Truffato per acquisto MTB

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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Marmuz

Biker immensus
15/5/07
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Bolzano - Bozen
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si è così, però capita che gli impiegati delle poste non siano così attenti da accorgersi di documenti falsificati anche in modo poco sofisticato.............

Bisogna essere proprio fessi per non accorgersene, ti chiedono firme, controllano tutto.. non è così facile raggirarli, anche perchè in genere è sempre lo stesso impiegato ad occuparsi di certi compiti. Ti arriva il codice via posta, una volta tramite telegramma, oggi semplicemente tramite lettera. Mi spiace sia andata così, è solo un altro motivo per chiedere sempre indirizzo di casa, telefono di casa etc. nel caso non si conosca (nè di persona, ne tramite forum) una persona potenzialmente "truffatrice"..
 

Gel

Biker superioris
14/11/02
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Altare (SV)
abrondi.altervista.org
Bike
Specialized Turbo Levo, Giant Trance Advanced 29, Commencal Supreme DH, Cannondale F3000
Fortunatamente ho insistito per il pagamento con paypal ed ho già aperto una contestazione sperando nel rimborso.

Con Paypal dovresti salvarti ed ottenere il rimborso.
A me era capitato anni fa un problema con una transazione eBay con un francese (mi aveva venduto un freno a disco usato invece che nuovo come scritto sull'annuncio) e il tizio mi ha dovuto restituire parte della somma incassata

Certo che se è un truffatore di professione magari è riuscito a fregare in qualche modo anche paypal
 

pippixe

Biker grossissimus
29/2/08
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Tra Latina e Quartu S.Elena
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Bisogna essere proprio fessi per non accorgersene, ti chiedono firme, controllano tutto.. non è così facile raggirarli, anche perchè in genere è sempre lo stesso impiegato ad occuparsi di certi compiti. Ti arriva il codice via posta, una volta tramite telegramma, oggi semplicemente tramite lettera. Mi spiace sia andata così, è solo un altro motivo per chiedere sempre indirizzo di casa, telefono di casa etc. nel caso non si conosca (nè di persona, ne tramite forum) una persona potenzialmente "truffatrice"..

Purtroppo è meno facile di quel che si crede. Non lavoro in Posta ma in banca e mi è capitato di vedere cose che voi umani non potete neanche immaginare. Gente che si presenta con 2, e dico 2, documenti falsi ma assolutamente irriconoscibili, senza la minima abrasione, e muniti anche di regolare codice fiscale (tutto ovviamente riconducibile a nominativi inesistenti). E se pensate di poter riscontrare il documento falso sul sito della Polizia Criminale, state freschi.....
[url]http://coordinamento.mininterno.it/servpub/ver2/Documenti/cerca_docu.htm[/URL]
In questi casi solo un po' di buonsenso e di fortuna possono aiutarti a capire che c'è il trucco. Ad esempio io non apro rapporti a persone che abitano o lavorano lontano dalla mia filiale, gente su cui ho difficiltà a raccogliere informazioni e diffido soprattutto di chi non ti spacca il capello in 4 per le condizioni. Però non sono disposto a mettere la mano sul fuoco quando dico che certe cose non possono capitare....
 

bigo72

Biker novus
11/8/10
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Firenze
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Beh, se posso dire la mia, io ho comprato una sim-card Vodafone ad un'amica, con le copie dei suoi documenti, ed ho preso una postepay per mia moglie con copia dei suoi.
In entrambi i casi, è bastato un sorriso e qualche battuta di spirito per permettermi di firmare col nome di queste persone.
La più grave sarebbe quella della PostePay, anche e sopratutto visto che non avevo con me una delega, nè tantomeno un certificato di matrimonio :D quella tipa sarebbe potuta essere chiunque, ero l'unico a dire che era mia moglie.
 

tremendow

Biker serius
14/9/10
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san dona di piave
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Bike
Viper x-team
ciao Gianchy, sono interessato alla tua disavventura col venditore fasullo. A me e capitata una cosa simile con una guarnitura un paio d'anni fa e non mi sono rotto + di tanto.....a te com'è andata? sei riuscito a trovarlo sto tizio?
 

robbiz

Biker novus
4/4/11
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verona
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salve ragazzi, sono capitato in questa discussione perche sono rimasto truffato anch'io dal fantomatico antonio equinozio x l' acquisto di un pc. Per caso qualcuno ė riuscito a sapere dopo la denuncia chi ė e dove vive questo grandissimo figlio di p......?

grazie
 
Azz.... dispiace!!

Che mondo di cut...
Bisogna stare sempre attenti a ste cose, ma purtroppo (e parlo perchè so quello che dico) il + spesso delle volte sono persone altamente organizzate (manco ne avete idea quanto) e difficilmente si riesce a prenderli e invece molto spesso ci si casca dentro!

Anche con traffici di auto e roba grossa... figurarsi con PC ecc..
Mi dispiace!
 

Corsair

Biker serius
Ragazzi con la denuncia non ci si fa una pippa, finisce in un cassetto e ti saluto.

Se si iniziasse in questi casi a fare una querela per truffa, reato previsto dal codice penale, certi ---cut--- la finirebbero di fare i furbetti.

Con la denuncia si mette a conoscenza del fatto le varie autorità, a mio avviso solo una perdita di tempo.

Con la querela, si obbliga l'autorità giudiziaria ad intervenire.

Recati eventualmente dai carabinieri e digli che vuoi fare una querela per truffa, senti che ti dicono.
 

danilux82

Biker serius
Ragazzi con la denuncia non ci si fa una pippa, finisce in un cassetto e ti saluto.

Se si iniziasse in questi casi a fare una querela per truffa, reato previsto dal codice penale, certi ---cut--- la finirebbero di fare i furbetti.

Con la denuncia si mette a conoscenza del fatto le varie autorità, a mio avviso solo una perdita di tempo.

Con la querela, si obbliga l'autorità giudiziaria ad intervenire.

Recati eventualmente dai carabinieri e digli che vuoi fare una querela per truffa, senti che ti dicono.

ehm....non è affatto così.
è assolutamente errato dire che la denuncia è una mera comunicazione all'autorità mentre solo la querela obbliga ad intervenire.
la denuncia e la querela sono la stessa identica cosa, l'unica differenza formale è che per i reati procedibili d'ufficio ci vuole la denuncia, mentre per quelli procedibili a querela di parte ci vuole la querela.
l'atto è identico, solo che in base alla procedibilità del reato lo chiami denuncia oppure querela, ma questa è una cosa che devi tenere in conto solo se la denuncia-querela la fai tu e la presenti già scritta.
ripeto, è una pura differenza formale.
se vai dai Carabinieri o dalla P.S. ed esponi i fatti verbalmente, sanno già loro in base al tipo di reato se verbalizzare una denuncia o una querela.
p.s. giusto per la cronaca la truffa (art.640 c.p.) è procedibile a querela di parte, per cui ci vuole - appunto - la querela.
 

Corsair

Biker serius
Questo è quanto, decidete voi poi,se le cose sono identiche.

Io direi proprio di no.



Denuncia

La denuncia da parte dei privati è l'atto con il quale ogni persona porta a conoscenza dell'autorità - pubblico ministero o ufficiale di polizia giudiziaria (e non anche un agente) - un reato perseguibile d'ufficio del quale ha notizia.
Nella generalità dei casi la denuncia è facoltativa ed è obbligatoria nei casi espressamente previsti dalla legge.
La denuncia può essere presentata in forma orale o scritta. Nel primo caso l'ufficiale di polizia giudiziaria - o il pubblico ministero - redige verbale, mentre nel secondo l'atto dovrà essere sottoscritto dal denunciante o da un suo procuratore legale. Per la denuncia da parte dei privati non è previsto un contenuto formale tipico e il denunciante può limitarsi alla semplice esposizione del fatto.
Quando la denuncia è facoltativa non è previsto alcun termine per la sua presentazione, mentre nei casi di denuncia obbligatoria apposite disposizioni stabiliscono il termine entro il quale essa deve essere fatta.
La persona che presenta una denuncia ha diritto di ottenere attestazione della ricezione.


Querela
La querela è la dichiarazione con la quale - personalmente o a mezzo di procuratore speciale - la persona offesa dal reato o il suo legale rappresentante chiede espressamente che si proceda in ordine ad un fatto previsto dalla legge come reato (ossia fa richiesta di punizione) per il quale non debba procedersi d'ufficio o dietro richiesta o istanza. La querela configura una condizione di procedibilità, ma contestualmente contiene l'informazione sul fatto-reato.
La querela va fatta, oralmente o per iscritto, al pubblico ministero, a un ufficiale di polizia giudiziaria o, all'estero, a un agente consolare, e presentata personalmente o a mezzo di procuratore speciale, ma, con sottoscrizione autentica, può essere anche recapitata da un incaricato o spedita per posta in piego raccomandato.
L'Autorità che riceve la querela deve provvedere all'attestazione della data e del luogo della presentazione, alla identificazione della persona che propone la querela ed alla trasmissione degli atti all'ufficio del pubblico ministero (art. 347 c.p.p.).

Non sono dettate regole particolari in ordine al contenuto dell'atto di querela. E' sufficiente, ma anche essenziale, che oltre ad essere indicato il fatto-reato (con ulteriori eventuali notizie circa il suo autore e le fonti di prova) risulti dalla querela la manifestazione non equivoca del querelante affinché si proceda in ordine al fatto-reato medesimo e se ne punisca il colpevole.
Anche chi presenta la querela ha diritto di ottenerne l'attestazione di ricezione (art. 107 att.).
Eccezionalmente, in caso di flagranza di delitto che impone o consente l'arresto (artt. 380 comma 3 e 381 comma 3), la querela può essere proposta (anche con dichiarazione orale) ad un agente - anziché ad un ufficiale di polizia giudiziaria - presente nel luogo. Nel verbale di arresto va dato atto della dichiarazione di querela.

Il diritto di querela deve essere esercitato, a pena di decadenza, entro tre mesi dal giorno della notizia del fatto che costituisce reato. Il termine è di sei mesi quando si tratta di delitti contro la libertà sessuale (violenza sessuale non di gruppo poiché, per questa, si procede d'ufficio - o atti sessuali con minorenne: artt. 609-bis, ter, quater del c.p., art. 609 septies comma 2 c.p.).
 

danilux82

Biker serius
Questo è quanto, decidete voi poi,se le cose sono identiche.

Io direi proprio di no.



Denuncia

La denuncia da parte dei privati è l'atto con il quale ogni persona porta a conoscenza dell'autorità - pubblico ministero o ufficiale di polizia giudiziaria (e non anche un agente) - un reato perseguibile d'ufficio del quale ha notizia.
Nella generalità dei casi la denuncia è facoltativa ed è obbligatoria nei casi espressamente previsti dalla legge.
La denuncia può essere presentata in forma orale o scritta. Nel primo caso l'ufficiale di polizia giudiziaria - o il pubblico ministero - redige verbale, mentre nel secondo l'atto dovrà essere sottoscritto dal denunciante o da un suo procuratore legale. Per la denuncia da parte dei privati non è previsto un contenuto formale tipico e il denunciante può limitarsi alla semplice esposizione del fatto.
Quando la denuncia è facoltativa non è previsto alcun termine per la sua presentazione, mentre nei casi di denuncia obbligatoria apposite disposizioni stabiliscono il termine entro il quale essa deve essere fatta.
La persona che presenta una denuncia ha diritto di ottenere attestazione della ricezione.


Querela
La querela è la dichiarazione con la quale - personalmente o a mezzo di procuratore speciale - la persona offesa dal reato o il suo legale rappresentante chiede espressamente che si proceda in ordine ad un fatto previsto dalla legge come reato (ossia fa richiesta di punizione) per il quale non debba procedersi d'ufficio o dietro richiesta o istanza. La querela configura una condizione di procedibilità, ma contestualmente contiene l'informazione sul fatto-reato.
La querela va fatta, oralmente o per iscritto, al pubblico ministero, a un ufficiale di polizia giudiziaria o, all'estero, a un agente consolare, e presentata personalmente o a mezzo di procuratore speciale, ma, con sottoscrizione autentica, può essere anche recapitata da un incaricato o spedita per posta in piego raccomandato.
L'Autorità che riceve la querela deve provvedere all'attestazione della data e del luogo della presentazione, alla identificazione della persona che propone la querela ed alla trasmissione degli atti all'ufficio del pubblico ministero (art. 347 c.p.p.).

Non sono dettate regole particolari in ordine al contenuto dell'atto di querela. E' sufficiente, ma anche essenziale, che oltre ad essere indicato il fatto-reato (con ulteriori eventuali notizie circa il suo autore e le fonti di prova) risulti dalla querela la manifestazione non equivoca del querelante affinché si proceda in ordine al fatto-reato medesimo e se ne punisca il colpevole.
Anche chi presenta la querela ha diritto di ottenerne l'attestazione di ricezione (art. 107 att.).
Eccezionalmente, in caso di flagranza di delitto che impone o consente l'arresto (artt. 380 comma 3 e 381 comma 3), la querela può essere proposta (anche con dichiarazione orale) ad un agente - anziché ad un ufficiale di polizia giudiziaria - presente nel luogo. Nel verbale di arresto va dato atto della dichiarazione di querela.

Il diritto di querela deve essere esercitato, a pena di decadenza, entro tre mesi dal giorno della notizia del fatto che costituisce reato. Il termine è di sei mesi quando si tratta di delitti contro la libertà sessuale (violenza sessuale non di gruppo poiché, per questa, si procede d'ufficio - o atti sessuali con minorenne: artt. 609-bis, ter, quater del c.p., art. 609 septies comma 2 c.p.).

perdonami, ma non hai capito affatto quello che volevo dirti.
se un reato è procedibile d'ufficio basta la denuncia, non ci vuole la querela.
fidati di quello che ti dico perchè parlo con cognizione di causa, facendo questo mestiere. per cui non è come dicevi tu sopra, ovvero che la denuncia non ha seguito penale, è errato e te lo ribadisco.
nella fattispescie della truffa (art.640 c.p.), per procedere ci vuole la querela.
che poi ci sia una differenza formale tra i due atti (che però materialmente sono uguali anche se assumono due nomi diversi) è ovvio, altrimenti non ci sarebbe motivo di disciplinare due cose che si chiamano in maniera diversa.
in parole povere la situazione è questa:
- se succede un fatto procedibile a querela, vado da Carabinieri ed espongo i fatti per cui voglio procedere....il verbale sarà "verbale di querela";
- se succede un fatto procedibile d'ufficio, vado dai Carabinieri ed espongo i fatti per cui voglio procedere.....il verbale sarà "verbale di denuncia".
In entrambi i casi ci sarà un seguito penale.

poi, sia la denuncia che la querela, possono essere scritte oppure orali, ma questo è un altro fatto.
nel chiudere da parte mia questo O.T. ti saluto :prost:
 

Corsair

Biker serius
nel chiudere da parte mia questo O.T. ti saluto :prost:

:prost: spiegami un'ultima cosa, se non sbaglio con la querela si arriva al processo difronte ad un giudice, con la denuncia no.

Stà qui la mia perplessità, che la denuncia finisca nel solito cassetto.

Il punto che crea l'equivoco a mio avviso è questo:

E' sufficiente, ma anche essenziale, che oltre ad essere indicato il fatto-reato (con ulteriori eventuali notizie circa il suo autore e le fonti di prova) risulti dalla querela la manifestazione non equivoca del querelante affinché si proceda in ordine al fatto-reato medesimo e se ne punisca il colpevole.
 

danilux82

Biker serius
:prost: spiegami un'ultima cosa, se non sbaglio con la querela si arriva al processo difronte ad un giudice, con la denuncia no.

Stà qui la mia perplessità, che la denuncia finisca nel solito cassetto.

Il punto che crea l'equivoco a mio avviso è questo:

E' sufficiente, ma anche essenziale, che oltre ad essere indicato il fatto-reato (con ulteriori eventuali notizie circa il suo autore e le fonti di prova) risulti dalla querela la manifestazione non equivoca del querelante affinché si proceda in ordine al fatto-reato medesimo e se ne punisca il colpevole.

Anche la denuncia ha un seguito penale, nel senso che si arriva di fronte ad un giudice, quando si tratta di reati che il codice penale definisce "perseguibili d'ufficio".

Nella querela la persona offesa deve manifestare la propria volontà di perseguire i fatti denunciati (contro qualcuno o contro ignoti).
Questa manifestazione di volontà solitamente avviene nella querela tramite una forma esplicita all'interno del verbale (tipo "il sottoscritto per i fatti sopra esposti intende perseguire penalmente, ecc....."). Ciò però può anche non essere necessario, in quanto la Cassazione ha stabilito che la semplice denuncia dei fatti dimostra l'implicita manifestazione di volontà a procedere.

Poi se dal fatto ci sono anche danni patrimoniali allora la parte offesa può costituirsi anche parte civile nel procedimento penale al fine di ottenere il risarcimento.
 

Corsair

Biker serius
Anche la denuncia ha un seguito penale, nel senso che si arriva di fronte ad un giudice, quando si tratta di reati che il codice penale definisce "perseguibili d'ufficio".

Nella querela la persona offesa deve manifestare la propria volontà di perseguire i fatti denunciati (contro qualcuno o contro ignoti).
Questa manifestazione di volontà solitamente avviene nella querela tramite una forma esplicita all'interno del verbale (tipo "il sottoscritto per i fatti sopra esposti intende perseguire penalmente, ecc....."). Ciò però può anche non essere necessario, in quanto la Cassazione ha stabilito che la semplice denuncia dei fatti dimostra l'implicita manifestazione di volontà a procedere.

Poi se dal fatto ci sono anche danni patrimoniali allora la parte offesa può costituirsi anche parte civile nel procedimento penale al fine di ottenere il risarcimento.


Ok tutto chiaro, grazie.
 

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