Il posto giusto nel momento giusto. Così si potrebbe riassumere l'uscita di sabato sul Monte Argentario. mentre tutta l'italia centrale è alle prese col vento che ha dispensato danni a iosa rendendo la maggior parte dei sentieri impraticabili causa piante cadute, la romagna è ancora impraticabile causa neve, li trail perfetti e solo un leggero venticello che ci ha tolot il piacere di poter andare in maniche corte, per il resto sole a palla e giornata memorabile. Stavolta il Barone Rosso ci ha proprio azzeccato in pieno a proporre questa location, bravo Ste
.
Prima volta per noi da quelle parti e devo dire che qui la parola enduro calza a pennello, i sentieri, almeno quelli che abbiamo fatto noi, ricalcano al 100% questa parola, scorrevoli e senza tratti tecnici e tutti conditi con salti e sponde; le risalite tutte pedalabili al 100% con una vista mare da cartolina.
Partiti da Terrarossa ci dirigiamo verso Porto Ercole e poi subito su immersi nel bosco per le Miniere luogo veramente suggestivo
la salita è cortina ma appena saliamo un pochino ecco subito una bella terrazza con vista mare sulla laguna di Orbetello
oggi con noi c'è anche Piero un nuovo compagno d'avventure
quello che rimane delle vecchie miniere
lasciate le miniere ci immergiamo nel bosco per un bel single track che viaggia a mezza costa
e così in men che non si dica arriviamo alla prioma discesa detta appunto delle miniere, discesa cortina ma carina anche perchè per scaldare i motori è davvero l'ideale
il fattore comune denominatore di tutte le discese: i salti e Collese è diventato un maestro anche in questi
questo primo tratto è in pratica un anello e si risbuca sulla strada che porta da li a poco alle auto, ora comincia la salita vera e propria che ci porterà al Convento dei padri passionisti dove arrivano tutti i principali trail della zona, la salita è veramente dolce e tutta su stradone solo l'ultima parte sale un pochino
Al convento è d'obbligo un'altra sosta perchè il panorama è ancora più bello di quello visto dalle miniere, Marco con sullo sfondo il blu profondo
con la tramontana ed il vento che viene da terra questo è il risultato
Dal convento la strada diventa asfaltata e salire su ai ripetitori è davvero uno spasso, ma man mano che si sale si cambia lato e visuale, ed ecco quindi apparire Porto S. Stefano prima
e poi l'Isola del Giglio
distratti da tutto questo popò di roba ci ritroviamo senza accorgecene all'imbocco di una delle discese must della zona "La Madonnina" un filante e lungo (per la zona
) single track nel bosco condito da diversi salti e tante curve in appoggio, veramente divertente e piacevole, solo l'imbocco è bello largo anche se a vederlo da dietro sembra che i nostri biker stiano per tuffarsi in mare
Terminata la discesa c'è da esplorare una discesa che il barone non aveva mai fatto e quindi risaliti un poco prendiamo a sx per la "Via di mezzo" una discesa che si rivelerà però molto sporca e frequentata solo dai cinghiali
e inoltre anche se fosse pulita non sarebbe comunque un gran che. Ma tantè bisognava provarla anche perchè due delle discese cult "Parassiti" e Sassicaia" ci era stato riferito dai local che non erano praticabili e quindi da qualche parte bisognava pur sbattere le nostre
ruote per fare giornata
In compenso questa discesa ci ha fatto perdere parecchio dislivello e per ritornare su all'imbocco della Madonnina c'è da pedalare parecchio ma anche questa salita è su sterrato comodo e sempre con vista mare
Rirotnati su ora ci attende la discesa del "Crocicchio" che sebbene maledettamente corta ha nella parte iniziale un po delle nostre beneamate rocce che ci fanno divertire non poco
e il tutto sempre rigorosamente in single track
La discesa sbuca nuovamente al convento e bisogna rifare la stessa salita fatta la mattina anche se stavolta non si arriva fino in cima ma si gira prima per l'ultima discesa di giornata "il Noviziato" che è anche la discesa più lunga perchè ci riporta al mare anche questa enduro style condita con tantissimi salti naturali e artificiali di cui due salti veri e con un pezzetto ri roccette finali, molto bella e divertente anche questa. Alla fine comunque poggio dopo poggio
1300 mt di dislivello lo abbiamo messo sotto le ruote e abbiamo passato veramente una bella giornata di sole in un posto che soprattutto in primavera merita una visita e che può diventare un must a chi piacciono i sentieri enduro style.
E anche per stavolta è tutto.
tutte le foto qui:
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e oramai l'immancabile traccia: