Sabato giro a Ronta sfruttando tutte le ore di luce e anche quelle di buio
. Partiti da Ronta ci dirigiamo a Grezzano e da li cominciamo a salire dal 40 che nel tratto fino a Valpinaio è una comoda strada asfaltata anche se poco frequentata
il bosco oramai ha assunto i colori invernali
Da Valpinaio riguadagnamo l'asfalto che porta al passo del Giogo tramite una tranquilla strada anche questa sfaltata che sbuca all'Uomo Morto. Qui la tentazione di fermarci a mangiare è forte anche perchè rimaniamo sorpresi alla vista del cartello dell'osteria, infatti non sapevamo che Michele avesse un'osteria da queste parti
In prossimità del passo del Giogo deviamo per il sentiero della linea gotica
per andare ad ammirare il deposito rifugio di Ramapiana
poi però per salire al monte altuzzo ci si presenta il conto di circa 100 metri di dislivello verticalissimo da fare quasi con l'aiuto della piccozza
ma il panorama da lassù merita la fatica fatta anche se dopo scendendo ci siamo accorti che salendo dal lato dello 00 era molto più agevole
giusto il tempo del saluto tossico prontamente rivisto e corretto dopo le ultime vicende delle saponette e delle recenti dichiarazioni del The Bart
e poi giù per il 40 che era tanto che volevo provare. Il sentiero non è molto tecnico ma presenta comunque dei tratti interessanti ma la cosa più bella è la sua collocazione nel fosso del mandrio, un bosco bellissimo e incantato, un sentiero che secondo me merita di essere inserito in un giro in zona
tra l'altro sabato il fondo era veramente perfetto, nella parte bassa addirittura asciutto come d'estate
L'unica pecca è che da Volpinaio diventa strada e si perde parecchio dislivello su strada inutile ma la nostra intenzione era di tagliare per Castellonchio e scendere al 36 sempre su sentiero ma la prima volta abbiamo sbagliato l'imbocco e dopo quando abbiamo visto quello giusto si era oramai fatto tardi e rischiavamo di non completare il giro in quanto c'era ancora da risalire a frassineta per andare a prendere il 36a. Così abortita la deviazione riguadagnamo il 36 tramite asfalto e ci rimbocchiamo le maniche per affrontare la sempre temuta salita di frassineta. A dire la verità stavolta ci è sembrata meno dura del solito forse anche perchè il fosso dei rampolli era al massimo dello splendore con l'acqua che formava cascate dappertutto
e con l'aggiunta anche delle stalattiti di ghiaccio benchè fossero quasi le 3 del pomeriggio
e finalmente poi all'acqua buona riusciamo a mettere le
ruote anche sulla neve
ma il tempo stringe anche perchè sono le 16,00 e siamo ancora all'imbocco del 36a ma per fortuna il tempo ci da una mano perchè non ci fa distrarre dalla visuale del bel panorama che si gode da quassù
e così giù per il sempre bellissimo 36a che anche in questo periodo troviamo incredibilmente tirato a lucido, pensate che nonostante il tanto vento che aveva tirato nei giorni precedenti anche la parte nella pineta è pulitissima e senza un ramo cosa che d'inverno è quasi impossibile da trovare
ma nonostante la discesa sia stata fatta tutta d'un fiato questo è stato il risultato finale al nostro arrivo alle auto
Che dire giornata azzeccatissima in quanto la neve non c'era e dove c'era non dava fastidio anzi era pedalabilissima e rendeva il paesaggio ancora più suggestivo, il fondo era incredibilmente asciutto per essere inverno e la compagnia di Collese, grande amico nonchè grande biker (ha fatto tutta la salita da grezzano all'imbocco del 36a senza fermarsi mai e senza mai dico mai mettere un piede a terra nonostante poi la neve in cima) ha reso tutto più esilerante
e anche per stavolta è tutto.
tutte le foto qui:
https://plus.google.com/photos/115018898203313426787/albums/5952880170950750945