Galeotto fu il video allora! I posti li conoscevo ma la spectral cfr l'ho presa dopo quel filmato.
Val Formazza
- Creatore Discussione monster74
- Data di inizio
Guarda se parliamo della stessa discesa, faccio fatica a credere tu l'abbia fatta senza neanche un piede per terra anche perché ci sono dei tornanti dove non si gira e per terra è una pietraia (almeno quando sono passato io), però per carità tutto può essere...
Se davvero l'hai fatta tutta allora sei un vero fenomeno garantisco io.
Allegati
Ci sono state volte in cui era un disastro ma ora (almeno fino prima dei recenti temporali) era perfetta. Tornanti in nosepress (che sono ancora lontano dal padroneggiare al meglio) o in quasi surplace si facevano senza problemi Il punto più ostico è il pezzo coi gradini un poco prima del torrente sinceramente fatto senza penalità solo l'ultima volta che sono stato li. Calcola cmq che ci passo spesso e dai e dai uno impara.
Io l'ho fatto per la prima volta il 17 luglio, ti faccio i miei complimenti, quelle discese non fanno per me.
Ciao,giro fatto settimana scorsa stavolta in e-bike.
Dalla capanna Corno al passo riesci in sella diciamo tra il 95-98% (poi va'un po' a fortuna se vogliamo) ma come già scritto devi fare linee alternative,non seguire il sentiero.
Dal passo Gries al Bettelmat l'ho trovato lievemente peggio rispetto a qualche volta fatta in precedenza ma abbondantemente ciclabile tranne qualche punto,dove la difficoltà è più nel capire dove trovare la linea al volo piuttosto che il passaggio in sé.
Il passaggio sui gradini prima del torrente adesso è facilitato appunto dai gradini, prima c'era un roccione veramente difficile da passare,se non vai di nose Press falli lentamente (come faccio io) perché se arrivi lungo non giri più a sinistra.
Da Bettelmat a Morasco gran sentiero molto tecnico ma più ordinato, c'è solo il "solito"tornante a sinistra (credo che sia quello dice Alberto)che non riuscirò mai a digerirlo e ovviamente a farlo.
Il video del giro.
Dalla capanna Corno al passo riesci in sella diciamo tra il 95-98% (poi va'un po' a fortuna se vogliamo) ma come già scritto devi fare linee alternative,non seguire il sentiero.
Dal passo Gries al Bettelmat l'ho trovato lievemente peggio rispetto a qualche volta fatta in precedenza ma abbondantemente ciclabile tranne qualche punto,dove la difficoltà è più nel capire dove trovare la linea al volo piuttosto che il passaggio in sé.
Il passaggio sui gradini prima del torrente adesso è facilitato appunto dai gradini, prima c'era un roccione veramente difficile da passare,se non vai di nose Press falli lentamente (come faccio io) perché se arrivi lungo non giri più a sinistra.
Da Bettelmat a Morasco gran sentiero molto tecnico ma più ordinato, c'è solo il "solito"tornante a sinistra (credo che sia quello dice Alberto)che non riuscirò mai a digerirlo e ovviamente a farlo.
Il video del giro.
Ultima modifica:
Noi Gries/Bettelmat rifatta ieri Mi sono sembrate le condizioni migliori di sempre Anche chi non la conosceva ha apprezzato senza grossi patemi Bettelmat/Morasco si è quel tornante...allargare il più possibile a dx poi praticamente da fermo nosepress e infilarsi chirurgicamente fra i due scogli fissi Anche conoscendolo rimane cmq impegnativoCiao,giro fatto settimana scorsa stavolta in e-bike.
Dalla capanna Corno al passo riesci in sella diciamo tra il 95-98% (poi va'un po' a fortuna se vogliamo) ma come già scritto devi fare linee alternative,non seguire il sentiero.
Dal passo Gries al Bettelmat l'ho trovato lievemente peggio rispetto a qualche volta fatta in precedenza ma abbondantemente ciclabile tranne qualche punto,dove la difficoltà è più nel capire dove trovare la linea al volo piuttosto che il passaggio in sé.
Il passaggio sui gradini prima del torrente adesso è facilitato appunto dai gradini, prima c'era un roccione veramente difficile da passare,se non vai di nose Press falli lentamente (come faccio io) perché se arrivi lungo non giri più a sinistra.
Da Bettelmat a Morasco gran sentiero molto tecnico ma più ordinato, c'è solo il "solito"tornante a sinistra (credo che sia quello dice Alberto)che non riuscirò mai a digerirlo e ovviamente a farlo.
Il video del giro.
Quindi hai fatto il tratto s.giacomo - gries passando per la capanna?? Il tratto esposto, tanto per capirci?
L'anno scorso mi era sembrato migliore...o forse ero migliore io.
Nose Press x me non se ne parla me ne verrà uno su trenta,per cui giù al pè e via!!
Questo giro non è bello, ma qualcosa di più che bello.
Certo richiede attenzione e una buona padronanza del mezzo.
È circa 40 anni che frequento quei posti.
Altro giro carino Riale, salita al vallone e passo del Nelfelgiù, Vannino e poi discesa verso il sagersboden e da lì scegli se seguire verso Canza o Ponte
Certo richiede attenzione e una buona padronanza del mezzo.
È circa 40 anni che frequento quei posti.
Altro giro carino Riale, salita al vallone e passo del Nelfelgiù, Vannino e poi discesa verso il sagersboden e da lì scegli se seguire verso Canza o Ponte
La Formazza è top e ci sono un sacco di giri e cime. Corno Cieco, Punta dei Camosci, Guglie Bianche del Lebendum, Corno Brunni, Punta di Valrossa, Punta Elgio, Monte Giove, Clogstaffel più un tot di passi e bocchette. Fatte tutte queste ma ne mancano altre. Trovate qua negli itinerari o sul nuovo portale.
No Angera. Son su in 1 ora e 20 circa. Alla fine è il posto figo che ho più vicino.
Fatto il giro a luglio, prima volta in assoluto, molto bello , salita al nufenenpass col postale, poi passo Gries e la discesa al bettelmatt molto bella, ricordo tra i tratti più belli il mini canyon dove all’inizio non si vede il dopo , la scala che citi che si fa, un filo esposta, solo l’ultimo gradoni é un po’ più alto, mal li dipende dai temporali se scavano, ma oltre c’é una roccia che sbuca e devi starci attento, forse quasi al fiume c’é un tornantino stretto dove sono arrivato lungo e messo il piede…non avevo voglia di rifarlo..
comunque gran giro poi sia risaliti al San Giacomo e giù all’acqua tutto molto flow.
Già che ci sono segnalo per i frequentatori della zona la discesa dal rif. 3A verso la piana dei camosci che non mi risulta essere recensita da qualche parte. Nel mio itinerario Guglie Bianche del Lebendum è percorsa in salita in portage.
Una volta ci si fiondava da su a giù sul nevaio con veloce surfata, ora dal rifugio scesi 30 metri bici a mano ci si diverte con massimo impegno su pietraia e sfasciumi con tratti su roccia seguendo gli ometti e frecce della gara trail. È totalmente ciclabile a patto di avere ottima tecnica e colpo d'occhio per individuare i passaggi migliori e minimizzare le penalità. Raggiunta la sterrata dove solitamente lasciano il gatto delle nevi seguire ancora le frecce sulla dx e puntare la piana su terreno meno ostico ma ripido e con passaggi non banali. Da su a giù comunque non è mai esposta, in caso di caduta magari si lasciano le gengive su qualche boccione ma non si vola di sotto. Buon divertimento.
Una volta ci si fiondava da su a giù sul nevaio con veloce surfata, ora dal rifugio scesi 30 metri bici a mano ci si diverte con massimo impegno su pietraia e sfasciumi con tratti su roccia seguendo gli ometti e frecce della gara trail. È totalmente ciclabile a patto di avere ottima tecnica e colpo d'occhio per individuare i passaggi migliori e minimizzare le penalità. Raggiunta la sterrata dove solitamente lasciano il gatto delle nevi seguire ancora le frecce sulla dx e puntare la piana su terreno meno ostico ma ripido e con passaggi non banali. Da su a giù comunque non è mai esposta, in caso di caduta magari si lasciano le gengive su qualche boccione ma non si vola di sotto. Buon divertimento.