Trieste - l'EZIT progetta piste ciclabili

Kosso

Biker tremendus
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Sono stato incuriosito da una loro pubblicazione dove il Presidente Pierpaolo Ferrante citava un programma di relizzazione di piste ciclabili. Dopo un e-mail e una telefonata ho combinato l'appuntamento con l'Ufficio Ambiente. Io e Sergiomato siamo andati a trovarli e siamo stati accolti da persone molto disponibili e gentili.

Il progetto tratta la relizzazione di alcune piste ciclabili nel comprensorio di loro pertinenza, che va da Via Caboto sino alla Valle delle Noghere, comprendendo aree nei comuni di Trieste, Muggia e Dolina. Le opere prevedono il riutilizzo esclusivo (bici e solo frontisti) di alcune strade, l'allargamento di alcune sedi per corsie destinate alle bici, collegamenti che "bypassano" strade trafficate e anche dei percorsi ad anello.

Il progetto si integra con un altro già in essere redatto da un ente pubblico e forse già tra un paio di anni potremo pedalare su qualche nuova pista ciclabile al sicuro dagli automobilisti (che saranno meno numerosi visto che la grande viabilità rappresenterà un'ottima scorciatoia per i veicoli motorizzati da e per la Slovenia).

Sono contento che anche nella nostra città si comincia a vedere la bicicletta come mezzo di trasporto e non solo come mezzo da divertimento/sport.


:i-want-t: :i-want-t: :i-want-t: :i-want-t: :i-want-t: :i-want-t: :i-want-t: :i-want-t: :i-want-t: :i-want-t:

ciao
 

FedericoZ

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mah:
è una delle basi dell'urbanistica moderna la creazione di parchi pubblici e percorsi ciclo-pedonali ambientali che bypassano la normale circolazione veicolare nelle zone di grande impatto edilizio.
ma molto probabilmente il dettaglio e la finitura delle opere realizzate non sarà mai in grado di soddisfare l'abitato di quella zona, perchè per l'allargamento delle sedi stradali quali carreggiate o corsie dedicate all'uso specifico della bicicletta come mezzo di trasporto, va ad intaccare l'usuale lottizzazione delle proprietà esistenti,creando scontento da parte dei proprietari di suddetti lotti.
Un altro punto molto importante è il degrado che le strutture subiscono in pochissimo tempo, esempio lampante e l'immensa opera della ciclabile della val rosandra che tra ritardi nell'esecuzione e realizzazione non proprio a regola d'arte può rappresentare un monito verso progetti futuri.
e tante altre cose che adesso non ho tempo di scrivere...
 

Kosso

Biker tremendus
mah:
è una delle basi dell'urbanistica moderna la creazione di parchi pubblici e percorsi ciclo-pedonali ambientali che bypassano la normale circolazione veicolare nelle zone di grande impatto edilizio.
ri mah ... ma se in altri posti ci stanno già vuol dire che noi siamo in ritardo ? Io la vedo in modo positivo, forse è l'unico modo per aiutare tanti triestini a far scendere la bici dal tetto dell'auto ...
Questa settimana ho fatto 110km tra casa-lavoro-casa e vari impegni, io ho sentito la necessità di essere un po' più protetto dal traffico :maremmac:


ma molto probabilmente il dettaglio e la finitura delle opere realizzate non sarà mai in grado di soddisfare l'abitato di quella zona, perchè per l'allargamento delle sedi stradali quali carreggiate o corsie dedicate all'uso specifico della bicicletta come mezzo di trasporto, va ad intaccare l'usuale lottizzazione delle proprietà esistenti,creando scontento da parte dei proprietari di suddetti lotti.
mi pare che l'EZIT abbia le aree in proprietà ...


Un altro punto molto importante è il degrado che le strutture subiscono in pochissimo tempo, esempio lampante e l'immensa opera della ciclabile della val rosandra che tra ritardi nell'esecuzione e realizzazione non proprio a regola d'arte può rappresentare un monito verso progetti futuri.
Per combattere il degado io vedo asfalto. In effetti il tratto vicino a Campanelle è ridotto a "sentiero", l'umidità del terreno aiuta parecchio il verde a riprendersi lo spazio. Per i ritardi mi è parso di capire che i lavori sono stati raggruppati a lotti e forse si deve procedere a lotti interi. Adesso ci sono lavori in prossimità del ponte sulla grande viabilità e ho visto che hanno ripulito anche nel tratto iniziale (San Giacomo) ma mancano i ponti ... In Provincia avevano promesso che era finita in Primavera ma ho seri dubbi al riguardo (chissà se il progetto conferma il ponte a campate sul Burlo ...).


e tante altre cose che adesso non ho tempo di scrivere...
[quote/]
E no dai devi trovarlo ... altrimenti mi racconti domani se ci vediamo :prost:
 

mutante

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io faccio volentieri a sportellate con gli automobilisti, includiamo piuttosto nel piano ezit un DIRT mostruoso su terreni inquinati. doppi da quattro, otto e dodici metri.
 

BlackteA

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In slovenija stanno costruendo una ciclabile da Kanal a Nova Gorica a Capodistria a Maribor.

E noi non riusciamo a fare nemmeno Gorizia Lucinico ..... facciamo schifo!
 

mutante

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piano... io in cucina ho appeso il piano delle ciclabili che includeranno tutta la regione. senz'altro gli sloveni ci arrivano prima, ma il piano c'è ed è esecutivo.
i progetti locali, invece, fanno sempre ridere.

BlackteA ha scritto:
In slovenija stanno costruendo una ciclabile da Kanal a Nova Gorica a Capodistria a Maribor.

E noi non riusciamo a fare nemmeno Gorizia Lucinico ..... facciamo schifo!
 

ElEtTronE

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Mah, da una parte mi fa piacere sentire tutti sti lavori sulle ciclabili, poi l'entusiasmo iniziale risulta ben presto stemperato dalla consapevolezza che le ciclabili di ts resteranno sempre una merd4, sempre che le costruiscano.
Primo perchè nel 85% dei casi non è la mancanza di ciclabili che fa propendere i triestini per lasciare la bici in cantina ma la morfologia della zona in cui viviamo, punto. Non è mica un caso che in tantissime zone la bici è vista storicamente come il mezzo più naturale per spostarsi, e da noi no, al dilà di pianificazioni urbanistiche ad hoc...semplicemente per spostarsi a Trieste la bici fa schifo.
Secondo bisogna anche analizzare un attimo dove le fanno ste ciclabili. Chiaro che piace a tutti pedalare con fare bucolico su qualche bella ciclabile in trentino tra filari di meli e abetaie. Vorrei vedere chi si va a fare la scampagnata tra i capannoni della zona industriale o rischiare di bucare la gomma con una siringa nei tratti intorno alla grande viabilità. Il tratto della val Rosandra da San Giuseppe funziona, perchè infatti è una zona di grande bellezza naturale.
Come manutenzione...asfalto ? Guarda un po' la "ciclabile" di viale miramare...il degrado è padrone di qualsiasi materiale sia stato inventato.


mutante ha scritto:
io faccio volentieri a sportellate con gli automobilisti, includiamo piuttosto nel piano ezit un DIRT mostruoso su terreni inquinati.


Terzo, concordo pienamente con il sig. mutante. Salvo poi quando sfondo il cofano alle auto, che mi è toccato pure pagarlo nuovo...vaff.

In definitiva comunque la cosa non mi riguarda molto, se streetto non streetto su una ciclabile (visto che non so nemmeno andare in manual :-) ) se mi alleno non ci penso nemmeno a usarla, non si riesce a prendere il ritmo e poi si sporcano i cerchioni con il sangue dei bambini travolti
 

mutante

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i triestini non usano la bici perchè sono PIGRI e RIDOTTI. la morfologia del territorio è una semplice scusa dietro alla quale nascondersi.

ElEtTronE ha scritto:
Mah, da una parte mi fa piacere sentire tutti sti lavori sulle ciclabili, poi l'entusiasmo iniziale risulta ben presto stemperato dalla consapevolezza che le ciclabili di ts resteranno sempre una merd4, sempre che le costruiscano.
Primo perchè nel 85% dei casi non è la mancanza di ciclabili che fa propendere i triestini per lasciare la bici in cantina ma la morfologia della zona in cui viviamo, punto. Non è mica un caso che in tantissime zone la bici è vista storicamente come il mezzo più naturale per spostarsi, e da noi no, al dilà di pianificazioni urbanistiche ad hoc...semplicemente per spostarsi a Trieste la bici fa schifo.
Secondo bisogna anche analizzare un attimo dove le fanno ste ciclabili. Chiaro che piace a tutti pedalare con fare bucolico su qualche bella ciclabile in trentino tra filari di meli e abetaie. Vorrei vedere chi si va a fare la scampagnata tra i capannoni della zona industriale o rischiare di bucare la gomma con una siringa nei tratti intorno alla grande viabilità. Il tratto della val Rosandra da San Giuseppe funziona, perchè infatti è una zona di grande bellezza naturale.
Come manutenzione...asfalto ? Guarda un po' la "ciclabile" di viale miramare...il degrado è padrone di qualsiasi materiale sia stato inventato.





Terzo, concordo pienamente con il sig. mutante. Salvo poi quando sfondo il cofano alle auto, che mi è toccato pure pagarlo nuovo...vaff.

In definitiva comunque la cosa non mi riguarda molto, se streetto non streetto su una ciclabile (visto che non so nemmeno andare in manual :-) ) se mi alleno non ci penso nemmeno a usarla, non si riesce a prendere il ritmo e poi si sporcano i cerchioni con il sangue dei bambini travolti
 

giulio90kg

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ghezzi miei
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sarò pure pigro e ridotto però onestamente (ad esempio...) per tornare a casa da scuola dovrei farmi via marchesetti (niente di tale...) per arrivare a casa tutto sudato, magari annegato dalla pioggia, o raffreddato, o col caldo estivo...mangerei alle tre, non avrei tempo di fare un benedetto kakkio!!!
il mio è solo un esempo... potrei fartene quanti ne vuoi...in più ci sono quei kazzzarola di bussisti che ti vengono addosso e neanche ti cagano, per non parlare degli automobilisti!!!è poco cosa fare...è un pericolo girare per città in bici!!
 

ElEtTronE

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mutante ha scritto:
i triestini non usano la bici perchè sono PIGRI e RIDOTTI. la morfologia del territorio è una semplice scusa dietro alla quale nascondersi.


Possiamo pure essere pigri e ridotti, ma se per arrivare all'università devo farmi un bel pezzo di strada sopra il 20% di pendenza e a ritorno qualche chilometro di salita dove a ritmo sca2zo vado su col 22, da marzo a ottobre arrivo a destinazione grondando di sudore. Grazie ma preferisco l'autobus, anche se ci mette una cifra.


Prova a fare mente locale su tutte le città in cui hai visto un numero considerevole di bici da passeggio in circolazione...erano più in pianura o più in salita ?? Io credo di averne viste un buon numero dal nord Italia alla Danimarca, ma città simili a Trieste in cui la bici sia un mezzo comune di locomozione, le devo ancora trovare.
 

FedericoZ

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ElEtTronE ha scritto:
Possiamo pure essere pigri e ridotti, ma se per arrivare all'università devo farmi un bel pezzo di strada sopra il 20% di pendenza e a ritorno qualche chilometro di salita dove a ritmo sca2zo vado su col 22, da marzo a ottobre arrivo a destinazione grondando di sudore. Grazie ma preferisco l'autobus, anche se ci mette una cifra.


Prova a fare mente locale su tutte le città in cui hai visto un numero considerevole di bici da passeggio in circolazione...erano più in pianura o più in salita ?? Io credo di averne viste un buon numero dal nord Italia alla Danimarca, ma città simili a Trieste in cui la bici sia un mezzo comune di locomozione, le devo ancora trovare.
ma non puoi far oltre per il castelletto e via cantù?
 

ElEtTronE

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FedericoZ ha scritto:
ma non puoi far oltre per il castelletto e via cantù?


Quando vado a piedi vado di lì (anzi tagliando via il castelletto per una scorciatoia) ma per arrivare in cima devo farmi un pezzo di via Sara Davis e tutta via Ovidio...e a ritorno via cantù in salita e l'ultimo pezzo di via Romagna. Se passo di lì quando pedalo "seriamente" faccio il tragitto senza nemmeno accorgermi, ma andare con un eventuale bici da città vestito normalmente è un'altra cosa
 

mutante

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cavolo, sudore e fatica, ostacoli insormontabili.

ElEtTronE ha scritto:
Possiamo pure essere pigri e ridotti, ma se per arrivare all'università devo farmi un bel pezzo di strada sopra il 20% di pendenza e a ritorno qualche chilometro di salita dove a ritmo sca2zo vado su col 22, da marzo a ottobre arrivo a destinazione grondando di sudore. Grazie ma preferisco l'autobus, anche se ci mette una cifra.


Prova a fare mente locale su tutte le città in cui hai visto un numero considerevole di bici da passeggio in circolazione...erano più in pianura o più in salita ?? Io credo di averne viste un buon numero dal nord Italia alla Danimarca, ma città simili a Trieste in cui la bici sia un mezzo comune di locomozione, le devo ancora trovare.
 

giulio90kg

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bravo elettrone!!!
e poi ( a me non frega niente ma a mia madre si!)ci si scagazza tutti i vestiti, pedalare coi jeans o simili la vedo dura...pedalare col woolrich significa non tornare più a casa...(la sentite voi la mia vecchia!!!)
andare a chitarra con una custodia rigida e con rispettiva chitarra elettrica da 1000 euro la vedo ancor più dura!!!!
POTREI CONTINUARE ALL'INFINITO!!!
RESTA IL FATTO COMUNQUE CHE I BUS FANNO SCHIFO AL PORCO (si, anche a me!!!)
 

Kosso

Biker tremendus
Okkay ... per farsi il 20% diciamo che è dura con la city.
Però mica tutti abitano la sopra o a Melara ... eppoi c'è la bici elettrica no ?!?!?!?

Ci sono anche persone che stanno in centro e si muovono nei dintorni "bassi".
Io vado in zona industriale da Via San Michele (5.3 km), se vado a manetta ci metto meno di 15 minuti all'andata e circa 20 al ritorno ... ovvio che sono strasudato.
Se vado con calma, 20 minuti scarsi all'andata e circa 30 al ritorno, di solito non sudo. Anche se in estate a 35-37°C sudo comunque, anche stando fermo ...

Io sono daccordo con l'idea di realizzare qualche percorso ciclabile, se non altro per mettere un po' al sicuro qualche ciclista. Al mattino corrono tutti come matti, auto, moto, scooter, camion ... o vai in bici prima delle 7.00 e non trovi un cane ma se ti capita alle 7.30 fino alle 8.00 è da panico.
Senza contare che nella pausa pranzo mi potrei fare un giretto, anche se purtroppo la c'è l'inceneritore e il depuratore, forse meglio che mangiare un panino sulla scrivania davanti al pc stracolmo di e-mail e il telefono che grida ...

snafuz
 

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