etichettare i raduni come "world championship" o campionato italiano o ancora "campionato europeo" da una parte è fatto sempre in senso goliardico, da una parte è bello dare una collocazione pratica del raduno che si organizza.
Se vai ad un SSWC sai che ci troverai persone davvero da ogni parte del mondo, è spettacolare, come è spettacolare tutto il contorno.
L'organizzazione è davvero mondiale, l'impegno di chi organizza è incredibile, come spesso lo sono i sacrifici di chi si fa 10 ore di aereo all'andata, si ferma 2gg in un posto per poi farsi altre 10ore di volo.
E allora è bello fare in modo che il ricordo predominante di un evento come questo sia il tempo passato a ridere pedalando, piuttosto che il senso di fatica.
la cosa bella che vedo nei vari raduni (o campionati) è il senso di amicizia e perchè no, di famiglia, che si respira.
Vedo magari i ragazzi francesi, i tedeschi...vedo lo stesso Ed, quel ragazzone americano che sta a vicenza, prendere aerei o farsi km e km di auto per girare l'europa solo per rivedere un gruppo di persone, o solo per stringere nuove amicizie.
Come mi scrisse ED: dove c'è birra e singlespeed mi puoi trovare lì.
ora come ora, è la singlespeed ad incarnare il vero ritorno alle origini della MTB.
Tuttavia, l'approccio RACE con la singlespeed non è neppure così rifiutato od osteggiato.
Basta vedere i nomi dei primi agli SSWC dei diversi anni: carl dekker, barry wicks, adam craig, travis brown...
Un paio di anni fa negli usa discutevano se istituire la categoria singlespeed nelle gare statali dato il grande numero di partecipanti.
E fai te che i singlespeeders si sono opposti perchè volevano gareggiare "contro" le geared.
Quindi come sempre ci vuole il giusto mix tra la competizione e la voglia di divertirsi soprattutto.