Sabato, con temperature quasi estive, abbiamo percorso tutta la parte montana del tracciato, che in parte è già stato pulito e segnalato. Abbiamo dovuto arrangiarci un pò in qualche passaggio (per lo più a Casiacco), ma è stata poca cosa. In diversi punti, ancora da ripassare con le frecce nuove, hanno supplito più che egregiamente quelle della scorsa edizione.
Bella tosta si è rivelata la salita da Travesio (che la volta scorsa non avevamo provato), analogamente alla discesa per la val Cosa, almeno nella prima parte. Da Paludea a Casiacco sapevamo già a cosa saremmo andati incontro, così come da Casiacco a Oltrerugo... Poi è arrivata la discesa finale. Discesa? Forse sarebbe meglio definirla una continua serie di rilanci, saliscendi, cambi di ritmo che metteranno a dura prova in gara, anche perchè, pur essendo scorrevole il fondo, non pochi sono i passaggi infidi o leggermente esposti (pure a causa degli smottamenti che da tempo martoriano il comprensorio di Caluzetto) ed affrontarli dopo tutto quello che ha preceduto non sarà una passeggiata!
Percorso molto bello e vario, con diverse salite impegnative, ma mai eccessivamente lunghe, a cui spesso si avvicendano discese altrettanto toste (la maggioranza delle quali avviene su sentiero).
In sintesi: se si potesse eliminare la pianura sarebbe perfetto!