Mi scappa un resoconto.
Titolo:
Uscita Sard-Abruzz.
Sottotitolo:
Le mezze stagioni esistono ancora (per fortuna)
All'appuntamento sotto casa di Romina trovo .... solo Romina. Ci avviamo verso il luogo del secondo appuntamento, ma impegnati in discussioni che potrebbero cambiare le sorti del mondo in caso di catastrofe nuclerare, tzunami o pioggia di rane, canniamo lo spiazzo indicato in gooooogle maps.
Arriviamo quasi a Tolfa sorpassando numerosi bitumari e ad un certo punto sono costretto a tirare fuori il
garmin dallo
zaino per trovare il punto di partenza (tre chilometri piú a valle). Nonostante la deviazione alle 10 in punto siamo al luogo dell'appuntamento, ma non si vede nessuno. Ci prepariamo, diamo un'ultima controllata alle nostre bici, ci accertiamo di avere tutto l'occorrente e partiamo. Il silenzio la fa da padrone, si sente solo lo scorrere delle
ruote sul terreno dissestato e ciotoloso e il nostro respiro regolare. Dura poco, perché dopo il bivio a destra iniziano delle rampette niente male, andiamo su che é una meraviglia, il sole splende alto in cielo e una leggera brezza marina fa si che la salita non sia una tortura. Il panorama é stupendo: verde, giallo, bianco, fucsia si mischiano a formare dei veri e propri paesaggi da quadro impressionista, sullo sfondo a tratti si vede anche il mare. La prima parte presenta anche dei tratti piuttosto tecnici in salita, poi arrivati allo stradone della Universitas Agraria, il fondo diventa piú liscio e dopo la "fontanaccia" un bel saliscendi su asfalto ci porta in circa 3 chilometri all'inizio del "pistino". Decidiamo di rifocillarci, facciamo la foto ricordo in amicizia, indossiamo le
protezioni e partiamo. La prima parte del percorso scorre veloce, ho la tentazione di evitare le passerelle, ma Romina mi richiama all'ordine e me le fa provare tutte, mano a mano che vado avanti comincio a prenderci confidenza (per me é la prima volta). Ma di fronte alla passerella con ripidone e appoggio in uscita mi impunto e me la faccio a piedi (meglio non rischiare, magari la prossima volta andrá meglio), la stessa cosa faccio in un altro punto dove ci sono un paio di gradoni uno appresso all'altro. Per il resto é una goduria anche se in alcuni punti mi manca la velocitá necessaria per affrontare i passaggi e sono costretto a mettere il piede a terra.
Alla fine del pistino ci ritroviamo nel letto di un fiume in secca, la pioggia dei giorni scorsi e il passaggio degli animali ha reso il fondo quasi impedalabile, Romina mi dice che sabato scorso era migliore. Riprendiamo lo sterratone e lo seguiamo fino all'attacco dell'ultima salitona, ci facciamo gli ultimi metri di dislivello con un vento sostenuto che soffia lateralmente, ma non demordiamo. Alla fine della salita facciamo una seconda pausa ristoratrice e riprendiamo un po' di energie. Una larga carrareccia ci porta all'attacco della discesa "del Boschetto", non prima di aver accumulato altro dislivello per un tratto tecnico dove siamo costretti anche a spingere per un po'. Il percorso del "Boschetto" é una vera goduria, filante e tecnico al punto giusto (sono i percorsi che preferisco). Arrivo alla fine con il sorriso a 92 denti. Arriviamo al bivio e riprendiamo lo stradone che ci riporta alle macchine dove incontriamo Mimmo, un signore che fa scialpinismo, ma che non disdegna la MTB, che si sta preparando per fare un'uscita in solitaria. Facciamo due chiacchiere, gli raccomandiamo di venirci a "trovare" sia sul nostro Forum, sia su MTB Forum e decidiamo che ci siamo meritata una bella birra al primo bar che incontriamo sulla strada.
In conclusione: Giornata splendida in compagnia di Romina che oltre ad essere una pedalatrice infaticabile é anche un'ottima compagna di chiacchierate, colgo l'occasione per ringraziarla di nuovo, e per ringraziare tutti quelli che mi hanno sempre spronato a provare questo tipo di percorsi.
Infine
QMSD (non l'avevo giá detto?)