Trasmissione ed evoluzione (era: Le 29" spariranno!!)

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valerio_vanni

Biker grossissimus
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io intendevo di provarlo per capire che troppe marce non servono o per individuare le proprie, giustamente le marce servono ma ognuno ha il proprio regime, non siamo macchine tutte uguali.

Le marce servono proprio perché ognuno ha il proprio regime (o, meglio, il proprio intervallo di regimi), e permettono di esprimerlo al meglio in relazione alla velocità e alla pendenza. Non servirebbero (o servirebbero molto meno) se invece delle gambe avessimo dei motori elettrici, e andassimo con la stessa efficienza a 20 rpm e a 160 rpm

l'errore classico del neofita (ci sono passato anche io e continuo a passarci) è vedere la salita e subito scalare le marce a fuoco col risultato di avere sempre quella sbagliata...o di incrociare la catena col cambio che gratta da spavento... più marce comportano più esperienza...imho.

Certo, bisogna stare attenti a non fare cazzate. Non mi pare però un lavoro così difficile.
Nota che con la tua soluzione si ha molto spesso la marcia sbagliata, e non si può rimediare.
Ma secondo me il cambio dà un vantaggio tale da giustificare ampiamente quest'attenzione.
Anche un'autotreno si potrebbe fare con 4 marce anzichè 12 o 16, con meno ingranaggi c'è meno roba che si può rompere. Però come si andrebbe male in salita...

ps: se lo scopo non è gareggiare o fare il tempone ma solo pedalare... il singlespeed da delle soddisfazioni enormi, basta sapere scegliere i rapporti prima di partire.... e col fango poi ti scordi di avere problemi.

A me pare un'involuzione scegliere la marcia prima di partire, inoltre può andare bene solo se il percorso è omogeneo.
 

doghy

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bolzano
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troppe
onestamente, non avendolo provato, sono sicuramente prevenuto, ma secondo me il monocorona per un normale amatore non e' ne' involuzione ne' semplificazione, ma becero marketing.
Si decontestualizza un prodotto nato con un unico e preciso campo di applicazione e lo si spaccia come la novita' e panacea di tutti i mali.
Chiaro, sulla nuova biga al posto della 3*8 adesso ho una 2*10 e mi trovo benissimo, ma anche perche' telaio, il peso, le ruote mi rendono la soluzione valida; su un 1*11, magari sbagliando lo so, ma mi sentirei troppo limitato per usarla ovunque, quando sei in forma, quando vai a passeggio, quando hai la gamba stanca, quando fai la gita con la donna, insomma, quello che succede alle persone normali
 

kiko5

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onestamente, non avendolo provato, sono sicuramente prevenuto, ma secondo me il monocorona per un normale amatore non e' ne' involuzione ne' semplificazione, ma becero marketing.
Non può piacere a tutti, non è adatto a tutti ma non condivido il becero marketing.
E’ una opzione realmente diversa dalle altre, in genere il becero marketing amplifica differenze impercettibili tra prodotti sostanzialmente uguali.
Non aumenta settori di vendita, ogni bici ha un gruppo ed uno soltanto. Che sia doppia, tripla o mono uno rimane. L’esplosione delle fat per esempio, mediamente, va ad aggiungere una bici nel garage dell’appassionato, anche se ci sono delle eccezioni in questo.
Attualmente non mi sembra neanche molto più costoso di soluzioni a più corone, quindi anche economicamente non mi sembra sia molto più redditizio delle altre soluzioni.
Insomma in soldoni penso sia semplicemente una scelta in più e in questo caso più che mai non mi sembra ci sia una falsa possibilità di scelta tipo acquisto di una 26” nuova. Almeno le doppie mi sembra godino di ottima salute….
 

valerio_vanni

Biker grossissimus
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Siamo passati da 30 marce a 11... io non la chiamo involuzione ma semplificazione...

Io insisto a dire che la questione non è tanto il numero di marce, ma la gamma che è scarsa. 11 marce possono anche bastare, è che la gamma è troppo ristretta.

Il singlespeed e' un concetto estremo ma se riesco ad andarci io che faccio schifo dovresti vedere quelli forti cosa fanno con un 35/17 in montagna...

Voglio vederli al 20% di pendenza. Poi in pianura ai 30 Km/h.
Affiancagli uno altrettanto forte con una trasmissione decente, poi prendi i tempi.

"riesco ad andarci" dice poco, devi adattare la tua andatura a una trasmissione dalle caratteristiche limitate.
Mi pare più una sfida, come provare a fare le scale saltando su un una gamba sola. Ce l'hai fatta? Bravo, complimenti per la prestazione fisica... ma non dire che una gamba sola sia una soluzione efficiente.
 

Ispettore Zenigata

Biker forumensus
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paese dei balocchi
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Senza offesa, ma è una posizione ideologica che non tiene conto della realtà.

Da una parte lo "step evolutivo reale" devi essere in grado di poterlo fare: il calcolatore elettronico esisteva anche prima del chip ma è solo dopo l'invenzione di quello che si è potuto mettere un computer in una scatola e non in una stanza. Ugualmente con le trasmissioni, qualsiasi soluzione diversa dall' attuale ha limiti tecnici non superabili con la tecnologia attuale.

Secondariamente, lo step evolutivo reale dev'essere tale per anche per chi usa gli oggetti, e non solo per chi li vende. Dover buttare via quello che si usa con soddisfazione perchè "c'è il modello nuovo" non più compatibile in nulla ha senso se il vantaggio è davvero grande. Sull'esistenza di questo grande vantaggio per il biker da una trasmissione diversa permettimi di avere dei grossi dubbi.


Gli ingegneri progettano quello che è funzionale alle esigenze delle aziende. fermo restando che se una soluzione è valida qualcuno che la produce, supportando la "creatività" tecnica, prima o poi lo si trova. Infatti il Rohlhoff continua ad esistere e ad essere usato , magari da coloro che non curano il peso della bici come i cicloturisti avanzati, per i quali non sono certo 500 grammi di peso nel mozzo in più o un telaio dedicato ad essere un problema.


Perdonami, ma la realtà è fatta da dati di fatto e non sono nè io ne tu che possiamo cambiarla, anche se forse tu la contestualizzi troppo......

I limiti tecnologici (almeno nel nostro campo dove il livello tecnologico non è medio) spesso sono tali soprattutto per una questione economica, i cambi posteriori hanno raggiunto livelli tali di costo da far sorgere dei dubbi sul fatto che non ci sia una soluzione più valida ed economica.
Un prodotto, soggetto ad usura, esposto agli urti e per il quale ci sono economie di scala, utilizzando in produzione delle tecnologie già conosciute e magari impianti già ammortizzati, è senz'altro un'ottima ragione per non immettere sul mercato.

Invece sul fatto che si "butti via" qualcosa per qualcosa di nuovo, potrei farti una lista di particolari che hanno portato al "pensionamento anticipato" di bici o telai. Il nostro settore è dominato dal marketing e basta fare un giro sul mercatino per vedere quanto in fretta si sia disposti a cambiare per seguire il nuovo formato di ruote, o di perno passante o di trasmissione, o di geometria, o di sistemi ammortizzanti, o di canotto . e la maggior parte di questi benefici danno dei vantaggi marginali, pertanto è lecito aspettarsi un'accoglienza favorevole ad una novità importante, tuttavia il punto è capire se una possibile evoluzione sia economicamente vantaggiosa per le case produttrici




Il riferimento era allo sgancio rapido. :nunsacci:ma non si stava parlando di cambio ?:nunsacci:
 

Nig

Biker perfektus
23/4/09
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Moglia(MN)
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Assolutamente nera!
Marketing o non marketing?!?!Questo è il problema...sicuramente lo sviluppo tecnologico fa sì di cercare nuove soluzioni(alcune molto discutibili) e il mercato innegabilmente va di pari passo...dove c'è la domanda si sa che è li dove indirizzare le forze...l'avvento dell'1x11 porta benefici ma anche no!Al momento tante persone lo vogliono ma non ragionano sul prodotto che vanno ad acquistare ma questo è un problema di tante innovazioni che poi diventano standard che poi diventano obsoleti...:)...in questi anni forse e veramente l'unica cosa che non è cambiata risiede nei biker...la voglia di sperimentare...:)
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Alla fin fine le ipotesi sulla trasmissione sono due:

a) E sicuramente possibile costruire qualcosa di più efficiente e funzionale, che potrebbe essere usato per allargare le quote di mercato e massimizzare i profitti, ma nessuno lo fa.

b) Questo qualcosa di più efficiente e funzionale non è possibile farlo, poichè costerebbe troppo in investimenti e/o non sarebbe così efficiente e funzionale tanto che per il primo od il secondo punto sarebbe difficile che producesse profitti, e quindi nessuno lo fa.

Ognuno scelga l'ipotesi che ritenga più credibile.
 

barbasma

Biker dantescus
B) direi

Il problema piu' grosso imho e' che le alternative al tagliaravioli implicano tutte uno stravolgimento del modo di concepire i telai il che va ben oltre il cambiare la battuta dei mozzi che sta arrivando...

Io credo che sram/shimano abbiano le potenzialita' per fare un pinion evolutissimo ma gli standard si fanno in accordo con chi poi te li compra e dire ai tuoi clienti oem che dovranno buttare tutto quanto esiste e riprogettare tutto... e' un bel suicidio...

Ps: il rohloff lo escludo in partenza perche' i pro non userebbero mai un mozzo che appesantisce la ruota...
 

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