Mr Trail è già arrivato da due ore, ha fatto anche un'escursione fino alla vetta del K2, pedalando solo in salita, ma scendendo a piedi. E' provato, ma continua a guardare in alto, per vedere dove salire ulteriormente. Della discesa interesa ben poco. E non si accorge dell'arrivo degli altri 3.
Mr AM arriva sudato, ma non troppo, si piazza a tavola, ordina un menù sostanzioso e si riguarda le 8900 fotografie che ha fatto fino ad allora.
Mr FR, sembra che abbia il camelback forato, perché lascia una scia di sudore dietro di sé, imprecando ad ogni passo per il peso infinito di quella bici, che da spingere sù è un calvario. I suoi fragorosi "rutti cavernicoli da fame" si odono a miglia di distanza. Spesso cadono madonne. Paonazzo, annebbiato dalla stanchezza e dal sudore negli occhi, la visione angelica di varie curve femminili, fa sì che la circolazione si riattivi, dimenticando ogni fatica compiuta. Un feroce rutto, mal soffocato, gli ricorda che deve svuotare le provviste enogastronomiche del rifugio SUBITO.
Ogni cosa commestibile, o presunta tale, viene ingurgitata con brama satanica.
Perfino Mr AM sbarra gli occhi, che non sta mangiando poco! Ma lui deve rimanere leggero, perché riparte subito, dopo aver riempito di foto la quarta scheda SD da 8GB.
Mr Trail è già ripartito: scende a piedi in molti tratti, generando l'ilarità generale degli altri.
E Mr DH? Mr DH ha già sbocconcellato qualcosa di molto leggero, due ostie energetiche liofilizzate e, con lo sguardo perso nel vuoto, sta ripassando ogni mm della pista, muovendo la testa come se la stesse facendo davvero. Concentratissimo. Non si accorge né delle chiappe tedesche né dello splendore delle montagne che lo circondano. Prima di rimettersi in sella, dopo questa pausa cronometrata di 3'24"105, lascia le briciole di ostia energetica troppo pesanti ai due sherpa che ha portato sù lui e la bici. Parte e... ...arrivato. Cosa?! boh. Deve aver usato il teletrasporto per scendere. Gli Sherpa si incazzano e si uniscono al tavolo di chi è salito da solo, borbottando in nepalese... trovando d'accordo tutti, ormai sommersi dal "rosso della casa".
Mr FR, finite le provviste del rifugio, s'avvicina alle proprie
protezioni (che non lava dal 2005) e perde i sensi.
Mr AM riparte, sapendo di dover fare ancora 1000m di dislivello in salita, col capriolo nello stomaco, ma con calma, tra una foto e l'altra, arriverà lontano, lontanoo, lontanooo...
In serata Mr FR riprende conoscenza, emette ogni gas che aveva in corpo, guarda il retrotreno della tedesca che terrorizzata sta fuggendo, e si rialza frastornato: non c'è più nessuno... solo 16 sherpa che gesticolano tra di loro, inveendo verso quella nuvola di polvere che per l'ottava volta si allontana giù per la pista.
Lentamente si rialza, si sgranchisce, trattiene il vomito mentre indossa le protezioni; si frega le mani, sorride e improvvisa, giù, ad minkiam, trickando dove si può, stupendosi di come il cinghiale che ha nel sapore, sappia ancora ruggire e saltare agilmente.