Punto di partenza: S.Ilario, raggiungibile dalla località La Pila, tra Procchio e Marciana
Dislivello: 1350 metri (1200 se si ha un mezzo per salire a S.Ilario)
Km: 42
Difficoltà: alta, numerosi tratti tecnici ed una discesa con tratti impegnativi
Cartografia: Isola d'Elba 1:30.000, Vivalda Editore, collana ALP cartoguide oppure Carta dei sentieri dell'Arcipelago Toscano 1:30.000, S.EL.C.A.
Periodo migliore: tutto l'anno escluso luglio-agosto
Roadbook: lasciato il parcheggio del paese di S.Ilario si va verso Colle Reciso girando quasi subito a sinistra in ripida salita su una rampa cementata che immette in una ampia mulattiera. Il tracciato, molto panoramico, sale decisamente sul fianco del monte Perone e sbocca sulla strada provinciale (asfaltata) proprio nel punto di scollinamento. Si gira a destra scendendo verso Poggio per 2400 metri, per poi imboccare a sinistra il sentiero n.6 che risale su fondo molto sconnesso attraversando una valletta. Questo primo tratto richiede attenzione e presenta un lungo tratto da percorrere a spinta, tratto che termina all'incrocio con il sentiero 2 che scende dal Monte Capanne verso il paese di Poggio.
Qui il sentiero, realizzato con lastre di granito, torna pedalabile con uno splendido panorama su Poggio, Marciana e Marciana Marina ma anche sul promontorio dell'Enfola e, più lontano, verso Populonia e Campiglia Marittima. Il sentiero 6 piega poi in ripida discesa e raggiunge una strada di bosco più in basso, che va seguita a sinistra in discesa fino ad un bivio in un punto panoramico: qui si tiene la sinistra in salita fino a sboccare sulla "Via Crucis", la mulattiera lastricata che conduce al Santuario della Madonna del Monte, un km molto ripido e soprattutto sconnesso che solo i più abili ed allenati riescono a percorrere in sella. Al santuario, immerso in una fresca macchia di castagni, proprio di fronte all'ingresso della chiesa c'è una fonte, unico punto di approvvigionamento d'acqua sull' intero percorso.
Si prosegue sul sentiero 3 dapprima in piano verso Serraventosa, poi in discesa verso la fonte del Bollero, dove inizia una lunga salita sconnessa che consiglia la percorrenza a spinta, a piedi ci vogliono quindici minuti. Lo scollinamento avviene nei pressi del Troppolo, punto panoramico segnalato da un cartello, dove inizia finalmente la discesa. Dopo un breve tratto si lascia il sentiero 3 piegando a destra sul 25 in direzione Semaforo, percorrendo un single tra i massi di granito in mezzo alle "prunelle", bassi cespugli spinosi che nel mese di maggio si accendono del giallo dei loro piccoli fiori.
Nel punto dove il sentiero risale verso le vecchie installazioni della Marina Militare si prende a sinistra iniziando il tratto più impegnativo della discesa, che tuttavia non presenta tratti pericolosi o esposti e che in compenso regala fantastici scorci su Montecristo, Pianosa e la Corsica o, più vicino, sul monte di San Bartolomeo che domina Chiessi e Pomonte. Dopo una breve risalita inizia un entusiasmante tratto a tornanti che consentono di perdere rapidamente quota verso le case di Chiessi, ultimo paese della costa meridionale dell'isola. Dopo essersi rinfrescati con un bagno (se è stagione) ed una birra (ancora, se è stagione, visto che fuori stagione è tutto chiuso) si inizia il lungo ma spettacolare rientro sulla strada litoranea: si attraversa Pomonte e poco dopo si seguono le inidcazioni per il percorso ciclabile per Fetovaia: si scende a destra su un single in mezzo ai fichi d'india con vista mare che riporta sull'asfalto, poi dopo seicento metri nuovamente su stradello, stavolta a sinistra, oltre un paio di case. Si sbocca sull' asfalto all' interno di una curva secca, si attraversa con cautela e si prosegue su stradello girando al primo bivio a sinistra e scendendo alle case di Fetovaia per poi raggiungere di nuovo la strada principale. A questo punto si prende a destra e si prosegue attraversando Seccheto e toccando Cavoli, per poi girare a sinistra in direzione S.Piero e S.Ilario per recuperare l'auto, oppure a diritto verso Marina di Campo se siamo partiti di lì.
Dislivello: 1350 metri (1200 se si ha un mezzo per salire a S.Ilario)
Km: 42
Difficoltà: alta, numerosi tratti tecnici ed una discesa con tratti impegnativi
Cartografia: Isola d'Elba 1:30.000, Vivalda Editore, collana ALP cartoguide oppure Carta dei sentieri dell'Arcipelago Toscano 1:30.000, S.EL.C.A.
Periodo migliore: tutto l'anno escluso luglio-agosto
Roadbook: lasciato il parcheggio del paese di S.Ilario si va verso Colle Reciso girando quasi subito a sinistra in ripida salita su una rampa cementata che immette in una ampia mulattiera. Il tracciato, molto panoramico, sale decisamente sul fianco del monte Perone e sbocca sulla strada provinciale (asfaltata) proprio nel punto di scollinamento. Si gira a destra scendendo verso Poggio per 2400 metri, per poi imboccare a sinistra il sentiero n.6 che risale su fondo molto sconnesso attraversando una valletta. Questo primo tratto richiede attenzione e presenta un lungo tratto da percorrere a spinta, tratto che termina all'incrocio con il sentiero 2 che scende dal Monte Capanne verso il paese di Poggio.
Qui il sentiero, realizzato con lastre di granito, torna pedalabile con uno splendido panorama su Poggio, Marciana e Marciana Marina ma anche sul promontorio dell'Enfola e, più lontano, verso Populonia e Campiglia Marittima. Il sentiero 6 piega poi in ripida discesa e raggiunge una strada di bosco più in basso, che va seguita a sinistra in discesa fino ad un bivio in un punto panoramico: qui si tiene la sinistra in salita fino a sboccare sulla "Via Crucis", la mulattiera lastricata che conduce al Santuario della Madonna del Monte, un km molto ripido e soprattutto sconnesso che solo i più abili ed allenati riescono a percorrere in sella. Al santuario, immerso in una fresca macchia di castagni, proprio di fronte all'ingresso della chiesa c'è una fonte, unico punto di approvvigionamento d'acqua sull' intero percorso.
Si prosegue sul sentiero 3 dapprima in piano verso Serraventosa, poi in discesa verso la fonte del Bollero, dove inizia una lunga salita sconnessa che consiglia la percorrenza a spinta, a piedi ci vogliono quindici minuti. Lo scollinamento avviene nei pressi del Troppolo, punto panoramico segnalato da un cartello, dove inizia finalmente la discesa. Dopo un breve tratto si lascia il sentiero 3 piegando a destra sul 25 in direzione Semaforo, percorrendo un single tra i massi di granito in mezzo alle "prunelle", bassi cespugli spinosi che nel mese di maggio si accendono del giallo dei loro piccoli fiori.
Nel punto dove il sentiero risale verso le vecchie installazioni della Marina Militare si prende a sinistra iniziando il tratto più impegnativo della discesa, che tuttavia non presenta tratti pericolosi o esposti e che in compenso regala fantastici scorci su Montecristo, Pianosa e la Corsica o, più vicino, sul monte di San Bartolomeo che domina Chiessi e Pomonte. Dopo una breve risalita inizia un entusiasmante tratto a tornanti che consentono di perdere rapidamente quota verso le case di Chiessi, ultimo paese della costa meridionale dell'isola. Dopo essersi rinfrescati con un bagno (se è stagione) ed una birra (ancora, se è stagione, visto che fuori stagione è tutto chiuso) si inizia il lungo ma spettacolare rientro sulla strada litoranea: si attraversa Pomonte e poco dopo si seguono le inidcazioni per il percorso ciclabile per Fetovaia: si scende a destra su un single in mezzo ai fichi d'india con vista mare che riporta sull'asfalto, poi dopo seicento metri nuovamente su stradello, stavolta a sinistra, oltre un paio di case. Si sbocca sull' asfalto all' interno di una curva secca, si attraversa con cautela e si prosegue su stradello girando al primo bivio a sinistra e scendendo alle case di Fetovaia per poi raggiungere di nuovo la strada principale. A questo punto si prende a destra e si prosegue attraversando Seccheto e toccando Cavoli, per poi girare a sinistra in direzione S.Piero e S.Ilario per recuperare l'auto, oppure a diritto verso Marina di Campo se siamo partiti di lì.