Beh, allora? questo abbozzo di discussione fra biker pistoiesi si è già spento prima di cominciare? Siamo ormai relegati alla -esima pagina del forum toscano, battuti e umiliati dai cugini pratesi, fiorentini, lucchesi e chi più ne ha più ne metta!
eppure abbiamo così tante belle zone da girare in mtb nella nostra provincia, mah!?
a proposito (lo dico per RobertoPT ma è a beneficio di tutti): ieri ho fatto il giro di cui mi chiedevi tempo fa per mail, quello che dalla valle del vincio sale verso San Vito (via di san vito appunto, dove sto io) e da lì sale a Cupano e poi Pian del Pesco per riscendere verso Fabbrica. Da lì si può scendere ad Arcigliano o andare verso sarripoli. Io sono sceso ad arcigliano e dai tornanti sotto il paese ho imboccato una variante sentiero e mulattiera (seguire le frecce bianche in terra sull'asfalto per gli imbocchi giusti) che porta di nuovo su asfalto più in basso e dove se si gira a sinistra conduce nel bosco su sterrato (con un guado carino da fare in sella). A questo punto si arriva, sempre in sterrato, ad un'altro bivio con frecce per Gello a sinistra e Pistoia a destra.Io sono andato a sinistra e sono sbucato nella strada che dalla Misericordia di Gello arriva a San Giorgio. Da lì ho puntato su Gello e mi sono perso nei vivai fra questa strada e l'Ombrone. La mia intenzione era quella di imboccare l'argine dell'ombrone (itinerari sotto il sole e sotto le stelle, ass. allo sport PT) e percorrerlo verso valle fino a Pontelungo. Da Ponte alle tavole in giù c'è da tenere la sinistra idrografica. Da lì a me rimaneva qualche chilometro di salita per tornare a casa (lungo via del rondinino fino al ponte dello zoo e poi via di pieve a celle e san vito con strappo finale...anf!), ma chi parte da pistoia questo tratto lo fa all'inizio, per scaldare le gambe.
Voto:
7 per variabilità del fondo e per paesaggio (ottimi scorci su pt da san vito, fabbrica, arcigliano etc.).
5 per caratteristiche tracciato fra pian del pesco e fabbrica a causa di parecchie piante cadute di traverso (occhio alla capoccia) e una frana sul sentiero che costringono a scendere di bici. Questo tratto (la prima metà del sentiero verso fabbrica fino all'altana di avvistamento selvatici) è inoltre invaso da rovi e ortiche che rendono la percorribilità un po'...pungente. Bisognerebbe organizzarsi per riaprirlo a modo. Piccolo particolare:in questo tratto si raccolgono in abbondanza quei simpatici animaletti detti zecche. Io ieri me ne sono tolte ben 5 di dimensioni millimetriche!attenzione quindi.
La parte più impegnativa è il tratto dalla Pieve a Celle a San Vito e su fino al bivio per pian del pesco (dove si prosegue dritto e che si trova alla fine del recinto con cani dobermann - per fortuna chiusi).Le pendenze sono dure,ma brevi, in particolare in un paio di tratti (uno su asfalto) dopo la villa di Cupano.
Chi avesse fiato e gambe e pazienza invece può proseguire lungo il metanodotto verso il crinale fino a incontrare la strada che da sarripoli scende a Grati e poi Momigno. Peccato per il fondo molto dissestato e la pendenza al limite (in discesa è esaltante!) che costringe spesso a mettere il piede in terra soprattutto nell'ultima parte. Però quandi si è in cima il panorama e la soddisfazione ripagano di tutto!
Spero di essere stato chiaro. Mi dispiace di non aver portato il gps chè se no avrei messo la traccia sul sito di RobertoPT. Se mi capitasse di rifare il giro, magari con qualcuno di voi, lo porterò.
Dài sotto con altri spunti che ho un sacco di voglia di pedalare.
Ciao a tutti.
Filippo