Un desiderio covato per anni di tornare in quel posto, un pensiero, una telefonata... un sì!
Finalmente qualcuno che mi abbia detto di si sul serio, si può pensare a che strada fare, quanto tempo ci vorrà, che cosa mi serve...
Alla sera i preparativi febbrili, la bici caricata in macchina, controllo veloce dello zainetto, la cartina, l'abbigliamento... i dettagli.
Già durante la strada pregusto la bellezza delle immagini che avevo nella memoria... l'imponenza del Pasubio, le gallerie scavate nella roccia, il rifugio Achille Papa...
Partiamo da Pian delle Fugazze, quota 1162. Una rapida discesa fino a Ponte Verde, che facciamo in compagnia di Francesco, un prossimo forumendolo, poi la salita verso passo Xomo. Pochi km asfaltati, ma lunghi una vita sapendo quello che ci aspetta dopo...
ad un certo punto l'attacco della strada degli Scarubbi, la rotabile costruita dai fanti italiani che raggiunge il Rifugio in cima al Pasubio
Dopo un breve tratto di salita, Francesco ci abbandona per una foratura. Purtroppo non ha con se il materiale per riparare il tubeless e deve scendere a piedi. Peccato, andava davvero forte...
il fondo e le pendenze, dapprima lievi, sono via via più impegnative, e ogni tanto prendiamo qualche minuto per respirare..
Massimo ogni tanto sembra ipnotizzato dal paesaggio, assente, più volte mi ripete che non è mai stato in posti del genere..
in effetti, guardando ogni tanto giù, si capisce che non ci siamo scelti un sentiero dei più facili...
io non so a che pensare, mi guardo attorno...
penso a quanti sacrifici è costata ai soldati italiani questa strada...
scolpita per lunghi tratti nel fianco del pasubio, come ad adornarlo di una stupenda collana..
la via si impenna per l'ultima volta, poche pedalate, brevi attimi che sembrano durare un'eternità, e arriviamo al Rifugio, dove regna un'irreale atmosfera di pace... io immagino nella mia mente cartelli con su scritto "PER OGGI BASTA SALITA", mentre al rifugio si legge una lapide di marmo che recita così:
Sosta al rifugio, meritato pranzo ristoratore, fuori la temperatura comincia ad abbassarsi, ma si sta abbastanza bene lo stesso. Qualcosa di più pesante da indossare, e poi giù per la rotabile che porta verso Pian delle Fugazze, la Strada degli Eroi...
Prima di partire un goccetto...
E man mano che i sassi scorrono sotto le ruote, è ancora un turbinio di emozioni, misti a ricordi, pensieri, paesaggi tanto belli da strappare un sorriso al solo osservarli.
spesso mi fermo, non vorrei più tornare a casa, mi volto e mi guardo indietro...
poi alla fine si va, veloci verso fondovalle, con un senso di libertà e un po' di amarezza nel cuore... l'importante è non dimenticare, MAI!!!