Non sono d'accordo, nè in generale nè in particolare.
Sul salto sulla BdL "ci si può far male" solo per due motivi: o perchè lo si fa in modo sbagliato (o peggio se lo si azzarda senza sapere come si fa) o perchè lo si infila senza accorgersene. Nel primo caso vuol dire che si è fatto un grave errore di valutazione , nel secondo vuol dire che ci si è fatti prendere la mano dalla velocità e si è ignorata ogni banale regola di sicurezza sul guardare dove si va.
Dopo di che a mio parere bisogna chiarire qual è l'obiettivo del "cominciare". Se l'obiettivo è "solo" stare all'aria e pedalare, allora va bene tutto e non c'è bisogno di girare in Roveta, dove tra l'altro non si vede quasi mai il panorama perchè sotto alla chioma degli alberi. Se l'obiettivo è invece andare in mtb e percorrere sentieri, è inevitabile che ci si debba misurare con questo tipo di percorsi: non si impara a fare i sentieri girando su sterrate, nè si impara ad affrontare un ripido nel piano. Ovviamente con la testa accesa, andando per gradi e meglio se in compagnia di chi può farti vedere come si fa e soprattutto come NON si fa; ed ovviamente su un percorso dove le difficoltà ci siano ma non siano predominanti. Sulla BdL c'è appunto quel salto (evitabile) ed un ripido finale (non evitabile), altra cosa è scendere sulla Sughera dove gli ostacoli sono senza soluzione di continuità, specie nella prima parte.
Il Travelgum si fa SOLO per salire. E' stato progettato e realizzato appositamente per quello, in discesa non è neppure divertente , al di là delle problematiche del "contromano" .