resoconto della giornata di venerdì a guarcino a
cura di
germana
Resoconto purtroppo senza immagini di una giornata magica a Guarcino
Squadra ridotta al minimo: Big Andrea e Germana
Arriviamo e già in paese tira un vento furioso: un pò perplessi ci imbacucchiamo il più possibile, fa freddo e salendo in paese si vedevano benissimo dei nuvoloni traboccare sopra Campo Catino.
Strano che sulla corriera non ci siano altri bikers
I faggi benchè spogli si agitano come forsennati. Neve dall'Osservatorio in su. Ma le nuvole non ce la fanno a passare e a coprire il sole
Sempre più perplessi decidiamo comunque di non scendere all'Osservatorio e proseguire fino in cima. Sul piazzale ci accolgono turbini di pulviscolo gelato. L'autista parcheggia al riparo di un albergo, comunque gli ultimi preparativi si fanno a bordo, per saltare giù dalla corriera quasi già in sella alle bici
Il vento ci spinge alle spalle.
Imbocchiamo la stradina della Gabriella ma presto è chiaro che la neve non è stata battuta affatto e non consente di muoversi su così poca pendenza. Esilarante discesa nella faggeta ripida e un pò troppo fitta, schivando i tronchi, per raggiungere il canalone. La reppa finale, ripidissima e un pò gelata, ci tocca scenderla a piedi, faccia a monte
(Big scopre le delizie dell'alpinismo
)
In compenso il canalone è una goduria, neve perfetta per le
ruote grasse. Gli impianti sono chiusi per la bufera di vento, siamo i padroni e signori assoluti
Solo un rimpianto: non aveve la fotocamera per immortalare Big che scende sollevando controluce un incredibile pennacchio di spolvero
Persino il tratto di asfalto non è noioso, grazie alla neve riportata dal vento sulla strada.
La Frascara si fa subito rispettare. L'imbocco sotto all'Osservatorio è innevato, poi nel bosco un tappeto di foglie, accumuli profondi di foglie... e sotto le foglie il terreno è gelato
Facciamo i giochi di equilibrio.
Ora, stando appresso a Big, rimpiango la telecamera: solleva nuvole di foglie secche che turbinano nel vento mandando bagliori d'oro e di rame... magnifico
Sul pratone una raffica più violenta mi sbatte fuori dal canaletto e mi butta per terra. Il prato è ancora gelato
Solo più in basso il terreno diventa quello solito, asciutto e sassoso.
Ce la siamo spassata, nessun dubbio sul secondo giro
sto poco di freddo si può sopporta'
Si riparte dal piazzale. Stavolta imbocchiamo il canalone più a monte, la reppa è ripida e abbastanza gelata: negozio... negozio cautamente strisciando un piede sulla neve finchè non riesco a tirarlo sul pedale. Big passa poco più in là, finisce a terra e scivola giù ridendo mentre usa la bici a mò di piccozza
Poi giù a palla sul canalone, stavolta ci abbiamo preso mano e sulla destra c'è una polverina di riporto che è un velluto
Tutto si svolge con più sicurezza: il terreno sta scongelando e tiene meglio, però ci sono sempre tante foglie e tanti rami, non sembra proprio una pista da dh
Fatico a tener dietro a Big che con la bici leggera pista come con la Scream
In paese, ci accorgiamo di essere davanti alla corriera
Peccato gli impegni, altrimenti ci facevamo pure il giro pomeridiano
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Linclinazione del pendio non è che la parte visibile delle mie discese, la mia gioia ne è il contenuto essenziale - P.Vallencant
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