Temporale

Jaco MtB

Biker forumensus
Mi sorge un dubbio: Mettiamo che nel bel mezzo di un'uscita fuori da centri abitati magari nel bosco o in mezza campagna si venga sorpresi da un temporale in piena regola con tuoni,fulmini,vento,pioggia torrenziale.... come ci si può comportare? quali accorgimenti per cercare di aumentare la sicurezza in tali frangenti? Soprattutto in merito all'ingrossamento improvviso di corsi d'acqua e alla caduta di fulmini
 

urby

Biker popularis
Fulmini: evita qualunque cosa si rialzi dal terreno, alberi, tralicci, pali, recinzioni, l'albero isolato in cima alla collinetta è come una calamita e và evitato come la peste (anzi evita proprio la cima della collinetta).
Se ti trovi in situazione tipo tempesta elettrica sdraiati a terra lontano dalla bici e raggomitolati.
Occhio ai sentieri che frequenti, in caso di pioggia se il sentiero passa sotto una parete da lì può venire giù di tutto; un sassetto basta a mandare una persona al camposanto.
Ruscelli, se puoi evitali in particolare se provengono da dighe artificiali, se proprio li devi attraversare e il temporale è già finito (ci deve essere silenzio) puoi fermarti ad ascoltare il rumore dell'eventuale onda di piena in arrivo (questo mi è stato riferito/consigliato, io non rischierei...), se è già ingrossato con acqua torbida che non ti consente di capirne la profondità ...
 

Tc70

Entomobiker
20/4/11
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Picola ma carattarastica...
Mi sorge un dubbio: Mettiamo che nel bel mezzo di un'uscita fuori da centri abitati magari nel bosco o in mezza campagna si venga sorpresi da un temporale in piena regola con tuoni,fulmini,vento,pioggia torrenziale.... come ci si può comportare? quali accorgimenti per cercare di aumentare la sicurezza in tali frangenti? Soprattutto in merito all'ingrossamento improvviso di corsi d'acqua e alla caduta di fulmini


Con le tecnologie di ora uno sguardo al meteo prima di uscire la farei....e in caso di tempo incerto...con possibili temporali...eviterei le zone limitrofi corsi d'acqua...poi una bella giacchetta antipioggia e via verso casa....prenderla è successo praticamente un pò a tutti...2 sett. consapevolmente sono uscito e ho fatto più di 30 km sotto l'acqua...ma tanta era la voglia che non mi ha fermato nemmeno il maltempo...2 ore sotto la pioggia...ma mi son divertito come Fred Astaire nel suo famoso film anni 30....:celopiùg:
 

satyr

Biker popularis
7/6/12
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Aggiungerei di stare alla larga da qualsiasi tipo di fiume nei periodi di possibile piena a meno che si conoscano bene i livelli della zona, il pericolo non è tanto farsi portare via dall'acqua durante un'eventuale guado di un ruscello ma é restare isolati perché magari ti circonda. Chi bazzica la golena del Po sa bene cosa intendo.
 

Electronic Mind

Biker cesareus
4/5/11
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Un consiglio che posso dare è che, se dovete andare in montagna ma basta anche una collinetta e vedete gia nubi a batuffolo non grosse ma gia ben sviluppate verticalmente di primo mattino (cumuli), considerando sopratutto i mesi primaverili e estivi, occhio sempre perche come niente scoppiano i temporali.
 

Tc70

Entomobiker
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Picola ma carattarastica...
Un consiglio che posso dare è che, se dovete andare in montagna ma basta anche una collinetta e vedete gia nubi a batuffolo non grosse ma gia ben sviluppate verticalmente di primo mattino (cumuli), considerando sopratutto i mesi primaverili e estivi, occhio sempre perche come niente scoppiano i temporali.


E quanto c'hai ragione....ieri sera 5 km sotto goccie grosse come secchiate....:cry:...fortuna che ero di ritorno verso casa...:celopiùg:
 

Little Eagle

Biker superis
1/11/08
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Western Alps
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Temporali e fulmini: discorso alquanto articolato.

Anzitutto un temporale (con fulmini e tuoni) si sviluppa solo in presenza di cumulonembi. Utile seguire l'evoluzione dei cumuli congesti (quelli la cui sommità ha una tipica forma "a cavolfiore"): se la sommità si estende verso l'alto, assume contorni sfilacciati, si allarga a incudine, cessa il regime di brezza e si intensifica il vento, è un temporale che sta maturando e potrebbe scoppiare da un momento all'altro.

Esistono principalmente due tipo di temporali: frontali o termoconvettivi (cosiddetti di calore).
I primi sono associati a un fronte freddo (non solo, quasi sempre però) e sono prevedibili dalle previsioni meteo. Basta seguire i bollettini (teniamo presente che nessun bollettino ci dirà mai dove e quando scoppierà il temporale, ma almeno sappiamo se dove ci troviamo siamo più o meno a rischio).
I temporali di calore si sviluppano soprattutto in tarda primavera e d'estate. In montagna sono l'evoluzione dei pennacchi nuvolosi lungo le creste e sulle cime dei monti: basta seguirne l'evoluzione, sapendo che quando i cumulonembi cominciano a invadere il cielo sopra al centro della valle la precipitazione puù essere imminente.
Anche lo sviluppo dei temporali termoconvettivi è prevedibile, ma occorre conoscere e interpretare il CAPE e il Lifted Index - occorre già essere pratici di meteorologia...
 

Little Eagle

Biker superis
1/11/08
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temporali, seconda puntata

Siamo in bici e notiamo un cumulonembo che si sta formando minacciosamente, il vento è cambiato e si è intensificato, sentiamo già il rombo del tuono: che fare?

Un temporale è un ciclone in miniatura (ogni cella temporalesca ha in media un raggio compreso tra 1 e 10 km, attenzione però a più celle coalescenti - possibili in caso di fronti freddi o di linee prefrontali). La circolazione ciclonica avviene in senso antiorario. Questo significa che se mi metto con la faccia controvento, il centro del ciclone (della cella temporalesca) si trova alla mia destra. Questo mi consente di seguire i suoi movimenti.
In caso di temporali termoconvettivi (il classico temporale estivo, pomeridiano), alle nostre latitudini le celle temporalesche si muovono in genere dai quadranti occidentali. Quindi, se con il viso controvento la mia destra indica Ovest, Nord-Ovest, Sud-Ovest è assai probabile che il temporale mi raggiunga (e viceversa in caso contrario).

Questa regola, come tutte, ha le sue eccezioni: soprattutto in montagna, dove i flussi del vento sono incanalati e guidati dall'andamento delle valli, può non essere valida. In questi casi è importante l'esperienza maturata sul territorio. (sull'arco alpino occidentale funziona quasi sempre)
 

Little Eagle

Biker superis
1/11/08
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temporali, terza puntata.

Non siamo riusciti a fuggire in tempo e siamo nel bel mezzo del temporale. Anzitutto difendiamoci dai fulmini.

Fulminazione diretta: caso molto raro, possibile solo sulle cime e sulle creste o in campo aperto (dove noi stessi siamo una punta che concentra le cariche elettriche). Allontaniamoci allora da cime e creste, da alberi isolati, se siamo in gruppo ci sparpagliamo, allontaniamo le masse metalliche (la bici), restiamo fermi accovacciati a terra (non sdraiati).

La maggior parte degli incidenti da fulmine è dovuto alle correnti vaganti nel terreno. La corrente indotta da un fulmine che cade a terra si disperde all'intorno (come i cerchi nel'acqua provocati da un sasso lanciato nello stagno). Il potenziale varia in funzione del quadrato della distanza. Questo determina la cosiddetta CORRENTE DI PASSO: se io tocco il terreno in due punti distanti tra loro, la corrente preferisce passare attraverso il mio corpo, ottimo conduttore rispetto al terreno. E lo farò tanto più quanto maggiore è la distanza dei punti di contatto con il terreno (maggiore la distanza, magigore il potenziale).
In pratica, se sono fermo, accovacciato con i piedi uniti (tocco un solo punto del terreno), la corrente non mi attraversa e non mi succede nulla (al più friggono i capelli...). Ma se sono in piedi con un amano appoggiata a una parete rocciosa, la distanza di contatto è superiore al metro: la corrente ha buon gioco a entrare dalla mano e uscire dal piede più lontano!
Quindi non teniamoci per mano: la corrente entrerebbe dal primo, attraversa tutta la fila per uscire dall'ultimo. Una strage.

Nel bel mezzo di un temporale occorre pazienza e non farsi prendere dal panico: il temporale passa veloce, 10-15 minuti, mezz'ora al massimo e si sarà già allontanato.
 

Little Eagle

Biker superis
1/11/08
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temporali: fiumi e torrenti.

Le onde di piena di innocui ruscelletti di montagna possono essere improvvise e devastanti: per sapere il potenziale pericolo, basta guardare le dimensioni dei ciottoli e dei massi che si trovano nel greto di un modesto impluvio, magari asciutto per gran parte dell'anno. Questi sono stati trasportati durante gli eventi di piena.

Si tratta di onde di piena solide: colate di fango o di pietre (mud-flow, debris-flow), fluidi non newtoniani che si autoalimentano una volta innescati.

L'innesco può avvenire anche lontano da noi: se in cima al versante o alla testata della valle ci accorgiamo che si è scatenato un forte temporale, anche se da noi ancora non piove o non è al massimo dell'intensità, usiamo cautela nell'attraversare ruscelli e torrenti.

In ogni caso, sappiamo quanto sia dififcile guadare una corrente quando l'acqua giunge al ginocchio o anche sopra: rischiamo di cadere e essere trascinati via.
La prudenza in questi casi non è mai troppa!
 

urby

Biker popularis
Più che le dimensioni delle pietre sarebbe il caso di controllare dove arriva la vegetazione e come è disposta; nel letto di piena dei torrenti una fascia priva di vegetazione indica che quel ruscello in piena copre almeno quella zona.
Poi bisogna vedere anche come son disposti gli eventuali alberi (la corrente li piega verso valle) che resistono alla piena, eventuali depositi di detriti (rami e ramaglie) lasciati dalla corrente e le "festonature" sugli alberi (rifiuti, di solito plastica che rimangono impigliati fra i rami ed addobbano gli alberi lungo il ruscello).
Questo indica il livello a cui il ruscello è solito arrivare, poi c'è un altro modo meno sicuro (non sempre è visibile) ma se siete in una zona in cui passate spesso sarebbe il caso di darci un occhio; un corso d'acqua in piena è caratterizzato da acqua fangosa (torbida), e lascia una fascia colorata che indica il livello raggiunto, purtroppo questa fascia scompare rapidamente (bastano poche goccie di pioggia) quindi se passate dopo una piena potete vedere il livello raggiunto dall'acqua e tenerlo presente a futura memoria.
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

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