Un'ennesima alternativa per Vigolo. L'ho scoperta sabato pomeriggio "pedinando" due ciclisti dalle parti di Maranza, li ho visti infilarsi nel bosco e li ho seguiti. Ecco la descrizione del giro. Una volta arrivato in Maranza da uno dei soliti percorsi, si prende a sinistra la strada forestale che parte subito prima della sbarra che delimita il cortile del rifugio; si fa un tornante sinistrorso e un tratto in lieve pendenza fino a un prato (Prà dell'albi, mi sembra che si chiami). Lì si abbandona la traccia principale che prosegue ripida verso Malga Nova e si prende a destra per una forestale che ancora in lieve pendenza arriva a un altro prato situato sul crinale del versante Sud (molto panoramico per altro). Poco prima di arrivare al prato si incrocia la mulattiera che va verso il bivacco Bailoni e la cima della Marzola, la si segue per pochissimi metri fino a individuare sulla destra una strada (di quelle per l'esbosco del legname non aspettarti uno autostrada) che si distacca pianeggiante dalla mulattiera per la Marzola. Questa pista ben presto scende nel bosco con alcuni tornanti e man mano si trasforma in una traccia dal fondo abbastanza sconnesso e poi in un sentiero che si biforca diventando pianeggiante. Si prende verso sinistra e dopo pochi metri si è costretti a scendere dalla bici perché il fondo è ingombro di sassi, si spinge per una cinquantina di metri superando una piccola frana contando anche sull'aiuto di un cordino metallico (assolutamente niente di pericoloso) e si arriva a una grotta del complesso di fortificazioni che facevano capo al blockhaus Maranza (uno stol per dirla alla trentina). Qui parte una forestale che, con un fondo ottimo e una ripida discesa ti porta verso Vigolo incrociando e sovrapponendosi, nell'ultimo tratto, al sentiero/strada che scende dal rifugio Maranza (quello che parte dalla chiesetta, tanto per capirsi). Un'ultima dritta: scendendo sulla forestale, trovi sulla sinistra un evidente sentierone, se lo segui, dopo un centinaio di metri in salita, arrivi a un'altra fortificazione in grotta, posta a difesa del valico di Vigolo, è molto ampia e interessante, (occhio però che ci vuole la pila per visitarla tutta)