[Test] E:i Shock di Ghost

  • Cominciano a vedersi in giro le prime bici con il nuovo motore Bosch SX, la drive unit per le ebike leggere del marchio tedesco. Dopo la Canyon Neuron ON Fly è la volta della Mondraker Dune. Andiamo a vedere nel dettaglio le differenze fra il CX full power e l’SX, quanto quest’ultimo sia potente e quale autonomia offre con la sua batteria standard di 420WH.
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lo Sbabbaro

Biker superis
20/7/10
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Basel - CH
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Direi interessante ma ancora acerbo. Che l'elettronica arriverà anche sulle nostre sospensione è inevitabile perchè le renderà molto più performanti ma per ora siamo lontani da una cosa che valga veramente la pena di avere, IMHO.
 

mauron

Biker grossissimus
4/9/10
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sicuramente interesante in ambito enduro race :il-saggi:
ma da sistemare la lentezza del servocomando
o usare solo in una ipotetica modalità aperto - chiuso
manuale (certo sarebbe un tasto in più :medita:)

la lentezza dell'azione non è un problema invece
in ambito cicloturistico con sigarettina accesa anche sui sentieri...

velocità di crociera 4,5km/h sempre
e l'ammo ha tutto il tempo di cambiare assetto :duello:

vuoi mettere girare in ciclabile con l'ammoelettrico

veryverycool :hahaha:
 

Devastazione

Biker marathonensis
26/10/09
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Terranova Pausania
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l'elettronica è già stata la mezza rovina dell'automobilismo, del motociclismo e piano piano sta purtroppo prendendo spazio anche nel ciclismo


Non so quanti anni tu abbia ma io ricordo la Peugeot 104 di mio zio o la Renault 4 di mio padre che in inverno prima di partire dovevi stare a spippettare con la leva dell'aria e se ti capitava la sfiga di ingolfare ci perdevi mezz'ora,poi e' arrivata l'iniezione elettronica,l'ABS e tutto il resto.

Anche a me non piace tutta 'sta elettronica sulla bici e sia lodato il semplice Brain ad olio della Specialized,ma e' innegabile che tutto questo sia il futuro.
Questi cavi e cavetti sono osceni e presto verra' sostituito tutto dal wireless,ma intanto e' importante iniziare.
 

Honestlypino

Biker poeticus
16/9/09
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Agno Valley (Vi)
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Orbea Rallon
Non so quanti anni tu abbia ma io ricordo la Peugeot 104 di mio zio o la Renault 4 di mio padre che in inverno prima di partire dovevi stare a spippettare con la leva dell'aria e se ti capitava la sfiga di ingolfare ci perdevi mezz'ora,poi e' arrivata l'iniezione elettronica,l'ABS e tutto il resto.

Quoto,l'elettronica è utilissima però se forse in campo auto e moto al giorno d'oggi si sta esagerando,sulle bici/mtb siamo ancora agli esperimenti...

Imho come pensavo un sistema del genere funzionerà solo quando faranno un ammo con l'elettronica integrata e pensato solo per lavorare in sintonia con essa,per ora questo è solo una preview.
 

solid gas

Biker ciceronis
13/7/05
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Montegrappa
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Quoto,l'elettronica è utilissima però se forse in campo auto e moto al giorno d'oggi si sta esagerando,sulle bici/mtb siamo ancora agli esperimenti...

Imho come pensavo un sistema del genere funzionerà solo quando faranno un ammo con l'elettronica integrata e pensato solo per lavorare in sintonia con essa,per ora questo è solo una preview.

Vero, per poi, vedi le moto, poter disporre di un pulsante ( costosissimo) che ti consente di disabilitare tutti i controlli !! :smile::smile::smile::smile::smile::smile:
 

muldox

Biker nirvanensus
30/10/02
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Valtellina
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Cube Stereo 29
Dico una scemenza, non si potrebbe aggiungere un pulsante tipo sblocco d'emergenza per drop bunnyhop ecc...?

Lo puoi già fare, volendo, dato che per passare da AUTO a OPEN basta una pressione sulla freccia alta. Cade però il concetto di base, e cioè poter "staccare il cervello" per quanto riguarda la gestione dell'ammo.

...Muldox dice che va bene solo su salite asfaltate e o fondi scorrevoli...

Beh, non è proprio così che ho detto:

"...su fondi molto variabili che permettono di sviluppare una discreta velocità, quindi in pianura, lieve salita e frequenti saliscendi, l’E:i Shock mostra al massimo il suo potenziale. E’ infatti in questi frangenti che il sistema lavora a pieno ritmo adattando continuamente il setting dell’ammortizzatore alle condizioni del terreno e di riding, il che è confermato dalla specie di sibilo che si sente ad ogni intervento del meccanismo di attuazione. Alternando tratti in sella ad altri dove ci alziamo sui pedali anche sui fondi sconnessi, rimaniamo colpiti da come l’E:i Shock sappia riconoscere in modo veloce ed efficace il tipo di fondo su cui ci stiamo muovendo senza farsi ingannare dal bobbing indotto dal biker. In queste condizioni una simile efficacia e frequenza di intervento sarebbero assolutamente impensabili con dei comandi manuali di tipo classico..."

ma una cosa simile che gestiva solamente il blocco/sblocco della sospensione non è fatta anche col sistema terralogic della fox o il brain della specialized ?...

Sono sistemi che non ho mai usato a fondo, ma ricordo quel tipo di sospensioni come piuttosto "ruvide" nel funzionamento (il che può anche andar bene sulla tipologia di bici su cui vengono adottate, meno su una bici tipo la AMR Plus).

...in questo sistema gia avere 5 modalità AUTO è un ammissione che di automatico non ce nulla....

Le 5 modalità permettono di scegliere un setting più o meno morbido, il che è una questione di gusti ed esigenze personali. Perchè il sistema scelga anche quello in auto ci vorrebbe anche un sensore nella testa del biker :-).

Io non sono d'accordo a questo sistema, preferirei avere 2 leve separate per gestire l'idraulica delle sospensioni, come fa scott ma in maniera indipendente per l'ammo e la forka...

Attenzione che l'E:i Shock non interviene affatto sull'idraulica della forcella!

sicuramente interesante in ambito enduro race :il-saggi:
ma da sistemare la lentezza del servocomando
o usare solo in una ipotetica modalità aperto - chiuso
manuale...

A quanto mi hanno detto fonti molto attendibili lo utilizza in gara un certo Vouilloz (anche se non su una Ghost) :spetteguless:
La modalità aperto-chiuso da gestire in manuale c'è, ma come scritto nel test non vale certo la pena di portarsi dietro un simile sistema per svolgere un compito per il quale basterebbe un normalissimo comando meccanico.


Una considerazione: i limiti da noi riscontrati in discesa riguardano le situazioni ben specifiche descritte nel test, che per quanto non si presentino con grande frequenza ci è parso giusto evidenziare. Faccio questa puntualizzazione perchè non vorrei passasse il messaggio che con l'E:i Shock ci si trovi costantemente a percorrere tratti sconnessi, drop e bunny-hop ad ammo chiuso, cosa che fortunatamente non corrisponde a realtà.
 

gamestorming

Biker assatanatus
31/3/12
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Bologna
www.mtb-forum.it
Bho, mi pare un proof of concept interessante ma gli extraeuri che mi costa li investirei su altro. Non sono contrario alle innovazioni, solo non voglio fare io la cavia e il finanziatore dello sviluppo.
 

lokis

Biker tremendus
29/7/10
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Bergamo
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"Un primo accelerometro è posto sul fodero della forcella, mentre un secondo si trova nel supporto del computer e perciò solidale allo stem. Il compito degli accelerometri è quello di misurare l?entità degli impatti, ?ignorandoli? se solamente l?accelerometro posto sullo stem rileva movimento. In quel caso vorrebbe infatti dire che la forcella si sta comprimendo per effetto del bobbing e non perchè il terreno presenta delle asperità, quindi non avrebbe senso aprire l?idraulica dell?ammortizzatore"

Questa non l'ho capita, nel senso: lo stem si muove sia che la forcella affondi per bobbing o per buche, come distingue le due situazioni?
 

claudio.b

Biker popularis
15/1/11
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Modena
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Butto l'esca!
LE SOSPENSIONI DEFINITIVE SARANNO QUELLE A CONTROLLO MAGNETOREOLOGICO!

non sto sparando delle cavolate, vi assicuro che in Ferrari è qualche anno che fanno prove su questo tipo di ammortizzatori.

Cerco di spigarvi a grandi linee come funzionano:
L'ammortizzatore come funzionamento è simile ad un ammortizzatore tradizionale ma viene usato un olio particolare che contiene delle microparticelle metalliche sensibili ad un campo magnetico, in pratica queste particelle metalliche sollecitate da un campo magnetico più o meno intenso si orientano tutte in un senso (max corrente) o in modo casuale (min. corrente), quando le particelle sono tutte orientate in un senso si ha la minima viscosità (olio molto liquido = ammortizzatore aperto), quando le particelle sono orientate in modo casuale (olio molto denso quasi un gel = ammortizzatore chiuso).
Questa variazione avviene istantaneamente al variare della corrente, ma il bello è che al variare proporzionale della corrente varia proporzionalmente la viscosità del fluido, per cui possibile il controllo totale del freno sia in compressione che in distensione.

Il difficile è creare il cervello che in funzione dei vari rilevatori/sensori/parametri/ecc sia in grado di controllare le sospensioni.

Fra qualche anno niente più "clik" ma attaccheremo il pc alla bici per cambiare i parametri delle sospensioni.

La cosa potrà sembrare troppo futuristica ma vi assicuro che per le auto siamo ci molto vicini.

Claudio B. (da un luogo molto vicino a Maranello)
 
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muldox

Biker nirvanensus
30/10/02
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Valtellina
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"Un primo accelerometro è posto sul fodero della forcella, mentre un secondo si trova nel supporto del computer e perciò solidale allo stem. Il compito degli accelerometri è quello di misurare l?entità degli impatti, ?ignorandoli? se solamente l?accelerometro posto sullo stem rileva movimento. In quel caso vorrebbe infatti dire che la forcella si sta comprimendo per effetto del bobbing e non perchè il terreno presenta delle asperità, quindi non avrebbe senso aprire l?idraulica dell?ammortizzatore"

Questa non l'ho capita, nel senso: lo stem si muove sia che la forcella affondi per bobbing o per buche, come distingue le due situazioni?

Guarda la parte che ho sottolineato: se il sistema non rileva "attività" da parte dell'accelerometro posizionato sul fodero della forcella, il che sarebbe sinonimo di asperità del terreno, l'ammo viene lasciato in posizione "locked".
 

versa

Biker novus
6/8/11
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Cesena
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Non so quanti anni tu abbia ma io ricordo la Peugeot 104 di mio zio o la Renault 4 di mio padre che in inverno prima di partire dovevi stare a spippettare con la leva dell'aria e se ti capitava la sfiga di ingolfare ci perdevi mezz'ora,poi e' arrivata l'iniezione elettronica,l'ABS e tutto il resto.

Anche a me non piace tutta 'sta elettronica sulla bici e sia lodato il semplice Brain ad olio della Specialized,ma e' innegabile che tutto questo sia il futuro.
Questi cavi e cavetti sono osceni e presto verra' sostituito tutto dal wireless,ma intanto e' importante iniziare.

ricordo benissimo anche io la levetta dell'aria sotto al volante della tempra di mio babbo, e per carità, ben venga l'elettronica sulle nostre auto di tutti i giorni facendoci guadagnare in sicurezza, consumi ecc ecc. ma trovo che l'utilizzo smodato dell'elettronica su auto e moto abbia notevolmente ridotto il fascino del loro utilizzo in ambito sportivo, o quantomeno il fascino della competizione. ormai non si sa più quanto sia merito del pilota o del software che gestisce il mezzo se si vedono pieghe sui gomiti o zero spazzolate in partenza e non vorrei che una influenza simile si riperquota anche sulla mtb
il solo pensiero di trovarmi un manubrio pieno di mille comandi di regolazione simile al cruscotto di un aereo poi mi fa rabbrividire:mrgreen:
 

muldox

Biker nirvanensus
30/10/02
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...LE SOSPENSIONI DEFINITIVE SARANNO QUELLE A CONTROLLO MAGNETOREOLOGICO!

non sto sparando delle cavolate, vi assicuro che in Ferrari è qualche anno che fanno prove su questo tipo di ammortizzatori.

Cerco di spigarvi a grandi linee come funzionano....

Non conosco le difficoltà realizzative e chissà se mai vedremo applicata questa tecnologia sulle mtb, ma concettualmente non mi pare affatto una cavolata. D'altro canto, anche se in comune c'è solamente il concetto di base, la caratteristica di certi liquidi di variare la propria viscosità a fronte di determinate sollecitazioni è una cosa già sfruttata (penso ad esempio ai giunti viscosi).
 

alessandroGHOST

Aziende
12/4/12
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Torino
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Ho percorso più di 1200km in Sella alla GHOST CAGUA 650B con sistema E: I Shock e ho avuto anche il piacere di provare sia la AMR+ del Test e sia il modello con ruote da 29" utilizzato in coppa del mondo dal Team Ghost...

I percorsi che ho effettuato con il sistema E: I Shock sono stati i più vari: dalla collina di Torino, ai sentieri della 24h di Finale, ai Trail delle Dolomiti, alle piste DH e ai trail del Monterosa,.....

Quindi parlo non solo con specifiche tecniche alla mano ma perché le prove in sella le ho fatte anch'io..

Un paio di info importanti:
Il sistema oltre che avere gli accellerometri per la rilevazione degli urti provenienti dalla forcella ha anche un sensore di velocità e un sensore di cadenza di pedalata.
Perché?
Il sistema elabora tutti i dati abbinati in modo che si inserisca in modo appropriato e si disinserisca quando non serve o quando vengono superati i limiti.
In poche parole
- a bassa frequenza di pedalata il sistema non reagisce e non blocca in automatico l'idraulica perché se non stai pedalando con una frequenza minima di 40ppm vuol dire magari che sei in discesa o magari in un terreno molto sconnesso..o magari hai rallentato la pedalata per un Bunny hop o un drop o una radice o.......
Quindi il sistema se smetti di pedalare lo capisce....
- Ad alte velocità il sistema si disinserisce perché la velocità causerebbe ritardi nella risposta e quindi non risulterebbe efficiente, in più se stai scendendo in fuoristrada ad alta velocità ogni urto è un urto degno di risposta delle sospensioni..
Quindi il sistema se vai veloce lo capisce....

Il sistema E: I SHOCK è un sistema che non sostituisce il sistema classico ma lo Rende efficiente in ogni situazione ,se noi lo vogliamo , e solo con le nostre tarature personali e personalizzate, ne consegue che se utilizzo la forcella ant. Con regolazioni "particolari" non posso pretendere che un sistema elettronico mi restituisca risposte "normali".

Ultimo consiglio....Provatela...
 

muldox

Biker nirvanensus
30/10/02
26.102
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Valtellina
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Cube Stereo 29
...se utilizzo la forcella ant. Con regolazioni "particolari" non posso pretendere che un sistema elettronico mi restituisca risposte "normali".

Ultimo consiglio....Provatela...

Che il setting della forcella fosse duretto è pacifico, ma neppure una cosa dell'altro mondo, se a fine discesa ci si trova spesso ad aver usato il travel disponibile. D'altro canto i 5 livelli di sensibilità dovrebbero permettere una compensazione anche in tal senso.

Mi accodo comunque al tuo consiglio di provarlo.
 

eadessopedala

Biker superis
23/9/11
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Desenzano del Garda
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Cube
Direi che le informazioni date da alessandro sono importanti.
Infatti leggendo il test la prima cosa che mi è venuta in mente è stata " ma a me risultava che ad una certa velocità il sistema fosse sempre aperto".

Con questa risposta il dubbio è stato tolto

"Il sistema oltre che avere gli accellerometri per la rilevazione degli urti provenienti dalla forcella ha anche un sensore di velocità e un sensore di cadenza di pedalata.
Perché?
Il sistema elabora tutti i dati abbinati in modo che si inserisca in modo appropriato e si disinserisca quando non serve o quando vengono superati i limiti.
In poche parole
- a bassa frequenza di pedalata il sistema non reagisce e non blocca in automatico l'idraulica perché se non stai pedalando con una frequenza minima di 40ppm vuol dire magari che sei in discesa o magari in un terreno molto sconnesso..o magari hai rallentato la pedalata per un Bunny hop o un drop o una radice o.......
Quindi il sistema se smetti di pedalare lo capisce....
- Ad alte velocità il sistema si disinserisce perché la velocità causerebbe ritardi nella risposta e quindi non risulterebbe efficiente, in più se stai scendendo in fuoristrada ad alta velocità ogni urto è un urto degno di risposta delle sospensioni..
Quindi il sistema se vai veloce lo capisce...."

Però limitarsi a lasciarla nei commenti non mi sembra corretto in quanto tante volte, io per primo mi fermo a leggere il test non i commenti sotto. Farei un aggiunta al testo sopra rivedendo la cosa alla luce delle informazioni date a riguardo.

Questo per essere sempre trasparenti come un forum dovrebbe essere.

Poi credo che nessuno voglia dire che questa bici sia "l'arma definitiva" però almeno dire tutte le cose come stanno
 

sgabrizzo

Biker popularis
29/7/10
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Borgosesia
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È fantastico come ad un tratto molti (e dico molti e non tutti) si trasformano in super esperti di sospensioni senza neanche aver visto dal vivo (e non dico provato) un nuovo sistema.
Bocciate qualche cosa che (sicuramente con dei limiti) aiuta e ottimizza l'uso dell'ammo quando la maggior parte di noi gira con forcelle e ammortizzatori da wc senza neanche saperne controllare la pressione.
Il trattamento kashima è figo perchè è luccicante, piace a tutti e quindi è ok.... Poi chi se ne frega se il ritorno è regolato male se pedalo una bici materasso.
Le case allargano i cerchi e vendono le nuove bici da 650b a 3/400 euro in più e noi tutti a sbavare attorno al cm in più di diametro.
Per una volta che fanno qualche cosa di veramente innovativo e di aiuto soprattutto per il biker medio, molti si trasformano in super esperti e rilasciano commenti senza avere le basi conoscitive per giudicare.

Come si fa a dire "non ne vedo attualmente la necessitá e preferisco il tradizionale" o "per me sistemi di questo tipo devono ancora essere perfezionati" senza neanche averlo visto dal verò.

Ma gli uomini sono così.... Giudicano senza conoscere, cercando di denigrare le nuove proposte non ancora digerite dalla massa, soprattutto quando non se le possono permettere.

Poi tra qualche anno ..... Saremo tutti li con il carica batterie....
 

pittbull75

Biker superis
26/6/09
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Monfalcone
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Dopo tutti i commenti mi sembra d'aver capito che probabilmente,da amatori della mtb e non da professionisti,non siamo ancora pronti a questo nuovo sviluppo dell'"amo".
Come tutto dovremmo provare le cose e poi giudicarle!
Personalmente con il BRAIN della Specialized mi si è aperto un mondo sulle full che per nulla al mondo mi farebbe tornare a una front.
Col tempo magari anche questa innovazione verrà vista con altri occhi!
:-)
 

cocos

Biker serius
31/3/10
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Verona
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Chi pro chi perplesso chi contrario come lo fu per le 29....
Meglio avere vasta gamma di scelta poi uno fa la sua.
Dopo anni di mtb ho provato di tutto ora vado con una epic da 29 che ho trovato una delle bici piu' duttili di sempre adatta ai luoghi dove abito che sono poi quelli che si pedalano di più.
La posso settare rigida front full insomma come voglio e questo perchè qualcuno ha costruito un mezzo che lo permette.
Se qualcuno crede che l'elettronica gli permetta di divertirsi ben venga la compri e non ci pensi...ovviamente portafoglio permettendo.
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

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