Intro: La recente costruzione di una pista forestale nei pressi di Intragna, permette l'accesso delle MTB ad un piacevole angolo delle Centovalli, dove sono possibili diversi percorsi di medio impegno. Il punto di partenza consigliato per questi itinerari è Intragna o Corcapolo. Data l'esposizione prevalente (sud) e le basse quote, il periodo ideale è l'autunno o la primavera.
Salita: Da Intragna risalire la statale delle centovalli fino al bivio per Calezzo, quindi prendere a destra e iniziare a salire sulla strada, da subito un po ripida, ma solitamente molto poco trafficata. Dopo qualche tornante si giunge ad un quadrivio: proseguire a destra seguendo le indicazioni per il Grottino di Costa. Dirigendosi dunque verso Costa, la strada spiana e permette di prendere fiato. Poco prima del suo termine ci si imbatte in un bivio alla cui sinistra è evidente una strada di recente costruzione, al momento priva di segnaletica, e chiusa da un sbarra (addirittura con telecamera). Imboccare dunque la strada a sinistra a proseguire fino al suo termine: la salita è mediamente dura, non mancano tratti ripidi, ma l'asfaltatura la rende scorrevole. Si attraversano piacevoli prati con numerose baite e dopo qualche tornante diviene sterrata e spiana decisamente, avendo termine in una piazzola nelle vicinanze di Droi. Da qui sono possibili diversi itinerari di media difficoltà. Ne segnalo alcuni:
1) Periplo dell'Aula: dal termine della sterrata proseguire sull'evidente sentiero seguendo le indicazioni escursionistiche per Comino, il sentiero è ciclabile solo per un breve tratto, poi fino a Comino occorre spingere, ma l'ottimo stato del sentiero rende il traverso non troppo faticoso. Appena giunti ai prati di comino è possibile rimettersi in sella. Seguire inizialmente le indicazioni per il Santuario della Segna ed attraversati i prati, ai bivi seguenti, seguire le indicazioni per Metri/Calascio (merita comunque visitare il santuario, seppur non sia sull'itinerario, ma molto vicino). Il sentiero è indicato anche con segnavia, ed aggira il motto boscoso del monte Aula, prima con una breve salita, pedalabile ma faticosa e poco agevole, poi con una piacevole discesa (attenzione agli accumuli di foglie in autunno), che dopo Metri diviene più tecnica e richiede attenzione. Il sentiero porta ai prati di Calascio incrociando un sentiero che giunge da Droi, per proseguire prendere a dx per pochi metri per poi scendere per prati puntando l'ormai evidente chiesetta, posta al centro della splendida sella prativa. Davanti alla chiesetta parte il sentiero per Cremaso/Pila/Intragna, ben segnalato, diviene presto una mulattiera, con ciclabilità molto alta, che richiede comunque cautela dato il fondo lastricato e sconnesso. La mulattiera porta rapidamente a Cremaso e da qui a Pila, senza possibilità di errore. Da Pila basta seguire le indicazioni per Intragna, ed esclusi alcuni brevissimi tratti per lasciare Pila, la mulattiera presenta fondo molto buono interamente ciclabile. Interessante l'arrivo ad Intragna con viottoli suggestivi e molto curati.
2) Verdasio: dal termine della sterrata proseguire sull'evidente sentiero seguendo le indicazioni escursionistiche per Comino, il sentiero è ciclabile solo per un breve tratto, poi fino a Comino occorre spingere, ma l'ottimo stato del sentiero rende il traverso non troppo faticoso. Appena giunti ai prati di comino è possibile rimettersi in sella. Scendere al Santuario della Segna seguendo le indicazioni escursionistiche, chiare e ben distribuite. Davanti alla chiesa imboccare il sentiero per Verdasio, abbastanza facile, ad esclusione di alcuni brevi passaggi. L'itinerario non presenta possibilità di errore, la segnaletica conduce al villaggio di Verdasio con facilità. Il sentiero diviene mulattiera, in parte lastricata, da affrontare con cautela, in quanto a tratti un poco esposta e dal fondo irregolare. Giunti a Verdasio seguire le indicazioni per la stazione ferroviaria, oppure scendere per la carrozzabile fino ad incontrare un sentiero a sinistra della strada, dopo alcuni tornanti, che riporta nuovamente indicazioni per la stazione ferroviaria. Seguendolo, in breve si giunge sulla statale, sulla quale tornare verso Intragna (o Corcapolo).
3) Intragna: dal termine della sterrata seguire il sentiero per Calascio, evitando il periplo dell'Aula, e dalla chiesetta di Calascio seguire le indicazioni dell'itinerario 1 per Cremaso, Pila, Intragna.
4) Backtrace: Si ridiscende l'itinerario di salita sfruttando i sentieri che la strada ha in parte tagliato: tornare indietro lungo la sterrata, poco prima di ritrovare l'asfalto seguire sulla destra il sentiero, indicato con un cartello escursionistico, che sale lievemente nel bosco, raggiunge una cappella e scende, con percorso a tratti difficile o non ciclabile, fino a ritrovarsi sulla strada di salita in prossimità di una cappelletta, accanto ad un tornante. Proseguire su sentiero, ciclabile, pur con qualche tratto difficile, attraversare la strada di salita e dirigendosi a sinistra, scendere verso le baite di Selna. Da qui seguire le indicazioni per Calezzo/Intragna.
Commento: Terreno fertile per belle sgambate, il primo itinerario è il più lungo ed appagante, si attraversano luoghi davvero piacevoli, specie in autunno! La mulattiera per Intragna è lunga e mette a dura prova le sospensioni, ma è anche molto ciclabile, certo non è consigliabile ai non amanti dei gradini (perlopiù piccoli, ovviamente con eccezioni). La discesa su Verdasio è più breve e forse meno appagante, ma interessante pure lei. In linea di massima ci sono tante variazioni possibili, che non ho ancora esplorato, ad esempio scendere in Onsernone dal santuario della Segna, di cui ignoro la fattibilità. A Pila gli itinerari 1 e 3 incrociano, e seguono, la vecchia via dell'Onsernone, ovvero la mulattiera che da Intragna portava a Loco quando non vi era la strada cantonale, e che è oggi un itinerario MTB frequentato dai bikers svizzeri (tracce GPS e rece si trovano in rete). Basta una carta dei sentieri e un po di esperienza per muoversi in zona senza problemi, infatti ho sempre trovato la segnaletica molto buona e difficilmente equivocabile.
Salita: Da Intragna risalire la statale delle centovalli fino al bivio per Calezzo, quindi prendere a destra e iniziare a salire sulla strada, da subito un po ripida, ma solitamente molto poco trafficata. Dopo qualche tornante si giunge ad un quadrivio: proseguire a destra seguendo le indicazioni per il Grottino di Costa. Dirigendosi dunque verso Costa, la strada spiana e permette di prendere fiato. Poco prima del suo termine ci si imbatte in un bivio alla cui sinistra è evidente una strada di recente costruzione, al momento priva di segnaletica, e chiusa da un sbarra (addirittura con telecamera). Imboccare dunque la strada a sinistra a proseguire fino al suo termine: la salita è mediamente dura, non mancano tratti ripidi, ma l'asfaltatura la rende scorrevole. Si attraversano piacevoli prati con numerose baite e dopo qualche tornante diviene sterrata e spiana decisamente, avendo termine in una piazzola nelle vicinanze di Droi. Da qui sono possibili diversi itinerari di media difficoltà. Ne segnalo alcuni:
1) Periplo dell'Aula: dal termine della sterrata proseguire sull'evidente sentiero seguendo le indicazioni escursionistiche per Comino, il sentiero è ciclabile solo per un breve tratto, poi fino a Comino occorre spingere, ma l'ottimo stato del sentiero rende il traverso non troppo faticoso. Appena giunti ai prati di comino è possibile rimettersi in sella. Seguire inizialmente le indicazioni per il Santuario della Segna ed attraversati i prati, ai bivi seguenti, seguire le indicazioni per Metri/Calascio (merita comunque visitare il santuario, seppur non sia sull'itinerario, ma molto vicino). Il sentiero è indicato anche con segnavia, ed aggira il motto boscoso del monte Aula, prima con una breve salita, pedalabile ma faticosa e poco agevole, poi con una piacevole discesa (attenzione agli accumuli di foglie in autunno), che dopo Metri diviene più tecnica e richiede attenzione. Il sentiero porta ai prati di Calascio incrociando un sentiero che giunge da Droi, per proseguire prendere a dx per pochi metri per poi scendere per prati puntando l'ormai evidente chiesetta, posta al centro della splendida sella prativa. Davanti alla chiesetta parte il sentiero per Cremaso/Pila/Intragna, ben segnalato, diviene presto una mulattiera, con ciclabilità molto alta, che richiede comunque cautela dato il fondo lastricato e sconnesso. La mulattiera porta rapidamente a Cremaso e da qui a Pila, senza possibilità di errore. Da Pila basta seguire le indicazioni per Intragna, ed esclusi alcuni brevissimi tratti per lasciare Pila, la mulattiera presenta fondo molto buono interamente ciclabile. Interessante l'arrivo ad Intragna con viottoli suggestivi e molto curati.
2) Verdasio: dal termine della sterrata proseguire sull'evidente sentiero seguendo le indicazioni escursionistiche per Comino, il sentiero è ciclabile solo per un breve tratto, poi fino a Comino occorre spingere, ma l'ottimo stato del sentiero rende il traverso non troppo faticoso. Appena giunti ai prati di comino è possibile rimettersi in sella. Scendere al Santuario della Segna seguendo le indicazioni escursionistiche, chiare e ben distribuite. Davanti alla chiesa imboccare il sentiero per Verdasio, abbastanza facile, ad esclusione di alcuni brevi passaggi. L'itinerario non presenta possibilità di errore, la segnaletica conduce al villaggio di Verdasio con facilità. Il sentiero diviene mulattiera, in parte lastricata, da affrontare con cautela, in quanto a tratti un poco esposta e dal fondo irregolare. Giunti a Verdasio seguire le indicazioni per la stazione ferroviaria, oppure scendere per la carrozzabile fino ad incontrare un sentiero a sinistra della strada, dopo alcuni tornanti, che riporta nuovamente indicazioni per la stazione ferroviaria. Seguendolo, in breve si giunge sulla statale, sulla quale tornare verso Intragna (o Corcapolo).
3) Intragna: dal termine della sterrata seguire il sentiero per Calascio, evitando il periplo dell'Aula, e dalla chiesetta di Calascio seguire le indicazioni dell'itinerario 1 per Cremaso, Pila, Intragna.
4) Backtrace: Si ridiscende l'itinerario di salita sfruttando i sentieri che la strada ha in parte tagliato: tornare indietro lungo la sterrata, poco prima di ritrovare l'asfalto seguire sulla destra il sentiero, indicato con un cartello escursionistico, che sale lievemente nel bosco, raggiunge una cappella e scende, con percorso a tratti difficile o non ciclabile, fino a ritrovarsi sulla strada di salita in prossimità di una cappelletta, accanto ad un tornante. Proseguire su sentiero, ciclabile, pur con qualche tratto difficile, attraversare la strada di salita e dirigendosi a sinistra, scendere verso le baite di Selna. Da qui seguire le indicazioni per Calezzo/Intragna.
Commento: Terreno fertile per belle sgambate, il primo itinerario è il più lungo ed appagante, si attraversano luoghi davvero piacevoli, specie in autunno! La mulattiera per Intragna è lunga e mette a dura prova le sospensioni, ma è anche molto ciclabile, certo non è consigliabile ai non amanti dei gradini (perlopiù piccoli, ovviamente con eccezioni). La discesa su Verdasio è più breve e forse meno appagante, ma interessante pure lei. In linea di massima ci sono tante variazioni possibili, che non ho ancora esplorato, ad esempio scendere in Onsernone dal santuario della Segna, di cui ignoro la fattibilità. A Pila gli itinerari 1 e 3 incrociano, e seguono, la vecchia via dell'Onsernone, ovvero la mulattiera che da Intragna portava a Loco quando non vi era la strada cantonale, e che è oggi un itinerario MTB frequentato dai bikers svizzeri (tracce GPS e rece si trovano in rete). Basta una carta dei sentieri e un po di esperienza per muoversi in zona senza problemi, infatti ho sempre trovato la segnaletica molto buona e difficilmente equivocabile.