E venerdi sera e sta ancora nevicando. Come al solito prima di cena ricevo la telefonata del mio socio Robi e questa volta è più eccitato del solito: domani è previsto bel tempo, cè neve fino in città, se siamo fortunati sarà una giornata spaziale, una di quelle che si contano sulle dita della mano in tutto lanno! Cosa facciamo? Montiamo le chiodate? Io però ho appena finito di montare la nuova fat albert rear, arrivata il giorno prima dopo mesi che lavevo ordinata e non ho nessuna voglia di rimettermi a cambiare gomme, perciò glisso con un no, no, la neve è appena caduta, bella fresca e secca, le gomme normali bastano!
Si fissa allora l appuntamento per le 8.30, cominciamo lorario invernale, di solito si portano i bimbi a scuola già in tenuta da bici e si parte alle 7.45, ma viste le basse temperature è meglio aspettare che sorga il sole e poi via fino a mezzogiorno.
Lindomani alle 8.30 puntuali ci si trova al solito posto, le previsioni si sono avverate, non cè una nuvola in cielo e la temperatura è molto bassa, appena un grado sopra lo zero. Ma non è certo questo a spaventarci, usciamo tutto linverno e ci siamo abituati, e poi sappiamo che in dieci minuti saremo già fuori dalla città e cominceremo la scalata alla montagna prescelta, tutta al sole, naturalmente. Infatti in breve siamo alla base della salita e facciamo subito la prima tappa per toglierci la giacca pesante che ci servirà per la discesa. Per arrivare in quota, invece di fare la classica salita su asfalto, abbiamo scelto un itinerario misto, poco asfalto e tanti sentieri, ci metteremo sicuramente di più ma abbiamo tempo e oggi è la giornata giusta. E infatti la scelta è stata perfetta, appena lasciato lasfalto ci attende il primo sentiero, naturalmente completamente innevato e che affrontiamo felici come bambini che non vedono la neve da un anno.
La neve non è tanta, ma è il giusto compromesso per poter pedalare in salita senza problemi
Dopo un breve tratto di forestale, prendiamo un secondo sentiero, anche questo godurioso.
Si arriva adesso ad un primo ponticello, ci siamo passato proprio laltra settimana e già ci immaginiamo che cosa troveremo con queste temperature.
Infatti le assi sono completamente ghiacciate,
e con molta attenzione cerchiamo di passare dallaltra parte, un tuffo nellacqua ghiacciata non sarebbe proprio il massimo.
Per fortuna abbiamo entrambi scarponcini in goretex con suola in vibram che aiuta il passaggio
e presto riprendiamo a pedalare.
Eccoci al secondo ponticello, questa volta si passa pedalando.
Riprendiamo a salire sulla strada più larga ma per fortuna ancora innevata, intanto il sole è più alto e comincia a riscaldarci.
Un ultimo tratto tecnico in saliscendi e giungiamo alla fine della salita,
abbiamo fatto i nostri bravi 1000 m di dislivello e adesso possiamo goderci la discesa. Con una bella vista sulla valle sottostante
ci cambiamo le maglie bagnate, sembra che non faccia molto caldo, controlliamo la temperatura e in effetti il termometro segna un bel meno uno! Ma adesso il sentiero per la discesa è tutto al sole, e in più è piuttosto tecnico e lento, perciò ladrenalina aiuterà il sole a scaldare presto i nostri corpi!
Si parte con un po di timore, bisogna prima vedere la tenuta delle gomme sugli scalini bagnati dalla neve,
anche perché il sentiero è in parte esposto e non è il caso di prendere la direttissima!
Ben presto ci accorgiamo che le gomme aderiscono alla perfezione, la tensione si allenta e i sorrisi cominciano a dipingersi sui nostri volti per la bellezza di questo sentiero.
Tratti esposti si alternano a tratti nella boscaglia,
il panorama verso la valle completamente bianca è stupendo
e scendiamo sempre più gasati verso Merano.
Superiamo un tratto piuttosto ripido
e poi un ponticello in una stretta valle.
Il tratto esposto è finito e si scende veloci nel bosco
Cè tempo anche per divertirsi con un paio di piccoli drop
e alla fine della discesa scopriamo un cartello che farebbe la gioia di tutti i bikers: sentiero vietato ai pedoni (e visto che noi siamo in bici possiamo passare...forse!)
Prima di tornare in città, ripassiamo sul sentiero che avevamo fatto allinizio, la neve è un po più molla ma ancora tiene, vista la temperatura prossima allo zero
E mezzogiorno ed è ora di andare a scuola a prendere i bimbi, ma dopo tutte queste ore passate a divertirci sulla neve, bambini siamo tornati anche noi o-o
Si fissa allora l appuntamento per le 8.30, cominciamo lorario invernale, di solito si portano i bimbi a scuola già in tenuta da bici e si parte alle 7.45, ma viste le basse temperature è meglio aspettare che sorga il sole e poi via fino a mezzogiorno.
Lindomani alle 8.30 puntuali ci si trova al solito posto, le previsioni si sono avverate, non cè una nuvola in cielo e la temperatura è molto bassa, appena un grado sopra lo zero. Ma non è certo questo a spaventarci, usciamo tutto linverno e ci siamo abituati, e poi sappiamo che in dieci minuti saremo già fuori dalla città e cominceremo la scalata alla montagna prescelta, tutta al sole, naturalmente. Infatti in breve siamo alla base della salita e facciamo subito la prima tappa per toglierci la giacca pesante che ci servirà per la discesa. Per arrivare in quota, invece di fare la classica salita su asfalto, abbiamo scelto un itinerario misto, poco asfalto e tanti sentieri, ci metteremo sicuramente di più ma abbiamo tempo e oggi è la giornata giusta. E infatti la scelta è stata perfetta, appena lasciato lasfalto ci attende il primo sentiero, naturalmente completamente innevato e che affrontiamo felici come bambini che non vedono la neve da un anno.
La neve non è tanta, ma è il giusto compromesso per poter pedalare in salita senza problemi
Dopo un breve tratto di forestale, prendiamo un secondo sentiero, anche questo godurioso.
Si arriva adesso ad un primo ponticello, ci siamo passato proprio laltra settimana e già ci immaginiamo che cosa troveremo con queste temperature.
Infatti le assi sono completamente ghiacciate,
e con molta attenzione cerchiamo di passare dallaltra parte, un tuffo nellacqua ghiacciata non sarebbe proprio il massimo.
Per fortuna abbiamo entrambi scarponcini in goretex con suola in vibram che aiuta il passaggio
e presto riprendiamo a pedalare.
Eccoci al secondo ponticello, questa volta si passa pedalando.
Riprendiamo a salire sulla strada più larga ma per fortuna ancora innevata, intanto il sole è più alto e comincia a riscaldarci.
Un ultimo tratto tecnico in saliscendi e giungiamo alla fine della salita,
abbiamo fatto i nostri bravi 1000 m di dislivello e adesso possiamo goderci la discesa. Con una bella vista sulla valle sottostante
ci cambiamo le maglie bagnate, sembra che non faccia molto caldo, controlliamo la temperatura e in effetti il termometro segna un bel meno uno! Ma adesso il sentiero per la discesa è tutto al sole, e in più è piuttosto tecnico e lento, perciò ladrenalina aiuterà il sole a scaldare presto i nostri corpi!
Si parte con un po di timore, bisogna prima vedere la tenuta delle gomme sugli scalini bagnati dalla neve,
anche perché il sentiero è in parte esposto e non è il caso di prendere la direttissima!
Ben presto ci accorgiamo che le gomme aderiscono alla perfezione, la tensione si allenta e i sorrisi cominciano a dipingersi sui nostri volti per la bellezza di questo sentiero.
Tratti esposti si alternano a tratti nella boscaglia,
il panorama verso la valle completamente bianca è stupendo
e scendiamo sempre più gasati verso Merano.
Superiamo un tratto piuttosto ripido
e poi un ponticello in una stretta valle.
Il tratto esposto è finito e si scende veloci nel bosco
Cè tempo anche per divertirsi con un paio di piccoli drop
e alla fine della discesa scopriamo un cartello che farebbe la gioia di tutti i bikers: sentiero vietato ai pedoni (e visto che noi siamo in bici possiamo passare...forse!)
Prima di tornare in città, ripassiamo sul sentiero che avevamo fatto allinizio, la neve è un po più molla ma ancora tiene, vista la temperatura prossima allo zero
E mezzogiorno ed è ora di andare a scuola a prendere i bimbi, ma dopo tutte queste ore passate a divertirci sulla neve, bambini siamo tornati anche noi o-o