Ormai ci ho preso gusto, e parto col mio terzo report:
Il giro che mi accingo a raccontarvi è il più duro che abbia mai fatto a causa dei tratti con bici a spinta o in spalla ai quali sono stato costretto da sentieri troppo tecnici per me in discesa ed impossibili per tutti in salita. Comunque le zone attraversate sono molto suggestive e meritano senz'altro una visita.
L'idea è venuta a mio fratello che rovistando tra vecchi articoli della ex rivista Bici da Montagna stava cercando qualche idea per giri nuovi e particolari, e questo sicuramente lo è.
Ecco allora che viene il bel giorno di provarlo e ci troviamo alle 8.15 presso il Bar/Albergo Lozen con gli amici Massimo, Giovanni, Giuseppe e Stefano oltre ai Bike Brothers.
Si parte subito in salita su asfalto per 4 km e 400m di dislivello, tanto per scaldare le cambe (vero Stefano?)
Per fortuna la sosta al Lago di Calaita rincuora gli animi
ma la vista del crinale dal quale dovremmo scendere per chiudere il giro preoccupa un po'
Intanto si continua a salire fino a Forcella Calaita
e si lascia il lago alle nostre spalle
Si entra nel bosco
per andare a prendere una bella forestale che non lasceremo più fino a Malga Tognola
L'arrivo alla Malga ripaga delle fatiche con un panorama da cartolina sulle Pale di San Martino
ed il gruppo è ancora sorridente
ora bisogna prendere il sent.352
Dopo 400m di dislivello in discesa si ritorna a salire prima per Malga Valsorda Alta e poi per la Forcella Valsorda
Tutto sommato alla Malga Valsorda Alta siamo ancora sorridenti
ma il calvario deve ancora iniziare, e per salire là in cima alla Forcella Valsorda
bisognerà spingere o portare la bici in spalla per una mezz'oretta
Il paesaggio in compenso è magnifico
Ora bisogna scavalcare due forcelle innominate ancora con tratti a piedi
fino allo strappo finale: circa 100 m di salita da capre per raggiungere il Golgota (Forcella Folga a 2200m)
Mentre The Voice sceglie il sentiero giusto
arrivano gli altri biker distrutti dalla fatica, come me
E' noioso ripetersi, ma non è colpa mia, se il panorama anche da qui lascia senza fiato, oltre a quello che avevamo già perso per l'arrampicata
e si vede anche il Lago Calaita dove eravamo 6 ore prima
Purtroppo la discesa fino alla Malga Grugola non è rilassante, anzi spaccagambe
e solo in brevi tratti si riesce a salire in bici
Giunti alla Malga Grugola le fatiche sono finite ed in una mezz'oretta si rientra al Bar Lozen, dove abbiamo parcheggiato l'auto.
Le mia personale conclusione è che questo è un giro che una volta nella vita va sicuramente provato, e poi ognuno trarrà il proprio parere, sapendo a priori che circa 7 km si fanno a piedi.
La traccia GPS è disponibile QUI
Il giro che mi accingo a raccontarvi è il più duro che abbia mai fatto a causa dei tratti con bici a spinta o in spalla ai quali sono stato costretto da sentieri troppo tecnici per me in discesa ed impossibili per tutti in salita. Comunque le zone attraversate sono molto suggestive e meritano senz'altro una visita.
L'idea è venuta a mio fratello che rovistando tra vecchi articoli della ex rivista Bici da Montagna stava cercando qualche idea per giri nuovi e particolari, e questo sicuramente lo è.
Ecco allora che viene il bel giorno di provarlo e ci troviamo alle 8.15 presso il Bar/Albergo Lozen con gli amici Massimo, Giovanni, Giuseppe e Stefano oltre ai Bike Brothers.
Si parte subito in salita su asfalto per 4 km e 400m di dislivello, tanto per scaldare le cambe (vero Stefano?)
Per fortuna la sosta al Lago di Calaita rincuora gli animi
ma la vista del crinale dal quale dovremmo scendere per chiudere il giro preoccupa un po'
Intanto si continua a salire fino a Forcella Calaita
e si lascia il lago alle nostre spalle
Si entra nel bosco
per andare a prendere una bella forestale che non lasceremo più fino a Malga Tognola
L'arrivo alla Malga ripaga delle fatiche con un panorama da cartolina sulle Pale di San Martino
ed il gruppo è ancora sorridente
ora bisogna prendere il sent.352
Dopo 400m di dislivello in discesa si ritorna a salire prima per Malga Valsorda Alta e poi per la Forcella Valsorda
Tutto sommato alla Malga Valsorda Alta siamo ancora sorridenti
ma il calvario deve ancora iniziare, e per salire là in cima alla Forcella Valsorda
bisognerà spingere o portare la bici in spalla per una mezz'oretta
Il paesaggio in compenso è magnifico
Ora bisogna scavalcare due forcelle innominate ancora con tratti a piedi
fino allo strappo finale: circa 100 m di salita da capre per raggiungere il Golgota (Forcella Folga a 2200m)
Mentre The Voice sceglie il sentiero giusto
arrivano gli altri biker distrutti dalla fatica, come me
E' noioso ripetersi, ma non è colpa mia, se il panorama anche da qui lascia senza fiato, oltre a quello che avevamo già perso per l'arrampicata
e si vede anche il Lago Calaita dove eravamo 6 ore prima
Purtroppo la discesa fino alla Malga Grugola non è rilassante, anzi spaccagambe
e solo in brevi tratti si riesce a salire in bici
Giunti alla Malga Grugola le fatiche sono finite ed in una mezz'oretta si rientra al Bar Lozen, dove abbiamo parcheggiato l'auto.
Le mia personale conclusione è che questo è un giro che una volta nella vita va sicuramente provato, e poi ognuno trarrà il proprio parere, sapendo a priori che circa 7 km si fanno a piedi.
La traccia GPS è disponibile QUI