sila marathon 2014

antonio tallarico

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savelli kr
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Abbiamo messo su un blog per raccontare i nostri viaggi in MTB in terra di Calabria. Dalla Sila (da cui tutto ha avuto origine), all'Aspromonte, al Pollino, alla sibaritide ogni rotta racconta la storia di una ricerca incessante di ciò che è bello. Una ricerca che unisce viaggiatori accomunati dal comune desiderio della scoperta/riscoperta dei luoghi. Invitiamo chiunque ne avesse voglia ad unirsi a noi nel raccontare i propri luoghi e nel condividerli.

La sila è un enorme labirinto fatto di antichi sentieri,valli inesplorate, fiumi e boschi testimoni del Tempo Immobile, della memoria che si fa mito. La Sila sono le vedute mozzafiato del Gariglione, dell'Ampollino, i Giganti di Fallisto, i 1.928 mslm di Botte Donato, ma è anche altro. E' bellezza celata nei suoi angoli meno conosciuti e in quella miriate di cammini appena visibili che sembrano portare da nessuna parte. La Sila Marathon, di conseguenza non è altro che un'avventura alla riscoperta dell'altra Sila quella selvatica apparentemente inaccessibile. Ma non c'è nessuna sfida da affrontare, non c'è nessun limite da oltrepassare: solo la volontà di perdersi nelle distanze, nei colori e nell'eloquente silenzio di questa terra madre. Il viaggio sarà arduo, la fatica tanta e non tutti saranno avvezzi al sacrificio, ma la bellezza sarà nuda solo agli occhi di chi saprà cercarla. L’esperienza della Sila Marathon 2013 in tal senso è stata quasi una rivelazione che ci ha riportato alle origini della passione per la MTB la quale, paradossalmente, è anche lentezza, soste frugali, scambi umani, amicizia. Ma la passione per questo sport può anche trasformarsi nell’amore per un certo tipo di cultura espressa in forma anonima nel rapporto storicamente instauratosi tra gli abitanti di un dato luogo e l’ambiente circostante. Strana forma di sublime in cui la maestosità senza tempo del paesaggio si fonde con la poeticità di ciò che è umile e passeggero. Ritrovare le tracce di questo passato, che sembra affondare nella notte dei tempi, sarà allora un po’ come vestire i panni di quei viaggiatori che già durante il corso dell’800 amavo spingersi negli angoli più reconditi della Calabria, alla ricerca di un Oriente prossimo che sapesse affascinarli. Cosa che puntualmente accadde a ciascuno di essi. Di conseguenza non resta altro per noi moderni viaggiatori che ritrovare il cammino ed abbandonarci ad esso lasciando per una volta da parte le voluttà di ciò che è superfluo.
 

antonio tallarico

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http://silamarathon.blogspot.it/2014/05/diario-di-viaggio-belmonte-monte.html#more

Finalmente si arriva, ecco il cartello benvenuti a BELMONTE il paese dei vichi, e li già mi chiedo se non abbiano sbagliato a e scambiato vichi per fichi boo!?.Un vigile un po’ incazzoso mi fa parcheggiare, vado per l'iscrizione si tratta proprio di vichi "minelle". Pronti, partenza, via. Annamaria è già nervosa uhhh. Non c'è tempo per sgranchirsi le gambe, già si sale. Il pedale destro si chiama sudore, il sinistro fatica. Sudore e fatica, che tuttavia neanche si avvertono perché si discute con gli amici ritrovati. I primi panorami, le isole Eolie, lo Stretto, la Sicilia, l'Etna ed alle spalle il cocuzzolo da raggiungere, lontanissimo. Il tempo passa in fretta, son già trascorse tre ore di sudore e fatica e i primi bikers stanno hanno già scollinato, mi faccio prendere anch'io dalla frenesia e penso : “ non c'è più tempo per parlare, bisogna andare”. Vado, i battiti aumentano le pendenze pure, ma la cima si avvicina, i prati, i cavalli bradi, le rocce e finalmente ci sono aria terra, mare. Mi sento tutt'uno con gli elementi. Ma non c'è tempo, la voglia è tanta per la meritata discesa, e via a mille. Avverto forte le vibrazioni sui sassi, i freni perdono di efficienza, ma ormai sono drogato di adrenalina. La fortuna mi aiuta, incontro Andrea che mi indica le traiettorie giuste e la discesa è stupenda. Il convivio, le quattro risate, il giretto nel paese ed infine la sorpresa più bella: un borgo curatissimo e affascinante dove in ogni vicolo si tramanda un proverbio calabrese. Ed è proprio nei vicoletti che incontriamo un vecchio signore di circa 90 anni, che gestisce una locanda passando il tempo a costruire presepi. Ci vede interessati e ci invita a seguirlo, il passo è lento calmo per fare 20 metri ci mettiamo 10 minuti, alla fine ci conduce all’interno di una camera, apre una finestra e dice; QUESTO E' IL MIO PARADISO.
 

antonio tallarico

Biker popularis
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L’appuntamento è fissato per il 17 agosto 2014, ore 8:00, Piazzetta Pino grande, Savelli (KR). 85 km, 3000 metri di dislivello, difficoltà molto elevata. Saranno previsti, tuttavia, dei punti di rientro ai 35 e 50 km, circa, con ritorno al punto di partenza per dare a tutti la possibilità di prender parte all’iniziativa.

[VIDEO=4866]silamarathon2014[/VIDEO]

http://silamarathon.blogspot.it/p/manifesto.html
 

antonio tallarico

Biker popularis
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ad oggi abbiamo una trentina di iscritti, per l'acqua non ci sono problemi ce n'è in abbondanza ti consiglio cmq di portare lo zaino idrico o una borraccia di scorta, una buona dose di barrette ed una giacca impermeabile. Una versione del tracciato non definitiva è caricata sugli itinerari di mtb forum e per completarlo occorreranno, tra soste varie, come minimo 10 ore. Per dare la possibilità a chi viene da lontano di potersi fermare per la notte stiamo predisponendo dei posti letto in villa condivisa a pochi metri dal punto di partenza ad un costo che va dai 10 ai 15 euro...
 

gizzeria

Biker superis
1/12/12
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gizzeria
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ad oggi abbiamo una trentina di iscritti, per l'acqua non ci sono problemi ce n'è in abbondanza ti consiglio cmq di portare lo zaino idrico o una borraccia di scorta, una buona dose di barrette ed una giacca impermeabile. Una versione del tracciato non definitiva è caricata sugli itinerari di mtb forum e per completarlo occorreranno, tra soste varie, come minimo 10 ore. Per dare la possibilità a chi viene da lontano di potersi fermare per la notte stiamo predisponendo dei posti letto in villa condivisa a pochi metri dal punto di partenza ad un costo che va dai 10 ai 15 euro...


ok... io vengo da gizzeria vicino lamezia ma credo do venire direttamente senza pernotto... mo vediamo....
 

antonio tallarico

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Sila Marathon 2014
http://silamarathon.blogspot.it/2014/08/sila-marathon-2014-descrizione-del.html
Punto di partenza dell’edizione 2014 della Sila Marathon è il Villaggio Pino Grande, comune di Savelli, Sila Grande. Si tratta di un evento cicloescursionistico amatoriale della lunghezza di 80 km, per un dislivello cumulativo di circa 3000 metri. Una vera e propria attraversata della Sila Grande, da est ad ovest, in cui il piacere e la fatica dello sforzo atletico si combinano allo stupore generato dalla scoperta del territorio e del paesaggio.
Il primo tratto del percorso non rivela grandi difficoltà, dalla piazzetta del summenzionato villaggio (alt. 1150) infatti, si sale fino alla cima della Serra Toppale (alt. 1450) attraverso una rete di sentieri immersi nel fitto di un bosco caratterizzato dall’abbondante presenza di faggi e pini.
Dalla cima della Serra Toppale si ridiscende lungo un rapido single track che segna la montagna e termina nei pressi di una fonte d’acqua denominata “Fonte del Brigante”, (la prima di una serie di 10 fonti dislocate lungo il cammino). Qui verrà effettuata una prima operazione di rifornimento idrico (km 10). Percorsi circa 300 metri di strada asfaltata si svolta per riprendere lo sterrato e dopo un’agevole e rapida discesa, inizia il primo tratto di salita lungo la cosiddetta “Via della resina”. Anche in questo caso il tragitto non presenta particolari difficoltà. Il manto viario, infatti, risulta largo e ben battuto. Il tratto finale di questa porzione di percorso che conduce fino alla località Cerviuolo è contraddistinto, invece da alcuni tratti di puro ed impegnativo outdoor (attorno al km 20) all’interno di una vegetazione spontanea che ha lentamente preso il sopravvento sull’opera dell’uomo. Qui è posto il primo cancello d’uscita con ritorno al punto di partenza su strada asfaltata. Da Cerviuolo in poi si procede su strada asfaltata in direzione Germano (San Giovanni in fiore) per circa 7- 8 km. Da quota 1269 si passa a quota 1600, lungo il versante est del monte Pettinascura (alt. 1708). Una seconda tappa per il rifornimento d’acqua sarà effettuata all’incirca a metà del tratto di salita in asfalto
Alla fine della salita si imbocca il sentiero n. 9 molto probabilmente il punto d’entrata paesaggisticamente più affascinante per Macchialonga, perché attraversa la valle longitudinalmente e culmina con la visione dell’omonimo laghetto (km 36). Procedendo poi per 2 ulteriori km, con qualche pendenza impegnativa, si giunge fino a Serra Ripollata (alt. 1682) punto più alto del tragitto. A questo punto si conclude la prima parte del percorso (seconda uscita), qui infatti verrà effettuata la sosta “pranzo” e data la possibilità, a chi volesse farlo, di rientrare a Pino Grande.
Da Serra Ripollata si ridiscende poi per circa 10 km verso Arnocampo, Redisole, Timpone Rosso fino al Germano, dove verrà effettuata una terza sosta idrica. Attraversato il villaggio Germano si arriva all’ingresso del successivo tratto sterrato, località Cozzo Lamparo (alt. 1305). Da questo punto si scende fino alla valle del fiume Lese da quota 1250 si passa a quota750 mslm. Un single track molto tecnico di circa due km chiude questo segmento della marathon.
Dopo aver visionato la galleria ed il ponte del locale acquedotto, posti a fondo valle, si procede lungo la costa del Lese e si risale per 7-8 km fino a raggiungere nuovamente quota 1300 (quarta sosta idrica). Questa parte del tracciato risulterà sicuramente la più impegnativa sia per i dislivelli, sia, ovviamente, per la fatica accumulata. Tuttavia l’ampiezza della strada sterrata e le condizioni del fondo stesso: ben battuto e sgombro da pigne, rami e da ogni altra sorta di ostacolo, rende l’ascensione quasi piacevole.
Arrivati all’incrocio della Croce di Parrilla (trivio Savelli-Campana-Bocchigliero) si procede per una decina di km in piano lungo il lato est della Serra Toppale, fino all’ultimo single track di 2 km, anch’esso molto tecnico, ma più “veloce” rispetto a quello precedente. Gli ultimi km, quelli restanti da percorrere dando fondo alle ultime residue energie per affrontare la breve salita conclusiva, saranno quelli del rientro a Pino Grande.
Buona Sila Marathon a tutti
 

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