come avevo al tottero vi scrivo in breve l'itinerario del giro fatto in majella, ma non allego foto perchè adesso non le ho dietro. abbiamo deciso di fare spola con la macchina, perchè dalla majella siamo scesi a fara s. martino (quella della pasta), lasciamo la macchina alla risorgenza vicino la stabilimento appunto. un amico gentilmente ci accompagnerà agli impianti di risalita di palena. li si può salire in bici per la strada di servizio degli impianti o con la seggiovia. in cima, si sale ancora a destra accanto agli impianti discmessi. preparatevi perchè è un massacro, si spinge per circa 3km e 700m di dislivello. arrivati in cima si cerca il sentiero che è segnalato con dei paletti, in pratica si segue la stradina dietro l'arrivo dell'impianto e si scavalcano le tre collinette che ci troviamo di fronte. poi si tende a destra seguendo i paletti, qui inizia un singletrak che vi porta a fondovalle e poi sale lentamente con una vista da paura in una valletta abbastanza stretta. in cima si entra in valle di femmina morta. seguite sempre il sentiero e iniziate asalire sul lato destro della vallata. in cima vedete a sinistra il monte amaro è la vostra meta. continuate a seguire il sentiero verso il monte. non vi potete sbagliare, vedete in lontananza il rifugio pelino, una cupola di metallo rossa. arrivati lassù godrete di un panorama esagerato, sotto di voi la valle cannella con al centro il rifugio manzini. scendete sempre seguendo il sentiero al di là del pelino e arrivate alla sella sottostante. da qui deviate decisamente a destra verso la valle che vi dicevo, arrivati sul ciglio seguite il sentiero che vi porta al rifugio. all'interno del rifugio c'è acqua e per dormire se vi trovate in difficoltà. se preoseguite davanti la porta del rifugio parte il sentiero per la discesa. scendete una 30 di metri e deviate a destra. ora dopo un pò la traccia si perde, ma non è un problema perchè la via è unica arrivare al fondo della vallata per poi ritrovare i paletti e il sentiero leggermente spostato verso sinistra. si scende su singletrak, a tratti veramente impegnativo con grosse pietre, ma esageratamente panoramico in mezzo alle pareti di roccia. troverete un paio di bivi in tutta la discesa, non salite mai e proseguite per la strada più ovvia che è anche la più evidente. ci sono tratti in cui bisogna scendere perchè sono troppo pericolosi in sella, a piedi no. la parte di sentiero che corre nel bosco vi ripagherà di tutte le fatiche fatte fino lì. finito il bosco ci sono dei tratti rocciosi vedete voi in base alle capacità. alla fine troverete delle pareti di roccia molto alte e strette, fuori di li siete quasi arrivati alla fine della valle. quando arrivate alla strada bianca girate a sinistra per scendere agli stabilimenti e alla mnacchina. lungo la valle troverete l'acqua una volta fuori dal bosco e quasi alla fine del percorso, tenetene conto. la discesa dal rifugio pelino e di circa 14km, bella ma tosta, buon divertimento.