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Secondo me il manubrio da corsa è indispensabile quando si va su fondo piatto, per cambiare posizione spesso e non farsi del male!A mio modo di vedere il manubrio da corsa su una bici d'avventura non è una concezione azzeccatissima
Secondo me il manubrio da corsa è indispensabile quando si va su fondo piatto, per cambiare posizione spesso e non farsi del male!
Immagina di trovarti poi in mezzo alla pianura con 30 nodi di vento contrario, e magari la bici piena di borse... Almeno avere la possibilità di abbassarsi è un vantaggio innegabile :)
Spedito con il Telex della nonna
Scusa, ma il discorso di stare più eretti con vento a favore per aumentare l'"effetto vela" non è molto sensato...dimentichi che anche nel migliore dei casi è difficile che la velocità del vento sia superiore a quella della bici (ovviamente riferendomi ad uno scenario di pianura come quello dell'esempio). E che quasi mai il vento é perfettamente in linea con la propria direzione. Insomma, tra tutti i vantaggi che può avere una posizione rialzata, sicuramente non figura quello aerodinamico!Secondo me il manubrio da corsa è indispensabile quando si va su fondo piatto, per cambiare posizione spesso e non farsi del male!
Immagina di trovarti poi in mezzo alla pianura con 30 nodi di vento contrario, e magari la bici piena di borse... Almeno avere la possibilità di abbassarsi è un vantaggio innegabile :)
Spedito con il Telex della nonna
..Mah !..Questa osservazione è ribaltabile. Si può anche avere il vento a favore e sfruttarlo molto meglio con la posizione più eretta che permette un assetto mtb rispetto a quella che consentirebbe anche l'impugnatura alta del manubrio da corsa. In ogni caso, a prescindere dal manubrio, seguendo molti video su Youtube di persone in tutto il mondo che si dedicano all'avventura e al biopacking, in particolare negli USA, ho notato che la tipologia di bici più inarrestabile ed eclettica, per quanto possa sembrare strano è la fat-bike (rigorosamente tubeless per evitare le forature). Sabbia, neve, sassi, radici, nulla impensieriscono queste bici che permettono di percorrere tanti km con il massimo comfort. E, per quanto paradossale, non sono nemmeno stancanti perchè, una volta lanciate le ruote godono di una grande inerzia propria che permette di mantenerle in rotazione a regime costante con il minimo sforzo. Il tallone d'achille (se la fat è pesante) è la salita molto ripida
vado in mtb da 30anni, da alcuni anni ho anche una bdc che uso per diletto o quando non ho voglia di infangarmi...In tanti anni ho visto pochissimi, se non nessun ciclista amatore/turista con bici da corsa usare il manubrio in posizione bassa, solo in corsa e in volata.
beh dai, i ciclisti amatori la usano eccome, chi più chi meno ma si usa. In discesa poi è praticamente indispensabile (intendo: usare la presa bassa se hai un dropbar, non avere un dropbar).In tanti anni ho visto pochissimi, se non nessun ciclista amatore/turista con bici da corsa usare il manubrio in posizione bassa, solo in corsa e in volata.
Alla fine è una questione di gusti, io sono dell'idea che avere possibilità di cambiare sia meglio. Se tu pensi che stare fermi sia più produttivo ben venga! Manubrio da corsa non vuol dire basso come se fosse una bici da corsa ;)
Ho conosciuto qualche viaggiatore italiano, nessuno di loro è andato via con una fat :) Comunque andare all'avventura qui in Italia sicuramente è diverso dall'attraversare un deserto Americano! Io per un viaggio in Europa userei una gravel, se l'avessi!
Spedito con il Telex della nonna
Scusa, ma il discorso di stare più eretti con vento a favore per aumentare l'"effetto vela" non è molto sensato...dimentichi che anche nel migliore dei casi è difficile che la velocità del vento sia superiore a quella della bici (ovviamente riferendomi ad uno scenario di pianura come quello dell'esempio). E che quasi mai il vento é perfettamente in linea con la propria direzione. Insomma, tra tutti i vantaggi che può avere una posizione rialzata, sicuramente non figura quello aerodinamico!
A parte ciò, ti assicuro per esperienza personale che nelle lunghe giornate in sella un manubrio curvo é infinitamente più comodo e può fare la differenza tra avere mani braccia e schiena a pezzi o meno. E diversamente da quanto si potrebbe immaginare, permette un controllo del mezzo eccezionale, sia su strada che fuori (soprattutto se slargato del tipo "dirt-drop"), compresi i fondi più scabrosi. Anche se a onor del vero per aver tali risultati la scelta e il setup di manubrio e leve é fondamentale, c'è bisogno di un certo periodo di adattamento e comunque non è un setup adatto a tutti.
Ma le potenzialità del drop bar, anche in ambito off-road e addirittura mtb, sono notevoli e interessanti.
Perchè tutta questa polemica sul manubrio?
Se non hai il manubrio da corsa non hai una gravel hai una fitnessbike
Il gravel è un lusso di chi si vuole divertire a farlo con una bella bici né carne né pesce.
Le bici gravel sono tendenzialmente molto belle e ne subisco il fascino anch'io quando le guardo, poi però ho una Domane (di cui questa è la versione ciccia) con cui faccio strada e anche gravel, sicuramente non bikepacking che non mi interessa (e per bikepacking non prenderei una gravel in carbonio) e la mtb per la terra vera.
Di sicuro non mi metterei a fare con una gravel quello che faccio con la mtb e con una gravel come questa non potrei fare quello che faccio con una bici da corsa, con entrambe invece posso fare quasi tutto quello che fa una gravel... il resto secondo me è moda, nel bene e nel male, basta vedere la possibilità di metterla single speed...
Per rimanere nel topic su questa bici, con tutto il bene che posso volere a Trek per la Domane, la checkpoint mi pare un mezzo sovrapprezzato rispetto al montaggio, pesante e poco polivalente, tanto vale comprare la Domane Gravel e risparmiare, molto poco interessante.
D'accordo, è rispettabilissimo il tuo punto di vista. Vorrei precisare meglio il mio però, per evitare fraintendimenti. Secondo me una cosa è il "gravel", una cosa è "l'avventura". Per come la vedo io "avventura" vuol dire libertà e assenza di limiti sulle eventuali destinazioni. Quindi anche sabbia, neve, rocce, e quant'altro si può incontrare. In questi contesti più disparati la gravel ha dei limiti evidenti, quindi io non la definirei specificamente "bici da avventura". Tutto qui. Poi se per qualcuno "avventura" significa soltanto lunghi giri su sterratoni regolari, allora ok, ben venga anche la gravel
con pneumatico da 45 cominci a ragionare però ....aumenta il confort ....nella mia ho ruote da 29 pollici, e gomme da 2,10 . e con tutti i suoi limiti mi diverte tantissimoD'accordo, è rispettabilissimo il tuo punto di vista. Vorrei precisare meglio il mio però, per evitare fraintendimenti. Secondo me una cosa è il "gravel", una cosa è "l'avventura". Per come la vedo io "avventura" vuol dire libertà e assenza di limiti sulle eventuali destinazioni. Quindi anche sabbia, neve, rocce, e quant'altro si può incontrare. In questi contesti più disparati la gravel ha dei limiti evidenti, quindi io non la definirei specificamente "bici da avventura". Tutto qui. Poi se per qualcuno "avventura" significa soltanto lunghi giri su sterratoni regolari, allora ok, ben venga anche la gravel
Ma guarda con me cadi in piedi, anche se a me la bici da "avventura" non interessa se la si parla di bici da viaggio, mi piace la mtb, la bdc, le storiche e altri mezzi, di sicuro non definirei la checkpoint una bici da avventura, per me dovrebbe quantomeno essere in acciaio e montare un cambio da mtb (anche se con l'ultegra sterrati ce li faccio anche infangati e per ora è sopravvissuto), solide ruote da mtb 29 e avere una forca davanti, ma magari ho una visione un po' conservatrice non so...
Poi ripeto, resto anche un fan delle bici da strada trek, però mi pare che la checkpoint sia una bici da "avventura" perchè è una gravel con la possibilità di attaccare parafanghi e borse... Benvenuto marketing.
ho fatto un salto sul sito della trek, la check point top di gamma costa 3899€, la domane gravel (disc) "base" ne costa 4999, non mi sembra che si risparmi un granchèPerchè tutta questa polemica sul manubrio?
Se non hai il manubrio da corsa non hai una gravel hai una fitnessbike
Il gravel è un lusso di chi si vuole divertire a farlo con una bella bici né carne né pesce.
Le bici gravel sono tendenzialmente molto belle e ne subisco il fascino anch'io quando le guardo, poi però ho una Domane (di cui questa è la versione ciccia) con cui faccio strada e anche gravel, sicuramente non bikepacking che non mi interessa (e per bikepacking non prenderei una gravel in carbonio) e la mtb per la terra vera.
Di sicuro non mi metterei a fare con una gravel quello che faccio con la mtb e con una gravel come questa non potrei fare quello che faccio con una bici da corsa, con entrambe invece posso fare quasi tutto quello che fa una gravel... il resto secondo me è moda, nel bene e nel male, basta vedere la possibilità di metterla single speed...
Per rimanere nel topic su questa bici, con tutto il bene che posso volere a Trek per la Domane, la checkpoint mi pare un mezzo sovrapprezzato rispetto al montaggio, pesante e poco polivalente, tanto vale comprare la Domane Gravel e risparmiare, molto poco interessante.
la presa bassa con la Gravel la utilizzi in discesa e su fondi scassati. Il più delle volte sella e manubrio hanno poco dislivello a differenza della bici da corsa.Bella
Concordo sul manubrio, per mio personale uso preferisco il flat con appendici laterali, almeno i freni sono comodi e ci si puo' allungare facilmente.
In tanti anni ho visto pochissimi, se non nessun ciclista amatore/turista con bici da corsa usare il manubrio in posizione bassa, solo in corsa e in volata.
E' un po' come usare scarponi da sci da gara e tenerli molli perche' fanno male i piedi.. inutili e pericolosi