Inizio d'Agosto 2010, che caldo fà nella piatta valle Umbra!
Chiamo l'amicone Mario e gli propongo una gita al lago per rinfrescarci un pò.
Lui sà che ho il Trasimeno a pochi km da casa, ma conoscendomi molto bene è altrettanto consapevole di quale LAGO parlavo, e senza fare altre domande dice: "facciamo domani???"
Senza ma e senza se partiamo da casa nel pomeriggio, a PG +32°, a Roma + 34°, abbigliamento rigorosamente estivo.
Ci ritroviamo alle 20.30 a Foce di Montemonaco, suggestivo paesino incastonato in una valle di rara bellezza tra le più alte vette dei Monti Sibillini, Vettore (2476 mt) e Sibilla (2173 mt).
Usciamo dalle macchine et voilà, l'afa del pomeriggio è solo un lontano ricordo: siamo in un freezer!
appena 10°, sensazione di freddo acuita da un gelido vento di tramontana, cielo nuvoloso...alla faccia delle previsioni...mah, speriamo bene per domattina!!!
Ma i nostri pensieri sono rivolti a quel magico e misterioso lago di Pilato:
Leggenda vuole infatti che il corpo di Ponzio Pilato chiuso in un sacco, venne affidato ad un carro di buoi lasciati liberi di peregrinare senza meta e sarebbe precipitato nel lago dall'affilata cresta della Cima del Redentore.
Anche per questo il lago è stato frequentato fino al secolo scorso da streghe e negromanti, tanto da costringere le autoritá religiose del tempo a proibirne l'accesso e a far porre una forca, all'inizio della valle, come monito.
Secondo la leggenda questo sarebbe il lago Averno, la porta degli inferi...
avvolti da queste tremende leggende, per una volta iniziamo l'avventura dal punto in cui di solito si finisce (non si sa mai visto l'incertezza del percorso..):
ci mettiamo subito con le gambe sotto al tavolo per una piccola cena, il giorno dopo c'è da pedalare e faticare...non poco!
in poco più di un'ora ci divoriamo:
Antipastone del Meschino accompagnato da parlante focaccina calda
Ravioloni fatti a mano al cinghiale
Ravioloni fatti a mano al tartufo
Agnello alla brace (mmmhhhh...)
Fritto all'ascolana
dolce moka
pesche al vino
1 litrozzo di vino
amaro Sibilla
Andiamo a letto contenti, ci sdraiamo..ed è subito giorno!
Via via via! si parte! lasciamo una macchina a Foce e con l'altra saliamo a Forca di Presta, dove ci aspettano altri 3 grandi personaggi dalla Mèsa di Orvieto:
la grande Fiacca, Big-Ant e Claudione (con una intrepida frontina!)
Prepariamo i possenti mezzi con lo sguardo rivolto verso sua maestà, brividi reverenziali pervadono i nostri animi...che possenza!
Sono già le 09.00 suonate, bisogna muoversi...si inizia a salire su sentiero...
Fiacca e Vencemario sugli aspri tornanti del sentiero Forca di Presta - Zilioli, sullo sfondo i Monti della Laga con Pizzo di Sevo
Uno sguardo ai piani di Castelluccio di Norcia, la fatica è tanta!
Mai sentiero fù più bello in salita...
i trekking.man ci osservano stupiti
abbiamo già percorso 400 mt di dislivello in poco più di 3 km, bisogna arrivare lassù...il Rif. Zilioli a portata di mano!
le pendenze aumentano e spesso siamo costretti a scendere dalla mula!
i baratri della Vallesanta, chi pratica scialpinismo conosce bene il luogo...vero Passolè?
Big Ant alias Mauro Grande Sportello, il fotografo ufficiale della giornata
Il cielo è sempre più bluuuuu...sopra Fiacca e la cima di Pratopulito
lo stesso dicasi per Vencemario...la pedalata è agile nonostante la mangiata della sera prima e il letto condiviso col tottèro
le nuvole fanno da cornice ad un paesaggio spettacolare: Il Pian Grande e il Pian Piccolo da quassù assumono una veste curiosa...
onore a Big Ant
ci riposiamo un pò gironzolando su questo splendido pianoro a 1900 mt...
l'ultimo strappo prima dello Zilioli: un tratto da uomini (e donne!) duri(e)!
Pizzo di Sevo da dietro incoraggia i 2 OMC bikers
Mario tenta un numero al cospetto dello Zilioli
la cresta di collegamento tra Redentore e Vettore è raggiunta, ci troviamo a 2200 mt, siamo sul punto più alto del giro
Si inizia a scendere nella conca morenica che dà origine alla Valle di Pilato
le cime del Redentore ossservano potenti i piccoli omini sotto di loro
una piccola pausa ci vuole, la 1° discesa è lunghetta e il freddo vento proveniente da nord inizia a farsi sentire
Bicigretta? tu m'hai provocato e mo' io me te monto!
Big Ant viaggia lanciato verso il canalone del Vettore, qui si scia fino a luglio inoltrato...senza impianti eh!
Orvieto by day, dalla Rupe ai Sibillini con furore!
Dopo 10 minuti tra prati fioriti si scopre a noi, FINALMENTE, il lago di Pilato in tutta la sua bellezza
a sinistra il Pizzo del Diavolo, sullo sfondo il Monte Sibilla che dà il nome alla catena montuosa
Certo che con una giornata così ci sarebbe davvero voluto l'ombrellone!
un salto nel turchese delle acque in pieno stile Vencemariano...che mito!
addirittura camminatori di Biella ci confessano che sono rimasti allibiti dai posti...e dal vederci scendere da lì...una figata assurda!
In contemplazione dell'acciecante INFINITO
Si inizia a scendere verso le sacre acque
Claudio con la sua front....i sassi fuggono al suo passaggio!
BigAnt in un passaggio da film:
Vietato oltrepassare...Fiacca!
Vencemario segue a ruota...
da qui la conca glaciale del Lago in tutto il suo splendore
strani profili "francesi", chi è più duro: Pizzo del Diavolo o il Capo?
in fila indiana lungo lo stretto sentiero che costeggia il lago dall'alto
ancora c'è da faticare un pò, un ultimo strappetto a piedi...
e ci siamo, il Lago è conquistato!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
i giochi di luce aumentano l'atmosfera magica del luogo, sembra davvero di sognare ad occhi aperti...
non avrei mai voluto venir via da qui, e mi metto ad osservare le cristalline acque del Lago...
...alla ricerca di questo curiso animaletto che ci ha battezzato ormai: Il Chirocefalo del Marchesoni, endemismo unico di questo posto, che spettacolo la natura!
ma è ormai tempo di riprendere il cammino verso valle, siamo a metà della prima discesa ancora...
Fiacca è sempre più una lieta sorpresa: sempre col sorriso sulle labbra e sempre davanti!
Questo tratto è davvero spettacolare, trialistico, tecnico, tutto zig-zag...mi è sembrato di rivivere la Val Maone all'ennesima potenza!
Vencemario si butta giù!
Siamo poco sotto al Lago di Pilato, da 1900 mt dobbiamo raggiungere il pianoro al centro della foto, la Sibilla come al solito ci osserva impietrita
Vai Vencemario, Vai grande campione...nessuno ti segue su quello stradone...
Il grande masso ci avvisa che siamo vicini a Fonte Matta...più di noi? è una bella sfida...
fioriture ancestrali fanno da contorno ad un quadro bucolico
le Creste del Redentore con i loro detriti morenici ci fanno sentire come in Dolomiti, di più!
Fonte Matta è raggiunta, c'è chi vuole andare alle macchine perchè ormai il lago s'è visto, la stanchezza aleggia nell'aria..ma..mai abbandonare l'idea iniziale!
E allora tutti lungo il sentiero ormai ribatezzato "del tottèro"...per me splendido, pazzesco, unico!
Il primo tratto scorre a mezza costa sotto il Vettore, Big Ant è gasatissimo
sotto di noi il sentiero che porta alle "Svolte", ripide curve che ci avrebbero condotto in breve alle auto...
ma come avremmo potutto perdere un simile scenario?
Big Ant passa dal gasatissimo al gas da dietro...il sentiero si fà sempre più esposto...ma in un contesto di rara bellezza!
ad un certo punto non sappiamo più dove guardare, mille tonalità di verde ci inebriano l'anima facendoci fondere con la natura circostante
c'è chi pedala, c'è chi inizia a spingere...a breve, nel tratto centrale del sentiero, tutti saremo destinati a tale suerte!
Fiacca non si lamenta mai e sale con la grinta di un leone, caparbia la ragazzina, eh?
un ultimo sguardo a Pizzo del Diavolo e alle creste del Redentore, adesso il sentiero aggira il Vettore per tagliare il versante ovest del Banditello
MAI tratto a spinta fu più godurioso...
affilate crestine emergono sotto di noi, mi sembrava di scorrere tante immagini decantate nei libri dei Sibillini, ma dal vivo tutto assumeva un connotato magico...
a quota 1700 il sentiero riprende a farsi più dolce, e si torna a pedalare...questo traverso così panoramico lo ricorderò per tutta la vita!
un passaggio hard simile a uno dei tanti della Laga...e il Vence lo affronta in tutta scioltezza!
Fonte Fredda è finalemnte raggiunta, dalle rocce si vede zampillare un rivolo d'acqua, la natura fiorisce in questo splendore:
L'Argentella osserva severo la Fonte...
mentre BigAnt la attraversa incolume...
questa fonte è davvero una manna, acqua terminata a 1800 mt e trovata in questo piccolo anfratto nel bel mezzo del nulla...un regalo di sua maestra di vita Montagna!
è tempo di iniziare l'ultima discesa:
prima su pratoni e sfasciumi
(qualche capitombolo senza conseguenze ci stà sempre bene!), ve l'ho detto che alla Fiacca non si stà dietro!
il sorriso stampato in faccia in ricordo di una giornata davvero speciale
Vence e la costa sinistra, tutto un calvario...
passaggio nella natura morta
In volo pindarico su Foce...siamo a 1500 mt, il paesino si trova a 900...
Ha inizio da qui una delle più goduriose e allettanti discese che ricordi, avrò contato almeno almeno 100 tornatini in serie nel bosco, sentiero pulitissimo, bici sempre in sbandata, non si faceva in tempo a girare a dx che subito ti ritrovavi a dover curvare a sx e viceversa...
3 km di adrenalina pura, è stata veramente dura conquistarla, ma alla fine anche questa discesa ci ha regalato momenti di estasi libidinosa!
La macchina fotografica a questo punto è stata ben riposta nello zaino, mi son davvero voluto godere appieno il single track finale...per cui da qui in avanti..se volete vedere...vi toccherà andare di persona!
merita, stramerita...anche se...OKKIO a certi passaggi, mi raccomando, non è una gita domenicale "tranquilla" adatta a tutti, come titolo direbbe!
Sperando di fare cosa gradita, dopo avervi fatto pure la raccomandazione della suora...posso mettere la traccia gps...
Special Greetings:
un grazie di cuore ai valorosi: Vencemario, Fiacca, BigAnt e Cladione per aver creduto ancora una volta in questo giro che sulla carta si proponeva come "impensabile", su terreni mai percorsi prima d'ora (almeno in parte) in sella ad una mtb!
alla fine siamo stati ripagati da paesaggi unici, sentieri stupendi, e da tante emozioni che hanno fortificato il nostro legame di pazzi amici amanti di montagna!!!
...al prox fotoresoconto...
Chiamo l'amicone Mario e gli propongo una gita al lago per rinfrescarci un pò.
Lui sà che ho il Trasimeno a pochi km da casa, ma conoscendomi molto bene è altrettanto consapevole di quale LAGO parlavo, e senza fare altre domande dice: "facciamo domani???"
Senza ma e senza se partiamo da casa nel pomeriggio, a PG +32°, a Roma + 34°, abbigliamento rigorosamente estivo.
Ci ritroviamo alle 20.30 a Foce di Montemonaco, suggestivo paesino incastonato in una valle di rara bellezza tra le più alte vette dei Monti Sibillini, Vettore (2476 mt) e Sibilla (2173 mt).
Usciamo dalle macchine et voilà, l'afa del pomeriggio è solo un lontano ricordo: siamo in un freezer!
appena 10°, sensazione di freddo acuita da un gelido vento di tramontana, cielo nuvoloso...alla faccia delle previsioni...mah, speriamo bene per domattina!!!
Ma i nostri pensieri sono rivolti a quel magico e misterioso lago di Pilato:
Leggenda vuole infatti che il corpo di Ponzio Pilato chiuso in un sacco, venne affidato ad un carro di buoi lasciati liberi di peregrinare senza meta e sarebbe precipitato nel lago dall'affilata cresta della Cima del Redentore.
Anche per questo il lago è stato frequentato fino al secolo scorso da streghe e negromanti, tanto da costringere le autoritá religiose del tempo a proibirne l'accesso e a far porre una forca, all'inizio della valle, come monito.
Secondo la leggenda questo sarebbe il lago Averno, la porta degli inferi...
avvolti da queste tremende leggende, per una volta iniziamo l'avventura dal punto in cui di solito si finisce (non si sa mai visto l'incertezza del percorso..):
ci mettiamo subito con le gambe sotto al tavolo per una piccola cena, il giorno dopo c'è da pedalare e faticare...non poco!
in poco più di un'ora ci divoriamo:
Antipastone del Meschino accompagnato da parlante focaccina calda
Ravioloni fatti a mano al cinghiale
Ravioloni fatti a mano al tartufo
Agnello alla brace (mmmhhhh...)
Fritto all'ascolana
dolce moka
pesche al vino
1 litrozzo di vino
amaro Sibilla
Andiamo a letto contenti, ci sdraiamo..ed è subito giorno!
Via via via! si parte! lasciamo una macchina a Foce e con l'altra saliamo a Forca di Presta, dove ci aspettano altri 3 grandi personaggi dalla Mèsa di Orvieto:
la grande Fiacca, Big-Ant e Claudione (con una intrepida frontina!)
Prepariamo i possenti mezzi con lo sguardo rivolto verso sua maestà, brividi reverenziali pervadono i nostri animi...che possenza!
Sono già le 09.00 suonate, bisogna muoversi...si inizia a salire su sentiero...
Fiacca e Vencemario sugli aspri tornanti del sentiero Forca di Presta - Zilioli, sullo sfondo i Monti della Laga con Pizzo di Sevo
Uno sguardo ai piani di Castelluccio di Norcia, la fatica è tanta!
Mai sentiero fù più bello in salita...
i trekking.man ci osservano stupiti
abbiamo già percorso 400 mt di dislivello in poco più di 3 km, bisogna arrivare lassù...il Rif. Zilioli a portata di mano!
le pendenze aumentano e spesso siamo costretti a scendere dalla mula!
i baratri della Vallesanta, chi pratica scialpinismo conosce bene il luogo...vero Passolè?
Big Ant alias Mauro Grande Sportello, il fotografo ufficiale della giornata
Il cielo è sempre più bluuuuu...sopra Fiacca e la cima di Pratopulito
lo stesso dicasi per Vencemario...la pedalata è agile nonostante la mangiata della sera prima e il letto condiviso col tottèro
le nuvole fanno da cornice ad un paesaggio spettacolare: Il Pian Grande e il Pian Piccolo da quassù assumono una veste curiosa...
onore a Big Ant
ci riposiamo un pò gironzolando su questo splendido pianoro a 1900 mt...
l'ultimo strappo prima dello Zilioli: un tratto da uomini (e donne!) duri(e)!
Pizzo di Sevo da dietro incoraggia i 2 OMC bikers
Mario tenta un numero al cospetto dello Zilioli
la cresta di collegamento tra Redentore e Vettore è raggiunta, ci troviamo a 2200 mt, siamo sul punto più alto del giro
Si inizia a scendere nella conca morenica che dà origine alla Valle di Pilato
le cime del Redentore ossservano potenti i piccoli omini sotto di loro
una piccola pausa ci vuole, la 1° discesa è lunghetta e il freddo vento proveniente da nord inizia a farsi sentire
Bicigretta? tu m'hai provocato e mo' io me te monto!
Big Ant viaggia lanciato verso il canalone del Vettore, qui si scia fino a luglio inoltrato...senza impianti eh!
Orvieto by day, dalla Rupe ai Sibillini con furore!
Dopo 10 minuti tra prati fioriti si scopre a noi, FINALMENTE, il lago di Pilato in tutta la sua bellezza
a sinistra il Pizzo del Diavolo, sullo sfondo il Monte Sibilla che dà il nome alla catena montuosa
Certo che con una giornata così ci sarebbe davvero voluto l'ombrellone!
un salto nel turchese delle acque in pieno stile Vencemariano...che mito!
addirittura camminatori di Biella ci confessano che sono rimasti allibiti dai posti...e dal vederci scendere da lì...una figata assurda!
In contemplazione dell'acciecante INFINITO
Si inizia a scendere verso le sacre acque
Claudio con la sua front....i sassi fuggono al suo passaggio!
BigAnt in un passaggio da film:
Vietato oltrepassare...Fiacca!
Vencemario segue a ruota...
da qui la conca glaciale del Lago in tutto il suo splendore
strani profili "francesi", chi è più duro: Pizzo del Diavolo o il Capo?
in fila indiana lungo lo stretto sentiero che costeggia il lago dall'alto
ancora c'è da faticare un pò, un ultimo strappetto a piedi...
e ci siamo, il Lago è conquistato!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
i giochi di luce aumentano l'atmosfera magica del luogo, sembra davvero di sognare ad occhi aperti...
...alla ricerca di questo curiso animaletto che ci ha battezzato ormai: Il Chirocefalo del Marchesoni, endemismo unico di questo posto, che spettacolo la natura!
ma è ormai tempo di riprendere il cammino verso valle, siamo a metà della prima discesa ancora...
Fiacca è sempre più una lieta sorpresa: sempre col sorriso sulle labbra e sempre davanti!
Questo tratto è davvero spettacolare, trialistico, tecnico, tutto zig-zag...mi è sembrato di rivivere la Val Maone all'ennesima potenza!
Vencemario si butta giù!
Siamo poco sotto al Lago di Pilato, da 1900 mt dobbiamo raggiungere il pianoro al centro della foto, la Sibilla come al solito ci osserva impietrita
Vai Vencemario, Vai grande campione...nessuno ti segue su quello stradone...
Il grande masso ci avvisa che siamo vicini a Fonte Matta...più di noi? è una bella sfida...
fioriture ancestrali fanno da contorno ad un quadro bucolico
le Creste del Redentore con i loro detriti morenici ci fanno sentire come in Dolomiti, di più!
Fonte Matta è raggiunta, c'è chi vuole andare alle macchine perchè ormai il lago s'è visto, la stanchezza aleggia nell'aria..ma..mai abbandonare l'idea iniziale!
E allora tutti lungo il sentiero ormai ribatezzato "del tottèro"...per me splendido, pazzesco, unico!
Il primo tratto scorre a mezza costa sotto il Vettore, Big Ant è gasatissimo
sotto di noi il sentiero che porta alle "Svolte", ripide curve che ci avrebbero condotto in breve alle auto...
ma come avremmo potutto perdere un simile scenario?
Big Ant passa dal gasatissimo al gas da dietro...il sentiero si fà sempre più esposto...ma in un contesto di rara bellezza!
ad un certo punto non sappiamo più dove guardare, mille tonalità di verde ci inebriano l'anima facendoci fondere con la natura circostante
c'è chi pedala, c'è chi inizia a spingere...a breve, nel tratto centrale del sentiero, tutti saremo destinati a tale suerte!
Fiacca non si lamenta mai e sale con la grinta di un leone, caparbia la ragazzina, eh?
un ultimo sguardo a Pizzo del Diavolo e alle creste del Redentore, adesso il sentiero aggira il Vettore per tagliare il versante ovest del Banditello
MAI tratto a spinta fu più godurioso...
affilate crestine emergono sotto di noi, mi sembrava di scorrere tante immagini decantate nei libri dei Sibillini, ma dal vivo tutto assumeva un connotato magico...
a quota 1700 il sentiero riprende a farsi più dolce, e si torna a pedalare...questo traverso così panoramico lo ricorderò per tutta la vita!
un passaggio hard simile a uno dei tanti della Laga...e il Vence lo affronta in tutta scioltezza!
Fonte Fredda è finalemnte raggiunta, dalle rocce si vede zampillare un rivolo d'acqua, la natura fiorisce in questo splendore:
L'Argentella osserva severo la Fonte...
mentre BigAnt la attraversa incolume...
questa fonte è davvero una manna, acqua terminata a 1800 mt e trovata in questo piccolo anfratto nel bel mezzo del nulla...un regalo di sua maestra di vita Montagna!
è tempo di iniziare l'ultima discesa:
prima su pratoni e sfasciumi
(qualche capitombolo senza conseguenze ci stà sempre bene!), ve l'ho detto che alla Fiacca non si stà dietro!
il sorriso stampato in faccia in ricordo di una giornata davvero speciale
Vence e la costa sinistra, tutto un calvario...
passaggio nella natura morta
In volo pindarico su Foce...siamo a 1500 mt, il paesino si trova a 900...
Ha inizio da qui una delle più goduriose e allettanti discese che ricordi, avrò contato almeno almeno 100 tornatini in serie nel bosco, sentiero pulitissimo, bici sempre in sbandata, non si faceva in tempo a girare a dx che subito ti ritrovavi a dover curvare a sx e viceversa...
3 km di adrenalina pura, è stata veramente dura conquistarla, ma alla fine anche questa discesa ci ha regalato momenti di estasi libidinosa!
La macchina fotografica a questo punto è stata ben riposta nello zaino, mi son davvero voluto godere appieno il single track finale...per cui da qui in avanti..se volete vedere...vi toccherà andare di persona!
merita, stramerita...anche se...OKKIO a certi passaggi, mi raccomando, non è una gita domenicale "tranquilla" adatta a tutti, come titolo direbbe!
Sperando di fare cosa gradita, dopo avervi fatto pure la raccomandazione della suora...posso mettere la traccia gps...
Special Greetings:
un grazie di cuore ai valorosi: Vencemario, Fiacca, BigAnt e Cladione per aver creduto ancora una volta in questo giro che sulla carta si proponeva come "impensabile", su terreni mai percorsi prima d'ora (almeno in parte) in sella ad una mtb!
alla fine siamo stati ripagati da paesaggi unici, sentieri stupendi, e da tante emozioni che hanno fortificato il nostro legame di pazzi amici amanti di montagna!!!
...al prox fotoresoconto...