Ciao a tutti,scusate se rispondo solo ora.
Alla fine in Croazia ci sono arrivato ma ho cambiato itinerario,ovvero Trieste- Mali Losinj
Il viaggio,anche se di piccola entità(circa 450 km.) è stato davvero appagante,in modo particolare per quanto riguarda il primo tratto che mi ha concesso il privilegio di attraversare la Slovenia e parte della Croazia interamente immerso nelle montagne dell'Istria che ricordano per gran parte i paesaggi dolomitici.
Appena uscito dal centro di Trieste ho affrontato 40 km di salita con una pendenza che a tratti arrivava al 12% ma comunque sempre su strada asfaltata.Il lato affascinante di questo tragitto è stata la totale assenza di traffico ed il fatto che in quei pochi paesetti attraversati (gli abitanti erano circa una decina) si respirava aria d'altri tempi e sembrava di essere ben più lontani...
Prima sosta a Vodice dove ho passato la notte in un b&b che risulta essere l'unica soluzione da Trieste a Fiume per trovare la tanto amata acqua(non ho trovato nè fontane ne punti di ristoro)e mangiare qualcosa.
Questa zona sembra dimenticata da dio,le poche persone che vivono qui si autoproducono di tutto,perfino il carbone arde da giorni sotto un mucchio di terra,poi una volta al mese uno dei pochi abitanti del luogo percorre 100km. per andare a Rjeka a fare le spese fondamentali un pò per tutti e vivendo con semplicità non sembra che gli manchi poi tanto per per avere un'espressione serena.
Da qui a Fiume poi è tutto un sali e scendi davvero divertente,ci si rifà della fatica del giorno precedente e si assaporano gli ultimi paesaggi montani prima di arrivare nella caoticità della capitale Croata.
Consiglio a tutti coloro che vogliano fare un giro alternativo di un paio di giorni a passare di qua:Trieste-Podgorje-Jelovice-Vodice-Male Mune-Bresca Rjeka.
Da qui in poi si ritorna d essere un puntino tra tanti con la differenza di essere uno dei pochi a far girare due
ruote con 40 kg di bagaglio sul portapacchi!Comunque non l'unico perchè da queste parti si incontrano altri /e pazzi/e che si godono la loro vacanza alla nostra maniera.
Emozionante ma anche un pò pericoloso è oltrepassare il ponte che collega la terraferma dall'isola di krk dove la corsia ciclabile è inesistente e non sembra far parte della mentalità croata,le mie borse laterali portano ancora qualche graffio sul lato destro,causa lo strusciamento sul guard-rail,per la serie meglio qualche cm da questa parte piuttosto che dall'altra!
Eccomi arrivato all'isola di Cres,dove una salita da paura con 35°c ti fa capire che più in là ci sarà senz'altro una discesa divertente e rigenerante.
Coninua così fino a Lussino,dove guardando la limpidezza dell'adriatico mi domando come sia possibile che si tratti dello stesso mare di casa mia e finalmente mi sono goduto un bagno che è stato a dir poco appagante!