Cerrrrrtamente!! Sabato porti pure Antonio "Virgilio" e il "Diretturi"? dobbiamo parlare di una cosa.
Io riferisco. vediamo che dicono.
U diretturi puo rispondere direttamente qui
DIRETTURIIIIIIIIIIII
Cerrrrrtamente!! Sabato porti pure Antonio "Virgilio" e il "Diretturi"? dobbiamo parlare di una cosa.
perchè non le caricate sul GPS e le proiettate olograficamente?
Gia' testato sul culo di 66. Schermo troppo usato.
Ma Hector e per caso parente di Antoine Le Blanc la cui omonima via si trova in quel di Palermo zona P.zza Alcide de Gasperi?
Dicono che unuomo, prima di morire, riveda in unistante tutta la sua vita. Ma 50 anni dopo, Pallhube, ormai consunto dalla febbre gialla, rivisse soltanto quellanno in cui due uomini bianchi arrivarono al villaggio con le loro bikee ed unuccello rombante ne lancio altre 20 accompagnate da nuvole bianche esattamente al centro del cortile, tra i grugniti dei maiali impazziti di paura e lo stupore della tribu degli uomini.
Si ricordo del povero Deo Deo che, incredulo contava otto piccoli dardi bianchi conficcati in un ramo che, improvvisamente, lo aveva privato del suo splendente sorriso, per tutta la vita.
Hector gli aveva detto di scendere a piedi e perlustrare il sentiero che veniva giu dalla montagna sacra, ma leccitazione per quella bikee pesante che spianava tutte le asperita del terreno lo spinse giu a tutta velocita sino al drop che lo immise, dopo un volo di trenta metri, ad una compressione tra due terrapieni. Il dolore, improvviso come la puntura di uno scorpione, fu superiore a quello inflittogli dallo stregone che due giorni prima gli aveva avvitato le tacchette direttamente ai piedi.
Il suo viso, non fu piu lo stesso, ma divenne, per tutti, lespressione deforme e tangibile del prezzo da pagare allimprudenza.
Il capo villaggio disse che la punizione per avere affrontato la montagna sacra senza le protezioni era stata adeguata. E non se ne parlo piu.
Chiuse gli occhi e mori con il ronzio dei mozzi che lo accompagnava nel paradiso dei guerrieri bikee.
Continua......
durante una notte buia e tempestosa, hector, sia aggirava guardingo e sospettoso nella foresta pluviale del tio tio. Tutti i suoi sensi erano intenti a registrare anche il più piccolo rumore ed i suoi muscoli erano tesi come corde di violoncello, pronti a scattare al benchè minimo rumore. La foresta del tio tio, nota per la presenza di svariate specie di animali, è però famosa per un animale in particolare il Giubal. Una specie di cinghialetto manzo e carnuto che si aggira nottetempo nel sottobosco alla ricerca delle sue prede migliori i grilli. I grilli del tio tio, dal canto loro hanno una particolare caratteristica quella di essere parlanti ed è proprio quando parlano che il giubal li riesce ad individuare e si butta al loro inseguimento per cercare di catturali.
Hector quella notte nella foresta del tio tio avrebbe voluto filmare una scena di caccia del giubal per national geografic. Filmato più unico che raro!!
crik...crak all'improvviso il silenzio della notte fu interrotto da un rumore sopetto ed immediatamete hector accese la telecamera per riprendere la scena.... da dietro un bisca, noto albero di alto fusto, che tra l'altro è più alto che fusto, si intravide un ombra sinistra.
immediatamente hector accese il faro in dotazione alla sua attrezzatura cinematografica, per illuminare la scena e quello che vide lo lascio a bocca aperta.
mai nella sua vita aveva visto niente del genere un muhlo a tre gambe che si reggeva con due stampelle. dopo lo sbigottimento iniziale però si rese conto di essere testimone di momento unico nella sua vita e cioè quello di avere scoperto una nuova specie del regno animale. fu travolto dall'emozione e perse il suo solito sangue freddo. voi capite non sono cose che capitano tutti i giorni. ma quegli attimi furono fatali ed il muhlo così come era apparso scomparve tra le frasche del bisca lasciandogli solo un bacino per ricordo.
la rabbia per avere perso quella occasione lo travolse come una marea travolge una spiaggia deserta abitata solamente da conchiglie e granchi e lo fece cadere in una depressione profonda da cui si riprese solo dopo 66 lunghissimi mesi.
il suo medico personale, sir flamb (dott. Agnello), che lo curò per tutto quel periodo non aveva mai visto niente di simile e definì la malattia come pazzia del disorientamento. In sostanza il paziente entra in uno stato di costante alterazione del presente, non ricorda più il passato e soprattutto non accetta il futuro. per cui vive una lotta continua tra passato e futuro che si alternano nelle sue visioni come in uno spot pubblicitario, intevallati da un clik, un interruttore immagginario che si manifesta con un tik sul volto, da cui l'acronimo inglese crazycik.
dopo 66 mesi hector uscì da quello strano stato di coma. Si alzò sul suo letto d'ospedale e disse solamente .... GPS....OLOGRAMMA.
buonanotte a tutti
Ps. Hector esiste davvero, io lo conosco ed in questo topic ci sono le foto.
CaioMario vi ha raccontato poca cosa, ma vedrete nel tempo.
compa le foto del matrimonio facevano cosi orrore ??!!
compare molto peggio di quello che puoi immaginare
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