Condivido al 100% la riflessione di Davide Allegri, ho un buon lavoro come progettista meccanico con una certa responsabilità, ma comunque mi annoio, è un lavoro vario, ce n'è una nuova ogni giorno, ma mi annoia comunque alla lunga, nonostante abbia cambiato diversi impieghi
La mtb invece mi tiene vivo, enduro o dh che sia, giro libero o gara non interessa, calzo il casco, abbasso la maschera sugli occhi e sono immediatamente scollegato dalla vita; prima pedalata e non sento neanche più il manubrio tra le mani, vedo solo lo scorrere delle immagini nei miei occhi e sento il core che cerca di danzare tra le curve e di copiare quanto più velocemente gli ostacoli; sembra brutto da dire, ma la famiglia in quel ritaglio di tempo neanche sò che esista, sarebbe un limite alla concentrazione; perchè sò di rischiare le ossa, ma la goduria è sempre oltre, taaanto oltre!
Credo che chiunque non abbia questa interpretazione della MTB (oppure chiamatela malattia, a me non offende assolutamente) difficilmente potrà capire ciò che Davide voleva esprimere.
Io personalmente a 45 anni suonati, faccio fatica ad immaginare la mia esistenza se non potessi avere la mtb e la dedizione che riservo a questo sport