stessa lunghezza di pedalata ma con rapporti diversi

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valerio_vanni

Biker grossissimus
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il punto è che la domanda originale che era stata posta è:
c'è differenza di efficienza fra coppie di corone-pignoni a parità di rapporto ?
tradotto in un caso banale e trascurando gli incroci che questo comporterebbe sulle nostre bici, che differenza c'è fra usare un 36-36 oppure un 22-22?
la risposta è che le prove di laboratorio sembrano dimostrare che il 36-36 è più efficiente (sembra perché le maglie della catena ruotano meno), inoltre la tensione della catena è più bassa quindi sicuramente meno usura

L'efficienza è maggiore, ma di una quantità molto piccola.
In pratica il girare con la catena storta vanifica il tutto.
 

Waldos

Biker ciceronis
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L'efficienza è maggiore, ma di una quantità molto piccola.
In pratica il girare con la catena storta vanifica il tutto.

avevo specificato di trascurare gli incroci... e poi non è mica detto che gli incroci peggiori si abbiano con corone e pignoni grandi: un 36/18 è sicuramente più diritto di un 22/11 (e di questi se ne vedono ...)
 

valerio_vanni

Biker grossissimus
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a parità di forza sul pedale, con una corona più grande hai un rapporto di leva meno favorevole che con una piccola, quindi la tensione della catena è più bassa ...

Il rapporto è compensato perfettamente da quello al posteriore.
Facciamola più semplice: tu stai applicando una forza sui pedali, che si scarica sul terreno sviluppando un tot di watt.

La catena è lì, tra il tuo piede e la ruota, messa in tensione dalla tua spinta. La spinta (36-36 o 22-22) è identica, se in un caso fosse di più andresti più forte.

Il tratto di catena libero è come una fune a cui è appeso qualcosa, cosa ne sa delle due leve?

avevo specificato di trascurare gli incroci... e poi non è mica detto che gli incroci peggiori si abbiano con corone e pignoni grandi: un 36/18 è sicuramente più diritto di un 22/11 (e di questi se ne vedono ...)

Sono d'accordo, il 36/18 è più dritto e ha ruote più grandi, in pratica ha solo vantaggi.
E' che si seguiva l'ipotesi di inseguire pignoni grandi, quindi si va a pensare a un 36-36 (uso la grande finché posso) e andandolo a confrontare con un 22-22 risulta molto più storto.
 

Waldos

Biker ciceronis
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Il rapporto è compensato perfettamente da quello al posteriore.
Facciamola più semplice: tu stai applicando una forza sui pedali, che si scarica sul terreno sviluppando un tot di watt.

La catena è lì, tra il tuo piede e la ruota, messa in tensione dalla tua spinta. La spinta (36-36 o 22-22) è identica, se in un caso fosse di più andresti più forte.

Il tratto di catena libero è come una fune a cui è appeso qualcosa, cosa ne sa delle due leve?

Che sia compensato da quello posteriore è ovvio, per cui la situazione alla ruoto non cambia... è per quello che c'è nel mezzo che non è uguale...
Fatti uno schemino delle forze che vertono sulla corona anteriore (pedale da una parte, catena dall'altra) e dovrebbe esserti tutto chiaro...
 

valerio_vanni

Biker grossissimus
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Che sia compensato da quello posteriore è ovvio, per cui la situazione alla ruoto non cambia... è per quello che c'è nel mezzo che non è uguale...
Fatti uno schemino delle forze che vertono sulla corona anteriore (pedale da una parte, catena dall'altra) e dovrebbe esserti tutto chiaro...

Quello che stai cercando di dire vale se la catena, dietro, è sullo stesso pignone ed è la corona a variare. Il "massimo" di questo è l'ipotesi in cui la catena sia legata a un muro. Allora sì che puoi guardare solo la leva, e con una corona più piccola puoi spezzare più facilmente la catena.

Qui però c'è anche il dietro, che varia di pari passo al davanti. Un giro di pedali è un giro di ruota: com'è possibile che la catena sia più tesa e che la bici non acceleri?
 

Waldos

Biker ciceronis
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Quello che stai cercando di dire vale se la catena, dietro, è sullo stesso pignone ed è la corona a variare. Il "massimo" di questo è l'ipotesi in cui la catena sia legata a un muro. Allora sì che puoi guardare solo la leva, e con una corona più piccola puoi spezzare più facilmente la catena.

Qui però c'è anche il dietro, che varia di pari passo al davanti. Un giro di pedali è un giro di ruota: com'è possibile che la catena sia più tesa e che la bici non acceleri?

La bici non accelera perché dall'altra parte della catena c'è una forza uguale (la ruota).
Non voglio ripetermi, è una banalissima leva: prendi la posizione con la pedivella orizzontale, ci applichi una forza di 80kg verso il basso quindi tangente. La distanza fra pedale e fulcro sono 175mm. Se stai usando una corona da 44 ha un raggio di circa 90 mm, quindi approx la metà della pedivella. La tensione sulla catena sarà pertanto di circa 160kg.
Rifai il conto con una corona da 22 quindi con raggio la metà, ottieni una tensione di circa 320kg. Semplice.
Sul pacco pignoni il tutto si inverte, pertanto alla ruota non cambia nulla (a meno delle piccole differenze di efficienza dette sopra...
 

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