Dunque, con 24 ore di ritardo (giusto il tempo per riprendere il fiato dopo la prestazione), volevo ringraziare i vecchi e i nuovi amici per esserci fatti questo splendido regalo.
Scusate il pragmatismo, ma dopo "avventure" come quella di ieri, sembra di conoscersi da una vita.
Sassi bianchi, rocce bianche, ghiaia bianca, massi bianchi e ancora sabbione, pietre, pietroni bianchi.
Montagne e boschi verdi che sembrano un quadro impressionista (spero di non aver detto una caxxata, non capisco un piffero di pittura ma mi vanto di riconoscere le cose belle, soprattutto i panorami alla Ansel Adams).
E' stata la mia quinta uscita freeride, quindi sarebbe riduttivo definirla come la più difficile della mia "onorata carriera", ma credo che non sarà facile trovare qualcosa altrettanto impegnativa. Tutto questo sembra bellissimo; invece è tristissimo! E' come l'alpinista che una volta scalata la montagna più alta non ha più stimoli per migliorarsi....
...oh! scherzavo, eh!
Qulache verità c'è lo messa...trovatela voi.
Grazie ragazzi: grazie Andrea, grazie Germana, grazie Roberto per quello che siete e, sopratutto, per quello che tramettete. Grazie anche ai nuovi amici Achille (non si fa così! comunque: tanti auguri a teee, tanti auguri a teee, tanti auguri Achille, tanti auguri a teeee.), Cristian(o?) e Ermanno (rigorosamente in ordine alfabetico). Abbiamo fatto un bel gruppo!
Ogni altra descrizione potrebbe essere addirittura superflua. Bisognava viverla in prima persona e mi dispiace, senza ironia (giuro), per chi non l'ha vissuta.
Ciao cakao!