Unforgetable lugano

Emperor Mao

Biker velocissimus
22/2/03
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EastCoast
www.maobikeworld.it
questo e' il racconto di CARLOS......proprio quello del mio sito (difatti nella sua pagina trovate lo stesso racconto)
Lui e il suo Mondiale Marathon a Lugano


Unforgetable lugano


Sabato 30 agosto ore 5,55 partenza in perfetto orario (svizzero) ne eravamo sicuri visto che non doveva arrivare Sgrazzutti. Con 2 macchine ci dirigiamo verso Milano. Traffico quasi inesistente visibilità eccellente. Prima sosta autogrill a Padova dove notiamo un motociclista con la moto senza targa un mito ! il vero rimedio contro l’autovelox. Ci beviamo un caffè e via verso la Svizzera. Alle 9.23 siamo in prossimità di Milano il traffico inizia a farsi + intenso, ma non ci rallenta molto, dopo Milano ci indirizziamo verso la il confine, l’autostrada da 4 corsie passa a 2 il traffico aumenta. Ci chiediamo chi sia il genio che ha progettato l’autostrada di collegamento con la Svizzera a 2 corsie…. Francesco aveva detto di fermarci dopo Milano perché forse doveva fare un rabbocco di benzina, neanche entrati nello svincolo dell’autogrill che ci mandano via: è presidiato da vigili del fuoco e polizia pensiamo per una grossa perdita di benzina, consulto veloce e decidiamo di fermarci in svizzera. Ore 10.11 Chiasso confine con la Svizzera brusca frenata causa strada a esse in discesa e coda successiva confine italiano tutto ok confine svizzero dividono le macchine un po’ a destra un po’ a sinistra dopo pochi secondi capiamo il perché una gendarmessa ci intima il pagamento della tassa autostradale annuale pari a 30 euro paghiamo cercando di non far sentire le bestemmie e gli improperi verso tutti i cantoni svizzeri. Sapevamo del pagamento dell’autostrada ma pensavamo fosse come in Austria, visto che Lugano dista km.15 dal confine pensavamo di fare i portoghesi così l’autostrada Svizzera ci è costata 1 euro a kilometro …zzzoo Alla fine ci siamo fermati al primo autogrill svizzero, dopo aver commentato con Francesco la bastardata del balzello autostradale entriamo nel bar-market .Ordiniamo 3 cappuccini offerti da Francesco. Visto che in svizzera non c’è l’Euro iniziamo a prendere confidenza con il nuovo cambio grazie al potentissimo telefonino con calcolatrice prima sentenzio che i cappuccini costano 397,81 euro poi invece di moltiplicare divido e arrivo a cifre normali. Intanto Francesco aveva pagato tranquillamente in euro,cappuccini strepitosamente buoni pura crema! Uscendo, vediamo in parcheggio 2 corvette una blu e l’altra bianca iniziamo a sbavare per cotanta bellezza. Ore 10.27 autostrada verso Lugano lavori in corso vediamo un manichino meccanico che con una bandiera segnala la ridotta carreggiata pensiamo a qualche nostro compagno di squadra che potrebbe trovare il lavoro interessante ma sentenziamo noi: noooo è troppo difficile. Ore 10.35 uscita Lugano sud cartello 3 x 5 metri “mondiali marathon 2003 “ all’unisono diciamo questo lo rubiamo alla partenza da Lugano! Cerchiamo di raggiungere lo stadio di Cornaredo per ritirare numero e pacco gara, seguiamo le indicazioni stradali troviamo il sito, parcheggiamo le macchine. Notiamo che gli stand praticamente non ci sono tranne quelli della shimano, full dynamix e KTM. Andiamo verso i cancelli dello stadio all’entrata veniamo fermati da un addetto alla security ci chiede dove andiamo mostriamo i tesserini FCI e ci fa entrare. Prima verifica tessere e timbro sulla mano “swiss cycling” controlliamo la lista dei partenti e andiamo ritirare il numero e pacco gara. Pacco gara: numero personalizzato, maglia tecnica della manifestazione taglia perfetta come da dati inseriti all’iscrizione (non come ai campionati italiani dove chi prima arrivava sceglieva la taglia, risultato: alla fine o small o extra large) dolciumi bounty, twix ecc. ecc. depliant di livigno 2004, utilissima bomboletta “ripara & gonfia” , penna , spilletta e corposo programma-manuale della manifestazione usciamo e vediamo i primi bikers strabuzzo gli occhi : nazionale sud africana completo verde e nero con disegno della savana si intravedeva un bisonte e un leone pura libidine. Decidiamo di andare a trovare gli alberghi che abbiamo prenotato. Io e Marco all’albergo Stella, Francesco al mitico albergo Pestalozzi concordiamo di trovarci da Francesco dopo 1 ora. Grazie alle mie doti da scouting troviamo subito l’albergo. Praticamente 70 metri in linea d’aria dalla stazione ferroviaria centrale di Lugano pork putt. quà non se dorme! dice Marco, invece non abbiamo sentito mai il rumore di 1 treno o annunci dall’altoparlante della stazione mah misteri svizzeri. Comunque saliamo in albergo sulla porta un cartello ci intima a non fumare canapa pena l’espulsione dalla camera! Alla reception ci accoglie un’altra gendarmessa alta 1 e 90 sulle prime non trova la prenotazione poi pronuncio il mio cognome all’inglese e magicamente capisce, ci accompagna in camera: spaziosa pulita con condizionatore tipo pinguino de longhi, tv bella grande, mini bar, sciacquatina alle olive e via a piedi verso il centro.Iniziano i primi torcicollo passano ferrari, porsche, e ogni ben di dio su 4 ruote. Il centro di Lugano è praticamente tutto zona pedonale c’è parecchia gente che cammina altro torcicollo qua le femmine sono praticamente cloni della Huntzicker impressionante. Raggiungiamo l’albergo di Francesco lo chiamiamo scende e ci avviamo per la visita della città. Lugano è veramente bella e tutto un susseguirsi di piazzette e portici visto che è l’ora di pranzo cerchiamo dove mangiare. Entriamo in un grande magazzino bighelloniamo nei vari reparti Marco si innamora perdutamente di una ragazza degna del paginone centrale di Max lo trasciniamo via ormai privo di sensi , troviamo il buffet self service interno sembra bello grande decidiamo di fermarci qui iniziamo con non trovare i vassoi brancoliamo tra le varie isole delle verdure della frutta delle carni ecc.,ecc. quando esce un’inserviente con i vassoi puliti li prendiamo al volo, i bastardi erano appena stati lavati con l’acqua a 1000 gradi, stoici senza lasciar trapelare emozioni facciamo finta di niente. Menù Marco: pasta al pomodoro e patate lesse, menù Francesco: idem con insalata: io 2 pezzi di pane un cappuccino ci sediamo a mangiare è una continua sfilata delle “Huntzicker” immaginatevi i nostri commenti . finito il desinare decidiamo di finire il giro della città prima delle 17.00 orario di chiusura dei negozi. C’è sempre parecchia gente che cammina i toni delle voci sono sempre bisbigli un’atmosfera veramente rilassante. I negozi sono molto fashion, e tutto uno show room di stilisti famosi e orologerie a fianco all’altra con modelli da far sbavare un collezionista praticamente in pochi metri avevamo speso già le nostre liquidazioni. Io volevo prendermi la maglia t-shirt rossa con la croce bianca (swiss flag) dopo una ricerca l’ho trovata in una oreficeria giuro! Era + bella e costava meno che in negozio di souvenir che avevamo appena passato, io ho preso una per me e per mia figlia, Marco e Francesco una ciascuno. felici dell’acquisto riprendiamo la passeggiata questa volt sul lungo lago dove passavano le macchine ormai per una ferrari neanche voltavamo lo sguardo, però c’era parcheggiata una porsche modificata da un preparatore che era una libidine tutto un susseguirsi di bombature e spoiler un vero sogno. Stanchi di scarpinare decidiamo di andare in albergo e trovarci alle 16 e 15 allo stadio per vedere se c’erano nuovi stand Francesco dice io vengo in bici così faccio un po’ di allenamento. Alle 16.30 arriviamo allo Stadio Cornaredo ci incontriamo con Francesco notiamo che gli Stand non sono aumentati in + c’è solamente quello che vende il gadget della manifestazione acquistiamo cappellini portachiavi ombrelle. Francesco prosegue il suo giro in bici ci diamo appuntamento per le ore 19 . Io e Marco rimaniamo nei paraggi guardando l’andirivieni nello stand shimano vediamo il commissario tecnico Italiano parla con le persone. Ma sembra non capire molto di quello che dicono un autentico pesce fuor d’acqua. Dopo un po’ arriva Alexandra Hober si fa cambiare le gomme aggiunge un porta borraccia e mette le prolunghe sul manubrio. durante tutto il tempo Paola Pezzo e famiglia girucchiava nella zona avevano il camper nei pressi un camper lungo come 3 camper normali enorme! Alle 19 ci incontriamo con Francesco decidiamo per la cena e andiamo dove abbiamo pranzato così ognuno sceglie le dosi e cosa vuol mangiare. Dopo aver scelto le verdure vado alla cassa a pagare e aspetto Marco e Francesco la cassiera non riesce a capire cosa vuole un cliente inglese mi chiede se posso aiutarla gli traduco che la minestra era troppo fredda e voleva cambiarla con un altro piatto differente mi ringrazia moltissimo e mi regala un buono omaggio per un caffè, thè o cappuccino veramente cordiale. Dopo cena il centro città si anima, é l’ultima sera della rassegna musicale “blues to pop” con complessi provenienti da tutto il mondo ( una cassiera ci aveva scambiato per musicisti ) e in 4 piazze si svolgono vari jam session. Non ci sembra che l’indomani dovremmo fare la nostra prima gara di un campionato mondiale siamo troppo rilassati. In una piazzetta ci sono dei gazebo, in uno sponsorizzato dal casinò di Lugano abbiamo tentato la fortuna con una specie di gratta e vinci, ci è andata buca la cartolina successiva a quella di Marco era la vincente e un signore ha vinto un telo mare immaginate gli improperi di Marco comunque abbiamo arraffato un po’ di gadget. Alle 22.15 decidiamo di andare a letto siamo troppo professionali!!
Domenica mattina giorno fatidico. Sveglia alle 6.00 colazione ore 7.00 ci troviamo al parcheggio dello stadio con Francesco alle 7.30 montiamo le Mtb ci vestiamo. Si cominciano a vedere le prime nazionali oltre al Sud Africo l’Irlanda, Russia, Usa, Australia, ecc.ecc. finalmente divise diverse dal solito. Dopo aver pazzeggiato un po’ sono stato fulminato dalla divisa della Nuova Zelanda. Mi sono precipitato sul camper dove c’erano dei corridori neo zelandosi e ho chiesto alla ragazza maori se aveva una divisa in + gli ho detto che dopo la gara gli davo la mia avevo un maglia pulita nel borsone, lei prima ha nicchiato poi mi ha detto che vedevamo dopo la gara. Andiamo in griglia e…… il resoconto della gara lo leggerete qui di seguito Comunque finita la gara si è avvicinata la mitica Maori che si chiama Wang mi dice di andare dopo nel camper che mi da una divisa completa wow! Dopo esserci lavati e cambiati siamo andati a vedere le classifiche, abbiamo mangiato la pasta con pomodoro e funghi quindi sono andato dalla Wang a prendere la divisa della nuova Zelanda in cambio gli dato la mia maglia del Team Sclauzero si è messa a ridere ha detto che non può indossarla domenica durante la prova di x-country ma la metterà in altre occasioni. Alle 16.00 siamo partiti a malincuore da Lugano e dai mondiali e ci siamo avviati verso casa. Durante il tragitto abbiamo parlato dei vari momenti della gara dopo un paio di soste e una pizza alle 23.00 arriviamo a casa stanchi ma felici della bella esperienza.
Resoconto della Gara
Domenica mattina 18° in partenza, con appena qualche nube verso i monti. Nel giro di poco più di un' ora si è però alzato un vento violentissimo, con raffiche che nella zona di Capanna Bar superavano certamente i 120 km/h. Se il cielo si è del tutto rasserenato assumendo un colore blu carico che ha reso la visibilità eccellente, certo il mutamento delle condizioni ha reso alquanto difficile procedere nei luoghi fuori dal bosco. In particolare lungo una breve risalita a piedi su un tratto erboso prima del lungo traverso di Capanna Bar era estremamente difficile persino reggersi in piedi e si nutriva la sensazione che il vento avrebbe potuto spazzare via non solo la bicicletta, che andava tenuta più che saldamente, ma probabilmente anche il ciclista stesso! 26° invece all' arrivo a Lugano, in un clima mite e sotto un sole brillante.
Caratteristiche del tracciato: Si è trattato di un percorso duro, con numerosi tratti di salita su single track non completamente ciclabili e fantastiche discese tecniche, principalmente su sentieri che presentavano difficoltà di ogni genere ( salti, radici, curve secche, tornanti, scale etc. ), difficoltà - comunque - mai insormontabili per un biker dotato di un decente bagaglio tecnico, come certamente deve essere chi partecipa ad un campionato mondiale di MTB.
La salita più bella é stata, a mio avviso, quella che conduce da Gola di Lago a Capanna Dar ( 700 mt di dislivello ). Pur essendo in parte su asfalto, essa presentava ripide pendenze e un lungo single track nella seconda parte, purtroppo solo in parte ciclabile. Il lungo e poco ripido traverso finale, in assenza di vento, avrebbe permesso buone velocità e un certo recupero. Belle sono poi state varie salite in mezzo a villaggi molto ben tenuti, in un caso anche con scalinate
La discesa più bella: qui c'è davvero l' imbarazzo della scelta. Splendido è stato il lungo single track in un bosco cupo ed odoroso prima di scendere a Camignolo ( 1° discesa lunga ),e bellissima è risultata la lunga discesa a tornanti dai Monti di Medeglia. Divertenti, e a tratti davvero impegnativi, gli ultimi single track a pochi km dal traguardo. Direi, però, che che la discesa dalla Capanna Bar ha davvero pochi eguali in una gara di MTB. Interrotta in due punti da brevi contropendenze essa presenta un primo tratto facile e sinuoso ( ma alquanto esposto ); un breve tratto dapprima su strada sterrata , successivamente su una stradina asfaltata ripida e veloce e infine una serie di incredibili single track tecnici con un passaggio davvero impegnativo tra alte radici attorno alle quali si erano scavate buche alte una quarantina di centimetri.
I ristori erano ben forniti, ma forse posizionati: all' inizio delle salite anziché alla fine. In un' occasione ( mi sembra a Gola di Lago ) il ristoro era del tutto disorganizzato,
Tifo: numeroso ed entusiasta, il pubblico era annidato un po' dappertutto e a tratti, soprattutto se il biker salutava o accennava una battuta, si scatenava in un supporto vivacissimo. Facevano la Ola a tutti, altri allietavano con il suono della fisarmonica il passaggio dei corridori, sui tratti tecnici applaudivano ogni passaggio fatto bene
Alcuni dati sulla gara: 78 km effettivi, 3.040 mt di dislivello, circa 1000 concorrenti in partenza e 688 al traguardo. Il vincitore, Thomas Frischknecht, ha chiuso la propria prova in 3.ore e 48, io in 5 ore e 13 Francesco e Marco in 5 e 16 minuti distanziati da 30 secondi uno dall’altro, Francesco si era dovuto fermato per una foratura.
 

ZioBis ©

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dipende
Emperor Mao ha scritto:
.............
Sabato 30 agosto ore 5,55 .................

venerdì 5 settembre 2003 :twisted:

Ore 10.18’35” Suona il campanello !!!??? :shock:
Ore 10.18’43” Chi c’è Cara… :8): ?
Ore 10.18’01” Chi…!?! Ma non era partiii…tooo…!!! (*)
Ore 10.18’25” Il bus non è arrivato…?
Ore 10.18'26" Ma dai… non scherzare, non ci credooo !?!
Ore 10.18’27” Sì sì sì !!! E’ bloccato a Lugano. :razz:
Ore 10.18’35” !!!….???…1?!…
Ore 10.18’43” Non sa che… è… Ora di Partire…. (**)

:-o



(*)
http://www.bike-board.de/community/forum/viewtopic.php?p=89338
(**)
http://www.bike-board.de/community/forum/viewtopic.php?p=88575
 

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