E in ogni caso si potrebbe pensare a un sistema collegato all'impianto frenante sempre usando il disco come magnete permanente (magnetizzando l'acciaio magari) e usando dei solenoidi che si avvicinano al momento della frenata per creare una forza frenante, magari ausiliaria a quella del normale impianto frenante
sospensioni che recuperano energia elettrica?
- Creatore Discussione cheyax
- Data di inizio
Una enorme complicazione e molti chili in più sulla bici per sostituire un dispositivo (la forcella con elemento elastico ad aria e smorzanento idraulico) che ha raggiunto una maturità tecnologica e una efficienza difficilmente eguagliabile...
Comunque un bell'esercizio
Io da ragazzo avevo in testa di recuperare l'energia della frenata usando un volano (parliamo di auto...), una roba piuttosto complessa e probabilmente irrealizzabile. Oggi si fa tranquillamente con le ibride. E infatti ho una Toyota ibrida[emoji1]
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Secondo me sul peso potrebbe arrivare a pesare circa come una forcella a molla. Invece sul fatto che le forcelle attuali saranno molto superiori sono d'accordo anche io, senza dubbio non arriverei a quella efficacia mai visto quanto sono state sviluppate.
Anche ammesso che si riesca a realizzare questa sospensione/generatore senza aggravio di peso e di efficienza meccanica..... ma poi, con questa energia, cosa ci dovremmo fare? Alimentare le frecce (indicatori di direzione), che non abbiamo? Oppure ci mettiamo un bel campanello elettrico? O si pensava di ricaricare l'orologio al quarzo?
Perchè altrimenti, vien da sè che dopo aver realizzato il generatore di energia, bisognerà dotare la bici anche di un accumulatore (batteria), se vogliamo poterne differire l'utilizzo al solo momento di effettiva necessità.....
Perchè altrimenti, vien da sè che dopo aver realizzato il generatore di energia, bisognerà dotare la bici anche di un accumulatore (batteria), se vogliamo poterne differire l'utilizzo al solo momento di effettiva necessità.....
l'energia serve per la gestione elettronica dell'ipotetica forcella (speriamo che possa renderla meno ipotetica)
Mi basterebbe un condensatore, l'idea sarebbe quella di immagazzinare l'elettricità per pochi secondi, per poi inviarla appena finisce l'impulso a un elettromagnete che attirando leggermente l'altro magnete riduce il ritorno. Mentre invertendo la polarità e dando subito l'impulso per la frenatura in compressione.
con quel principio potrai fare una sorta di smorzamento, ma se vuoi una forza di tipo elastico la bobina devi alimentarla... no? altrimenti come sta su la forcella?
basta un magnete che regge circa 30 kg a pochi mm dalla bobina (e ce ne sono) e mi regge con un po' di sag. è stato pensato un sistema simile per i camion dall'università di Tufts (e anche brevettato ma faccio finta che non sia così)