Non sono un esperto di ste cose, ma credo che il solo telaio non è un rischio è come l'auto quando fuori sfulmina è uno dei posti più sicuri in quanto isolata, fanno la stessa funzione anche le gomme della MTB, le manopole di gomma, la gomma la suola delle
scarpe (quindi non dovresti aver un contatto diretto col telaio), il problema sta nel fatto che se un fulmine becca la tua bici con te sopra è molto probabile che ti prenda direttamente, poi le proprietà del carbonio rispetto ad alluminio, acciaio o titanio non le conosco e non so se sia più portato a fare da parafulmine rispetto agli altri.
Avevo letto un articolo al riguardo.
A quanto pare le gomme da MTB non sono sufficientemente isolanti da salvarti da un fulmine. Inoltre secondo me è facile che il terreno venga a contatto diretto col cerchione (fango, pietre) in questo modo l'elettrizzazione si trasferisce anche alla bici. Per questo non è affatto vero che sulla bici sei sicuro, la dimostrazione sono quei bikers morti fulminati l'anno scorso (se ben ricordate ci sono stati numerosi casi).
Il carbonio è un buon conduttore, più dell'alluminio. E'quindi facile che si elettrizzi e che funzioni da parafulmine. Però dobbiamo ricordarci che non esiste nessun materiale che "attira" i fulmini. Se noi siamo il punto più vicino alla nuvola allora il fulmine ci colpirà perchè tende a percorrere il percorso più breve.
Alcune d'oro nel caso vi doveste trovare in queste brutte situazioni: lasciate la bici ad una 50 di metri da voi e accucciatevi, possibilmente in una conca. La posizione accucciata fa si che anche nella malaugurata ipotesi che il fulmine vi dovesse colpire, è più probabile che si scarichi all'esterno del corpo (con buone probabilità di sopravvivenza). Stare distesi è sconsigliato perchè sul terreno si generano delle scariche elettriche quando cade un fulmine. Se siete distesi potreste rimanere folgorati. Stando accucciati invece le scarpe danno un minimo di isolamento.
Detto questo bisogna distinguere diverse situazioni. In montagna prendersi un temporale è molto pericolo. L'anno scorso all'esische abbiamo rischiato veramente grosso: ci siamo trovati in mezzo ad un violento temporale su sentiero in cresta, senza nessuna via di fuga ne visibilità, con la grandine e i fulmini che cadevano a pochi metri (prima che cadessero sentivi i capelli elettrizzati). Un conto è un giro in collina vicino a casa, un conto è andare in alta montagna, in posti isolati, senza un minimo riparo. Personalmente prima di andare in alta montagna guardo sempre le previsioni e poi valuto.
Diverso è il discorso dei giri vicino a casa. In quel caso seguo la regola: se non piove esco e se prendo acqua amen. Se invece piove lascio perdere perchè sinceramente non mi piace pedalare sotto la pioggia. Nel caso di bike park, per quelle poche volte che ci vado, invece giro in qualsiasi condizione, anche con la bufera (Se tengono gli impianti aperti). Scendere in mezzo al fango è divertentissimo e molto istruttivo (si migliora moltissimo la tecnica).