Anni fa non mi avrebbe fatto specie essere preso come riferimento per valutare un percorso, nei suoi aspetti fisici e tecnici.
Avevo 30 anni correvo veloce e a lungo. A 30 anni avevo in testa le gare, solo la gara e il cronometro.
Ero ad un passo dai professionisti della corsa.
Ero una pietra di paragone. In zona, chi aspirava ad andare forte si parametrava anche alle mie performance pedestri. Cera chi andava di più, ma ero li li
E me ne vantavo.
Poi un tracollo annunciato, mille e un disastro, e una lenta lentissima ripresa.
Attraverso un processo di auto analisi, fatta di benefica solitudine, di discrete e tranquille compagnie, riacquisto un buon equilibrio personale. Mi aiuterà, senza saperlo, una bionda ragazza, che allora praticava Triathlon.
Poi la incredibile scoperta della montagna, lalpinismo, lo sci alpinismo, larrampicata.
La meraviglia della natura ai miei occhi di rinato a nuova vita.
Altre sensazioni altri ritmi, nessun rivale da battere, solo me stesso da riscoprire, immerso intimamente nella natura mai doma delle rocce, delle nevi perenni, nei prati verdi e profumati della breve estate della montagna.
Il passaggio alla mtb è stato obbligato, lento ma inesorabile.
Con la mia bipedalica ho raggiunto luguale grado di immersione nellambiente, di quando, con corde, moschettoni, chiodi, sci e quantaltro ravanavo per gli alti monti.
In una sequenza storica, che nel piccolo si ripete, una discreta e sobria compagnia, mi accoglie per girovagare allegramente tra le stupende colline attorno a casa.
Sono guida di mtb, è vero. Ma non è necessario conoscere tutto e subito. Conosco moltissimi sentieri, raccontati su queste gratificanti pagine, ma devo provare ancora molti single track.
Con la paziente compagnia ogni volta è una nuova scoperta e una nuova bellezza da aggiungere al mio repertorio di guida.
Gli anni passano per tutti, figuriamoci se per me si fermano!
I miei cominciano ad essere tanti, il fisico fatica a rimanere performante come una volta.
I miei soci affermano convinti che sono un diesel. Uno che non molla mai.
Una discreta frottola. Ma mi piace lidea di non essere un peso per la compagnia con la quale mi trovo più che bene.
Ma qualcosa sta cambiando anche nel mondo piccolo del mio andare in mtb.
Mi dispiace, non vorrei
Come già asserito tantissime volte, mi considero un escursionista nemmeno tanto forte che ama andare a spasso, in compagnia se possibile.
Essere una buona guida non è necessariamente indice di forza assoluta e competitività spinta.
Un forte racer non è necessariamente una buona guida.
Portare in giro clienti è unarte difficile che richiede pazienza, amore, e conoscenza non solo tecnica.
La tecnica è solo una parte del bagaglio della guida. La conoscenza non solo orografica e geografica, ma anche storica e culturale fanno la differenza .
Una volta uscii con una guida in Alto Adige. Bravissimo ragazzo, bravissimo conduttore di bici e grande conoscitore dei sentieri, simpaticissimo ma alla fine gli aneddoti sulla sua terra, e la storia della Guerra Bianca, li sapevo meglio io .
In questo forum inserisco chiacchiere e percorsi cercando di consigliare ai miei 23 lettori ( è ora che cambi numero, citerò il 14 che è anche il giorno della mia nascita, e, grosso modo, anche il numero dei lettori che di prima botta leggono le mie righe)
Allora, dicevo cercando di proporre ai miei 14 lettori percorsi, vedute, salite e discese, divertenti, panoramiche, caratterizzanti il territorio attorno a Salsomaggiore Terme.
Ho notato, ultimamente la tendenza di alcuni amici a prendermi troppo sul serio. Ho purtroppo capito che cè per alcuni la necessità di paragonarsi di confrontarsi col mio andare.
Come disse il Presidente Scalfaro : non ci sto!.
Scherzo ovviamente.
Ribadisco il concetto: i tour che propongo sono fatti per essere pedalati da tutti, e invito tutti a pedalarli con tutta la calma possibile ammirando principalmente la natura che ci circonda, ascoltando il passo degli animali nel bosco, ammirando i colori e i paesaggi, fiori e frutti. E bellissimo fermarsi a raccogliere ciliegie, more e fichi, cambiare lacqua della borraccia in antico fontanile, fermarsi a visitare una antica pieve romanica e così via. Dove non ce la si vede o non ce la si fa, non vedo il problema: si scende e si spinge o si cala la bici Tutto resta bellissimo comunque.
Un percorso che per me ha difficoltà X per un altro può essere di difficoltà XX o X/2, ha significato questo sulla bellezza di un sito? Per me no.
Qualche altro pensa, dopo avermi visto pedalare, che può tranquillamente venire con quelli che il sabato mattina perché lui è più forte di me
E triste, almeno triste. La compagnia del sabato mattina, aspetta e incoraggia tutti, soprattutto me, che sono sempre lultimo della fila. Anche se adduco la scusa delle riprese con la GOPRO, la realtà è che più di un tanto non vado. I miei soci se la ridono, e mi aspettano incoraggiandomi. Insieme si fanno della grandi risate, oltre che giri stupendi. Mi consolano, quando, in ritardo spesso a causa mia, chiedo aiuto e ospitalità nel caso che la moglie (la mia) abbia cambiato serratura, o abbia attivato apposito avvocato per le pratiche di divorzio.
Chiamatemi, scrivetemi, interpellatemi per qualsiasi info, ma non prendetemi come unità di misura per le vostre escursioni. Anche a nome di quelli che il sabato mattina invito tutti gli amici ad unirsi al gruppo per escursioni divertenti ed appaganti, tanto sarò sempre drammaticamente in fondo al gruppo, a riprendere le vostre gesta, in salita e in discesa.
Una raccomandazione: prendete con voi apposite barrette e gel energizzanti (andate a prenderle dalla moglie di Paolo, fanno bene, basta vedere come va Paolo) altrimenti Luca che ne ha sempre una in più ve la farà pagare una cifra esosa e più si è lontani da casa e più costa.
Questo è il nostro modo di andare a zonzo
Viva la compagnia
Stefano
Avevo 30 anni correvo veloce e a lungo. A 30 anni avevo in testa le gare, solo la gara e il cronometro.
Ero ad un passo dai professionisti della corsa.
Ero una pietra di paragone. In zona, chi aspirava ad andare forte si parametrava anche alle mie performance pedestri. Cera chi andava di più, ma ero li li
E me ne vantavo.
Poi un tracollo annunciato, mille e un disastro, e una lenta lentissima ripresa.
Attraverso un processo di auto analisi, fatta di benefica solitudine, di discrete e tranquille compagnie, riacquisto un buon equilibrio personale. Mi aiuterà, senza saperlo, una bionda ragazza, che allora praticava Triathlon.
Poi la incredibile scoperta della montagna, lalpinismo, lo sci alpinismo, larrampicata.
La meraviglia della natura ai miei occhi di rinato a nuova vita.
Altre sensazioni altri ritmi, nessun rivale da battere, solo me stesso da riscoprire, immerso intimamente nella natura mai doma delle rocce, delle nevi perenni, nei prati verdi e profumati della breve estate della montagna.
Il passaggio alla mtb è stato obbligato, lento ma inesorabile.
Con la mia bipedalica ho raggiunto luguale grado di immersione nellambiente, di quando, con corde, moschettoni, chiodi, sci e quantaltro ravanavo per gli alti monti.
In una sequenza storica, che nel piccolo si ripete, una discreta e sobria compagnia, mi accoglie per girovagare allegramente tra le stupende colline attorno a casa.
Sono guida di mtb, è vero. Ma non è necessario conoscere tutto e subito. Conosco moltissimi sentieri, raccontati su queste gratificanti pagine, ma devo provare ancora molti single track.
Con la paziente compagnia ogni volta è una nuova scoperta e una nuova bellezza da aggiungere al mio repertorio di guida.
Gli anni passano per tutti, figuriamoci se per me si fermano!
I miei cominciano ad essere tanti, il fisico fatica a rimanere performante come una volta.
I miei soci affermano convinti che sono un diesel. Uno che non molla mai.
Una discreta frottola. Ma mi piace lidea di non essere un peso per la compagnia con la quale mi trovo più che bene.
Ma qualcosa sta cambiando anche nel mondo piccolo del mio andare in mtb.
Mi dispiace, non vorrei
Come già asserito tantissime volte, mi considero un escursionista nemmeno tanto forte che ama andare a spasso, in compagnia se possibile.
Essere una buona guida non è necessariamente indice di forza assoluta e competitività spinta.
Un forte racer non è necessariamente una buona guida.
Portare in giro clienti è unarte difficile che richiede pazienza, amore, e conoscenza non solo tecnica.
La tecnica è solo una parte del bagaglio della guida. La conoscenza non solo orografica e geografica, ma anche storica e culturale fanno la differenza .
Una volta uscii con una guida in Alto Adige. Bravissimo ragazzo, bravissimo conduttore di bici e grande conoscitore dei sentieri, simpaticissimo ma alla fine gli aneddoti sulla sua terra, e la storia della Guerra Bianca, li sapevo meglio io .
In questo forum inserisco chiacchiere e percorsi cercando di consigliare ai miei 23 lettori ( è ora che cambi numero, citerò il 14 che è anche il giorno della mia nascita, e, grosso modo, anche il numero dei lettori che di prima botta leggono le mie righe)
Allora, dicevo cercando di proporre ai miei 14 lettori percorsi, vedute, salite e discese, divertenti, panoramiche, caratterizzanti il territorio attorno a Salsomaggiore Terme.
Ho notato, ultimamente la tendenza di alcuni amici a prendermi troppo sul serio. Ho purtroppo capito che cè per alcuni la necessità di paragonarsi di confrontarsi col mio andare.
Come disse il Presidente Scalfaro : non ci sto!.
Scherzo ovviamente.
Ribadisco il concetto: i tour che propongo sono fatti per essere pedalati da tutti, e invito tutti a pedalarli con tutta la calma possibile ammirando principalmente la natura che ci circonda, ascoltando il passo degli animali nel bosco, ammirando i colori e i paesaggi, fiori e frutti. E bellissimo fermarsi a raccogliere ciliegie, more e fichi, cambiare lacqua della borraccia in antico fontanile, fermarsi a visitare una antica pieve romanica e così via. Dove non ce la si vede o non ce la si fa, non vedo il problema: si scende e si spinge o si cala la bici Tutto resta bellissimo comunque.
Un percorso che per me ha difficoltà X per un altro può essere di difficoltà XX o X/2, ha significato questo sulla bellezza di un sito? Per me no.
Qualche altro pensa, dopo avermi visto pedalare, che può tranquillamente venire con quelli che il sabato mattina perché lui è più forte di me
E triste, almeno triste. La compagnia del sabato mattina, aspetta e incoraggia tutti, soprattutto me, che sono sempre lultimo della fila. Anche se adduco la scusa delle riprese con la GOPRO, la realtà è che più di un tanto non vado. I miei soci se la ridono, e mi aspettano incoraggiandomi. Insieme si fanno della grandi risate, oltre che giri stupendi. Mi consolano, quando, in ritardo spesso a causa mia, chiedo aiuto e ospitalità nel caso che la moglie (la mia) abbia cambiato serratura, o abbia attivato apposito avvocato per le pratiche di divorzio.
Chiamatemi, scrivetemi, interpellatemi per qualsiasi info, ma non prendetemi come unità di misura per le vostre escursioni. Anche a nome di quelli che il sabato mattina invito tutti gli amici ad unirsi al gruppo per escursioni divertenti ed appaganti, tanto sarò sempre drammaticamente in fondo al gruppo, a riprendere le vostre gesta, in salita e in discesa.
Una raccomandazione: prendete con voi apposite barrette e gel energizzanti (andate a prenderle dalla moglie di Paolo, fanno bene, basta vedere come va Paolo) altrimenti Luca che ne ha sempre una in più ve la farà pagare una cifra esosa e più si è lontani da casa e più costa.
Questo è il nostro modo di andare a zonzo
Viva la compagnia
Stefano