Approfitto dell'argomento per fare un paio di domande:
1) perché non esistono quasi più le
ruote tubeless native? Non è più semplice comprarne una piuttosto che nastrare?
2) L'abitudine di gonfiare-sgonfiare le gomme è utile per avere più scorrevolezza in salita e viceversa più grip nelle discese tecniche. Se con il liquido anti foratura non si può fare, come tenete le gomme, sempre ad alta pressione o sempre bassa? (è evidente da come parlo che io vado con le camere d'aria).
Grazie.
1) Penso che intendevi i cerchi tubless, come gli ust di
mavic. Ci sono ancora, solo che hanno costi e vincoli costruttivi che i tradizionali non hanno. Pensa solo al montaggio dei raggi che per i cerchi tubless non può essere fatto con nippli tradizionali. Inoltre la nastratura è davvero perfetta su molti cerchi, come gli notubes, e deve essere corrotta solo in caso di riparazione di raggio. Io ho entrambi i Cerchi, sia ust che nastrati, funzionano molto bene entrambi, ma hanno costi molto diversi.
2) Su bici da AM io gonfio e sgonfio, e non sono mica d'accordo che son pippe da stradisti. Con gomme magic mary per esempio, è incredibile come cambia il comportamento in salita con le gomme ben gonfie (3 atm) rispetto alla pressioni da discesa (per me 1,6): la differenza è fare un giro da 1500mt, in 4 ore e tornare a casa sderenati oppure giustamente stanchi. Però di problemi di
lattice mai avuti, ogni tanto rabbocco, ma con coperture da oltre 1000 gr, foro davvero poco. Su XC il discorso cambia, si deve trovare la giusta pressione per le condizioni del terreno, e poi tenere quella, del resto in gara mica ti metti a sgonfiare.