A meno di essere un professionista il test conconi è più che accettabile come precisione e può essere fatto anche sui
rulli o con una ciclette e un cardio.
"Il test di Conconi è forse uno dei test più noti e conosciuti nel mondo dello sport. Tale diffusione è dovuta alla grande praticità del test stesso, in quanto con un qualsiasi cardiofrequenzimetro, un semplice cronometro, carta, penna e un po’ di esperienza, chiunque è in grado di effettuare questo test. Per questi motivi è divenuto uno dei test da campo e da laboratorio più praticati. Il test individua in pratica valori di frequenza cardiaca a intensità di esercizio, gradualmente crescenti per una serie di intervalli. Gli intervalli possono essere definiti in termini di spazio percorso, (esempio: ogni 200 metri), o in tempo (esempio: ogni minuto). L’intensità può essere definita in termini di velocità (m/s, km/h) o in termini di forza applicata (watt) nella spinta sui pedali. Se il test viene eseguito correttamente, i punti relativi all’intensità di ogni intervallo considerato e alla corrispondente frequenza cardiaca, riportati su di un diagramma cartesiano, vengono a trovarsi all’incirca tutti su di una linea, ma a un certo momento l’ulteriore incremento di frequenza cardiaca non corrisponde più ad altrettanto incremento di velocità o di forza applicata, e i relativi punti di collegamento della retta formano una linea meno inclinata rispetto alla precedente. Il punto di collegamento tra queste due rette, detto punto di deflessione della curva o di innesco o di soglia anaerobica, individua valori di frequenza cardiaca e di velocità o di forza applicata al di sopra dei quali, nel continuare l’esercizio, l’accumulo di acido lattico nei muscoli risulta essere sempre più marcato."