Giusto perché non se ne parla abbastanza di questa tragedia che colpisce ormai tutto il mondo, mi piacerebbe alleggerire e ci si raccontasse delle scene più assurde e di delirio puro che sicuramente ci saranno capitate di vedere in questi terribili giorni di vita quotidiana, ovviamente omettendo nomi, località e ditte dove lavoriamo, magari anche per farci rendere conto a noi stessi di errori che possiamo commettere per evitare di contaggiarci con errori banali e appunto scene surreali come per esempio:
i vecchietti visti in un notiziario che durante una passeggiata che seguivano forse troppo alla lettera le linee guida di stare ad almeno un metro di distanza, che durante la loro passeggiata tanevano letteralmente un metro in mano per assicurarsi di mantenere tale distanza
Le mie prime posizioni in ambiente di lavoro sono:
3° posto
Ambiente di lavoro molto rumoroso e il collega, già timido di suo con il tono di voce più basso e discreto che abbia mai sentito, che vuole comunicare da due metri di distanza o più con addosso la mascherina e pensa convinto di riuscire a farsi capire. E altri invece, tutto il giorno con le mascherine nei posti più disparati, sul collo, sul casco o sul gomito, oppure che la tengono al posto giusto mentre lavorano appartati, ma quando ti devono parlare se la tolgono e ti arrivano a 30 cm
2°posto
Hai sentito il collega X? (a casa in quarantena)
Si l'ho visto ieri che faceva la spesa, era anche senza mascherina...
Ma al 1° posto...
Sala caffè, entro e c'è una collega e noto sul tavolino una bottiglia di soluzione salina per il risciacquo oculare e teniamo le nostre distanze, arriva un responsabile e chiede chi ha avuto problemi agli occhi preoccupandosi di un eventuale infortunio, giustamente...
Così la collega, madre di famiglia over 50, se ne esce candidamente "l'ho presa io dalla cassetta del pronto soccorso per disinfettare le maniglie delle porte e i tasti delle macchine del caffè"
Io allora sbrocco "MA CON LA SOLUZIONE SALINA? Usa il disinfettante che è lì di fianco no?!?"
e la sua scusa è stata: ma tu sai cos'è quella bottiglia? Perché io non lo so, pensavo di far bene.
alla fine voleva aver ragione perché c'è una percentuale di sale e secondo lei è un disinfettante valido
È un miracolo che non ci siamo già estinti da secoli
i vecchietti visti in un notiziario che durante una passeggiata che seguivano forse troppo alla lettera le linee guida di stare ad almeno un metro di distanza, che durante la loro passeggiata tanevano letteralmente un metro in mano per assicurarsi di mantenere tale distanza
Le mie prime posizioni in ambiente di lavoro sono:
3° posto
Ambiente di lavoro molto rumoroso e il collega, già timido di suo con il tono di voce più basso e discreto che abbia mai sentito, che vuole comunicare da due metri di distanza o più con addosso la mascherina e pensa convinto di riuscire a farsi capire. E altri invece, tutto il giorno con le mascherine nei posti più disparati, sul collo, sul casco o sul gomito, oppure che la tengono al posto giusto mentre lavorano appartati, ma quando ti devono parlare se la tolgono e ti arrivano a 30 cm
2°posto
Hai sentito il collega X? (a casa in quarantena)
Si l'ho visto ieri che faceva la spesa, era anche senza mascherina...
Ma al 1° posto...
Sala caffè, entro e c'è una collega e noto sul tavolino una bottiglia di soluzione salina per il risciacquo oculare e teniamo le nostre distanze, arriva un responsabile e chiede chi ha avuto problemi agli occhi preoccupandosi di un eventuale infortunio, giustamente...
Così la collega, madre di famiglia over 50, se ne esce candidamente "l'ho presa io dalla cassetta del pronto soccorso per disinfettare le maniglie delle porte e i tasti delle macchine del caffè"
Io allora sbrocco "MA CON LA SOLUZIONE SALINA? Usa il disinfettante che è lì di fianco no?!?"
e la sua scusa è stata: ma tu sai cos'è quella bottiglia? Perché io non lo so, pensavo di far bene.
alla fine voleva aver ragione perché c'è una percentuale di sale e secondo lei è un disinfettante valido
È un miracolo che non ci siamo già estinti da secoli