• Orbea lancia la nuova Rise, la sua ebike leggera che ha fatto discutere tantissimo i nostri lettori. Io e Stefano abbiamo avuto modo di provarla in anteprima a Terlago, da oggi la potete toccare con mano al Bike Festival di Riva del Garda.
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sono veneto? REPORT VENETO [volume 2]

Nomad 42

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Non c’è rosa (per l’occasione Rosetta) senza spine…..

il resto delle foto:
[album]35043[/album]

figata!!!


foto bellissime e prefazione di una lettura straordinariamente piacevole in un bel italiano ... sicuro di essere veneto DOC!!!

ostrega! pensa che io non ci sono mai salito proprio perchè c'era da prendere la funivia che non mi andava giù! ... andarci quando questa è chiusa ti salva dalle cattive tentazioni

alberto, nel report ti mancano un sacco di altre fodo valide, la 31 e la 44 su tutte
 

lonebiker

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Non c’è rosa (per l’occasione Rosetta) senza spine…..

MAGNIFICO

Alberto tu che conosci i miei gusti ciclistici sai che nutro una grandissima ammirazione per voi, arrivare in quell'altopiano con le vostre gambe deve essere stato esaltante e per fortuna siete riusciti a bucare il manto di nuvole.

Grandi Grandi Grandi!!!! peccato non esserci stato per la compagnia e per vedere in azione il Matto e il Pazzo non oso immaginare i numeri che hanno fatto

Bravi tutti e gran bel Report!!!
 

Nomad 42

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il titolo l'ho scritto in blu perchè si addice di più al romantico danubio blu che poi blu non lo è... anzi!!!

basta dolomiti, basta vette da 3000 metri e soprattutto basta dislivelli improponibili (improponibili per mia moglie, sia ben inteso) quest'anno vado a fare "la ciclabile del danubio da passau a vienna"
in tutto saranno 400 km circa di piatto assoluto, fatti in 5 giorni più un giorno per la visita a vienna

lascio le dolomiti, dove ero in vacanza, a malincuore e approffittando dell'assenza di mio figlio porto la mia signora, Myriam, a passau per pedalare fino a vienna con bagagli, vettovaglie varie e tendina da 2 posti appresso, e...

...appena iniziato e già ci siamo persi tra le strette vie della citta...


...e nella visita della stessa


un ponte, sicuramente il fiume è là!


come non detto!... il ponte giusto da attraversare è quello sul fiume Inn, proprio dove confluisce nel danubio


ecco la ciclabile, inizia la grande avventura


ma con km e km di questo, io che fotografo in 6 giorni?


fotografo il pescatore...


la motonave che passa...


un branco di daini che riposa sull'argine...


ville che si riflettono nell'acqua...


che fotografo? fotografo improbabili monumenti al dio bici? qui in austria sembrerebbe proprio un culto!


qui la bici la usano proprio tutti!!!


anche con pezzi mancanti!


secondo me sto danubio è di una noia mortale!!!...


manca di qualcosa, di quel non sò che che lo renda caratteristico, e non bastano i bei paesini delle terre nordiche




certo, le pause a suon di birre sono frequenti e abbastanza soddisfacenti


non da meno il loro barbaro cibo, ipercalorico ma nel contemplo saporito, nutriente ed abbondante


è anche vero che sul danubio ci sono scorci di poetica natura






spazi verdi dove i locals si fermano a passare le giornate libere in tutto relax


e a sera i bei tramonti ci tengono compagnia sino al chiudersi delle palpebre... dopo il tramonto cera poco di ludico da fare se non...


ma è altrettanto vero che ci sono km e km e ore e ore di niente!!!


per valorizzare questo danubio ci vuole qualcosa di veramente caratteristico, ci vuole una di quelle lunghe giornate di pioggia battente ininterrotta!!!


avete presente una di quelle giornate che smonti la tenda al mattino sotto l'acqua e che poi la rimonti a sera ancora sotto una pioggia intensa?


una di quelle giornate che non trovi riparo nemmeno sui traghetti?


ebbene questo è il danubio che piace a me, il danubio con il pepe, il danubio con la verve... il romantico danubio blu anche se poi blu non lo è per nulla


almeno con la pioggia l'ambiente si colora di vividi colori


aaargh!!! esclamava il bogone al nostro passaggio!


aaargh!!! dico io con quessto cielo grigio si!!! non avrete creduto veramente che mi piacesse stare in ammollo tutto il dì!?


beh dai, non sempre ha piovuto, per qualche momento una pennellata di azzurro in cielo l'abbiamo vista


e abbiamo attraversato ponti architettonicamente interessanti... i ponti sono stati la mia passione giovanile da studente










molti con la pista ciclabile ben separata dal traffico delle auto con una parete di contenimento... è incredibile l'attenzione che dedicano ai ciclisti nonostante il clima non sia idiliaco per gli stessi!


alcuni ponti, sebbene visivamente ingombranti sanno integrarsi molto bene anche cromaticamente con il circondario


molto piacevole è stata anche la visita in cento a vienna... tutta servita da una fitta rete ciclabile


dove le bici anche in mezzo al traffico hanno sempre la precedenza cosìchè le famigli possano pedalare con una certa tranquillità


la via principale invece, quella delle botteghe dei grandi marchi di lusso, è adirittura per soli ciclisti e pedoni


interessanti sono gli scorci che si possono cogliere in una così bella città


città di origine austro-ungarica ma per "metà" influenzata dalla vicina sassonia


dove imponenti monumenti classici...


...si mesclano ai murales di recente forma artistica


un lancio cosi dell'ananas non l'ho visto manco durante la scuola militare


si, vienna la immaginavo proprio cosi!




con le caratteristiche carrozze


con i grandi cortili


con i tipici tram


con le ampie piazze e viali




con i banchi dei prodotti tipici nei parchi


con le piazze allestite per le innumerevoli rappresentazioni cultorali


e certamente con la, oramai facente parte anche sulle cartoline, ruota panoramica del prater


con l'ultimo tramonto sul danubio blu, che poi blu non lo era, lasciamo vienna con un: "tutto sommato è stata una bella esperienza"
 

lonebiker

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mah non so più che dire a questo gli hai dato anche la cornicetta giusta da lacrima mi limito a dire Bravo e non è riduttivo ma mi tengo in serbo altri superlativi per i prossimi o rischio di essere monotono nei commenti dei Tuoi Reports

Brao Bobo.

Ciaoo
 

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Bobo, hai mai pensato di scrivere un libro?.... illustrato magari.

Non sto scherzando, i tuoi report catturano sempre la mia attenzione,
forse per le immagini, forse per le descrizioni....
probabilmente per entrambe.

beh, i report sono un poò come dei libri, virtuali ma fatti per essere letti e sopratutto, quello che per me più conta, visti!

bobo sei un artista

in fondo non ci sei andato lontano dato che mi sono diiplomato all'artistico, e mi diletto di tanto in tanto nella scultura, nella pittura, nel designe d'arredamento e anche nel canto... quello nei cori in curva sud che tra 5000 coristi non si nota che stono come una campana!

Ciao Bello! Belle quelle dei writer murales!

si, molto belli... ho notato che in molte citta ruropee le amministrazioni dedicano lunghe vie e viadotti alla vena artistica dei giovani writers con risultati soprendenti! Ho notato anche che in tali città i muri privati e i treni della metro sono lindi!!!


bravo mauro, tieni qualcosa anche per i prossimi, che i complimenti fanno sempre piacere o-o

fotografare un posto bigio e piatto non è poi così gratificante quindi ho usato un programma della mia nuova fotocamera che mi permette di evidenziare alcuni colori rispetto altri, in questo caso verde kawa e azzurrino-grigio carta da zucchero, e poi al PC ho caricato i contrasti accentuandoli con forti colpi di luce bianca anche se poi si perdeva la definizione. Per ultimo ho notato che tali modifiche mi scappavano fuori dalla foto ed allora ho risolto contenendole in una sottile cornice nera appositamente sfumata per renderla discreta
 

tostarello

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bel report, meriterebbe una discussione dedicata


complimenti per il risultato, molto belle
 

Crudelia

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Bobo, con questo report ti sei addirittura superato! Un cosa è fare belle foto in Dolomiti, un'altra è fare arte nel piattume di un argine!!! Brao!

Complimenti anche a Myriam, non tanto per aver fatto il giro in bike, quanto per averti sopportato per giorni e giorni, 24 ore su 24!!!
 

Nomad 42

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bel report, meriterebbe una discussione dedicata
complimenti per il risultato, molto belle
grassie tosty o-o
in effetti questo report ha riscontrato un discreto interesse, molti vorrebbero fare questa ciclovia e approfondire info utili non sarebbe una cosa sbagliata, anche perchè la cosa non è cosi semplice come si possa credere, per esempio, dove parcheggiare l'auto a passau, quali guide possano tornare utili, come fare per pinificare i pernotti in camping o nei gasthof, come rientrare a passau con il treno, e....
pertanto ho chiesto a Marco se gli può interessare una discussione in merito in home


myriam è trent'anni che mi sopporta ed ormai ci ha fatto il callo!!

per i complimenti alle foto doppia birra o-o o-o perchè hai azzeccato in pieno ciò che ho voluto fare, girare una situazione non propriamente idiliaca a mio favore fotografando i particolari più disperati e modificando le foto con discrezione per renderle più poetiche e attinenti ai soggetti! Le modifiche esagerate non mi piacciono e credo che qui sia riuscito a fare un discreto lavoro... sprono per fare di meglio alla prossima occasione

Direi una "grande" esperienza,bel report e complimenti alla consorte,bravissima

grazie Mauro o-o e grazie da parte di Myriam o-o che tutto sommato visto dal suo punto di vista ha fatto qualcosa da "non da tutti"... in effetti, sebbene non fu nulla di eclatante, è stata una "grande" esperienza, una volta ogni tanto tornar "morosi" (senza prole appresso) con la propria donna fa bene al corpo e allo spirito

.........IMMENSO. ...........
.........IMMENSO.............
.........IMMENSO. ...........

Bobo sto giro sei stato ESAGERATTTTTTTOOOOOOO

chi io? ... piuttosto tieniti un paio di IMMENSI per la prossima

grassie Alberto o-o
 

Petek

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Complimenti a tutti, in particolare a Bobo per i report!
Mi collego raramente, però leggo spesso il forum.
Approfittando di un weekend uggioso finalmente ho un po di materiale anch'io...
Tra fine Agosto ed inizio di Settembre sono stato sulle occidentali a fare vedere com'è. Ho imbroccato "solamente" due colori: Rosa e Bianco



A chi si chiede: maaaaa.... è possibile scendere dal Bianco in bici?
faccio presente che il Buscaini recita: 1984 - Due olandesi salgono e discendono il mountain bike per la via normale da St-Gervais
Per cui, sì è possibile andare in bici (a mio avviso si porta il 100% del tempo in su, il 60 % in giù, quanto alla cima ... io ero a piedi (anzi con i ramponi) e già così non è stata una passeggiata) ma siete indietro di 30 anni!

Tornato nell'Est un giorno faccio un giro sopra casa http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/10996, ma la forma fa un po' schifo, ho molto più fiato che gambe.
Il giorno dopo invece raccolgo tracce dal forum e dal libro MTB in Dolomiti e ne esce:

San Martin de Tor, Longiarù, Medalges

Partenza sul fondovalle a lato del torrente, con un bel po di fatica si raggiunge la sommità della dorsale che divide la valle dei Molini dalla Val Badia. Durante la salita si vede la dorsale da cui si scenderà


I panorami sono fenomenali, sia verso il Sas da Putia (con cervi di legno)


sia verso il Puez (con mucca di carne)


sia sull'intera Val Badia (con pedalatore ossuto)


Mancano le fotografie al Sasso della Croce perché era esattamente controluce, la macchina fotografica non ci vede bene quanto gli occhi...

Si raggiungono paeselli e poi si riprende a salire, un bellissimo sentiero in costa fa arrivare verso Pescol, salita e giù a Longiarù.
Inizia quindi la lunga e faticosa salita a Medalges, la pendenza ed il fondo permettono di pedalare, però non molla mai. Usciti dal bosco i panorami sul Puez e le montagne circostanti sono incredibili, finalmente riesco a ritrarre il Sas dles Diesc, con me affaticato che pompo sui pedali:


La strada continua a salire ed il panorama cresce di conseguenza:


Finalmente arrivo a Medalges, dove la brezza aggiunge un tocco di dinamicità alla foto:


In malga mangio e bevo come si conviene...

Riparto e... bici in spalla!!! il kaiserschmarnn e la birra media si fanno sentire, per fortuna sono solo 10 minuti. Per riposarmi faccio ancora fotografie, il risultato non mi soddisfa appieno, ma mi accontento:


Arrivo finalmente al cospetto del Sas da Putia, noto con massima soddisfazione quanto lunga sarà la discesa.


Il primo tratto verso il rif Genova è facile ma esposto, purtroppo alcuni gradoni spezzano il ritmo e mi obbligano a camminare.
Proseguo in discesa su un sentiero carino e mi deposita su una sterratona, il cui colore bianco è una manna per dare profondità alle fotografie:


Arrivato al passo Goma, mi guardo attorno e vengo sorpassato da uno sbruffone con bici elettrica, mi fiondo in discesa all'inseguimento finché arrivo a succhiargli la ruota, a quel punto... mi accorgo di aver sbagliato sentiero!!! Torno al passo e da lì prendo una traccia poco visibile che taglia a mezza costa sopra dei salti di roccia. Il sentiero è tale che pedalando rischierei di toccare con il pedale interno e quindi di cappottarmi con esiti fatali! Pertanto proseguo a piedi per un bel po' in tal maniera finché il sentiero non inizia a scendere; il primo tratto è impegnativo, ma poi è da sballo! Lunghissimo, eterno, qualche tratto impegnativo, altrimenti è scorrevole, i dischi sono diventati blu di gioia...
Unica pecca: il sentiero è tutto nel bosco, quindi poco fotogenico.

Qua la traccia: http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/10997
Qua le foto: [slider]35204[/slider]
 

Petek

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San Felice - Val Scura - Altanon - Veses

English translation on my blog.
Autunno... le giornate sono corte, prima di andare a lavorare
parto per un giro, all'inizio mi accompagna un'amica


poi salgo nelle frazioni di San Gregorio, dove la poca luce lascia intravedere i fienili carichi per l'inverno


ed abitanti variopinti


Il fondovalle oramai è lontano, invece il Pizzocco si avvicina e sovrasta con la sua grandezza


Le stradine asfaltate non sono trafficate e mi permettono di prendere rapidamente quota, arrivato a Roncoi inizia la rampa finale, delle sculture ammoniscono chi va in montagna che non basta arrivare in cima, ma si deve anche ritornare sani e salvi



Una rampa al limite della pedalabilità mi dice che il mio stato di forma non è così male, inizia il fondo sterrato, in poco arrivo alla chiesa di San Felice, e lì finalmente sorge il sole


Ho fretta, il lavoro mi aspetta. Indosso le protezioni (casco, guanti, ginocchiere ed ultrasuoni antizecche) ed imbocco il sentiero dietro la chiesetta


che un po' sale, un po' scende, ma è sempre fantastico.
una foto veloce

e giù fino sul fondo della val Scura (si chiama così perché le nuvole si concentrano ed impediscono ai valligiani di vederla)
Una inversione ad U ed il sentiero continua a perdere quota, qualche passaggio più impegnativo, un albero caduto ed un sassone mi obbligano a camminare, per il resto è una favola!
ciò che inizia, prima o poi finisce
e il sentiero finisce nell'alveo ghiaioso del Veses. Il materasso alluvionale è tale che, nonostante le cospicue piogge, non si veda una goccia d'acqua. Ci sono invece un sacco di simpatici sassoni sui quali qualcuno ogni tanto fa bouldering.
Attraversato l'alveo si prende una strada sterrata che sale un po' e poi di nuovo scende fra le case di Campel, breve deviazione su sentierino e quindi si arriva sulla strada provinciale. La si attraversa e si prende un altro sentiero! Anche questo è scorrevole e permette di divertirsi a manetta! Si raggiungono le sorgenti dette "Le acque more" da cui attinge sia l'acquedotto che la centrale idroelettrica dell'Altanon. Una serie di pannelli esplicativi illustrano il funzionamento di quest'antichissimo impianto industriale, si vede così la ex diga, il canale di derivazione, la vasca intermedia, che permette qualche bella fotografia


E' tardissimo, pedalo come un forsennato e seguo il canale di gronda, quindi giù per la massima pendenza parallelo alla condotta forzata.
Arrivo alla centrale, attraverso il ponte pedonale e cerco il sentiero per Veses, non ci sono cartelli, ma il mio senso di orientamento ha la meglio.
Seguo il sentiero, attraverso un ponte fuori norma e pericolante (ho ignorato i divieti, il ponte ha comunque retto il mio peso)
Seguo il torrente Veses su questo bel sentiero, una piccola risalita mi deposita sul tornante della strada provinciale sopra Veses.
Sono in ritardo, per arrivare puntuale ricorro alle ore passate a guardare il giro ed il tour e quindi mi trasformo nel navarro. Testa bassa, schiena parallela al suolo e rapporti durissimi. in un attimo sono a casa, doccia, colazione, ufficio.

Mentre il pc si avvia guardo fuori dalla finestra: la Val Scura...
una serie di single track in discesa così lungi e così belli sono rari da trovare vicino casa...

Traccia: http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/10998
Per ragioni di tempo non ho potuto allungarlo, ma se si vuole aggiungere qualche km e un po' di dislivello..
http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/11000


 

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