La Dogana, oltre che al controllo delle regolarità del traffico è preposta anche all'incasso degli oneri doganali. Previa la catalogazione delle merci in base alla Tariffa Doganale è necessario accertare l'Origine della merce. Con questi due dati è possibile innanzitutto controllare se trattasi di libera importazione, importazione contingentata a licenza, o ne sia vietata l'importazione (è il caso di alcuni animali o derivati da animali in via di estinzione) oppure se si tratta di merce soggetta a strettissime formalità autorizzative (armi, droghe, ecc.,).
Il secondo passo è quello di calcolare l'eventuale dazio a cui sottoporre il materiale; si tratta di una tassa nata in tutti gli stati del mondo per fini protezionistici e fiscali. Attualmente i dazi hanno perso molta parte della loro azione protettiva nei confronti dei prodotti nazionali o comunitari in quanto le loro aliquote si sono ridotte o addirittura azzerate in seguito ad accordi internazionali. I dazi sono applicati sulla base della Tariffa Doganale (TARIC) e sono definiti “risorse proprie” dell’UE in quanto, a parte una piccola percentuale spettante allo Stato percettore, finiscono nella casse dell’Unione Europea. L'importo del dazio viene calcolato sul valore statistico del materiale che è definito come il valore della merce nel momento in cui varca il confine della Comunità e comprende, oltre al valore di transazione (fattura) tutte le spese, di ogni tipo, sostenute fino al quel momento sulla merce in questione (dal trasporto, all’assicurazione, alle eventuali spese nello stato di spedizione, ecc.). Quindi, in base ai termini di resa della compravendita concordata con le regole dell'INCOTERMS, il valore del trasporto può essere aggiunto o parzialmente detratto dall'importo indicato sulla fattura (per es. viene aggiunto se la resa è FOB e viene detratta la parte interna se la resa è CIF).
Il passo successivo è il calcolo dell'IVA dovuta per la cui base di imponibilità si somma al valore di fattura l'importo dei dazi e l'importo del trasporto comunitario se non già calcolato nell'ammontare della fattura di acquisto.
Effettivamente, tutti i suddetti controlli vengono effettuati dalla dogana sulla base della “dichiarazione” presentata dall’importatore quasi sempre tramite un doganalista, o spedizioniere doganale, in cui sono già presenti tutti i suddetti dati. Un eventuale accertamento, anche postumo, di maggiori diritti rispetto alla dichiarazione, dà luogo all’applicazione di penalità.
In altre parole
La base per il calcolo dei dazi è quello che comunemente viene definito "valore imponibile" o "valore doganale": esso è costituito dal "valore di transazione", cioé "il prezzo effettivamente pagato o da pagare.
Il "valore di transazione" deve essere integrato comunque da altri elementi: i costi di trasporto, i premi di assicurazione (qualora la merce viaggi assicurata), e tutte quelle spese che garantiscono e costituiscono il percorso del pacco.
Oltre ai dazi, dovrete pagare l'IVA del 20%: la base imponibile sulla quale dev'essere calcolata l'IVA è data dal valore doganale come sopra determinato, cui vanno sommati i diritti doganali dovuti (dazi, accise, ecc.) e l'ammontare delle spese di inoltro fino al luogo di destinazione all'interno del territorio comunitario (spese trasporto, polizze assicurative, ecc.).
Brevemente
- valore merce da € 0,00 a € 45,00 > C'è scritto 'Esente tassa doganale' > va pagato comunque il fisso di € 5,50
- valore merce da € 45,01 a € 350,00 > Merce soggetta a tassazione forfettaria > € 5,50 + Dazio + IVA se prevista
- valore merce da € 351,00 in su > Merce soggetta a dazio e IVA > € 11,00 + Dazio + IVA