubblico degna dell'importanza che la corsa rosa merita, e degna del nostro piccolo, grande monte.
Abbiamo prestato le nostre mitiche salite (noi biker le percorriamo talvolta, seppur asfaltate, per raggiungere i bei sentieri che disegnano i versanti del Carpegna) a quelli bravi; ora ce le riprendiamo, tutte per noi, fino alla prossima occasione.