Sila Bike Meeting
10 Agosto 2008
[Comunicato stampa] - La Calabria è da sempre una terra piena di tesori naturali in esplorati che vanno in perfetta sinergia con per alcune forme di attività sportive ad impatto zero sull'ambiente naturale come la MTB. L'idea nata da alcuni volenterosi Calabresi del forum,nella fatti specie della provincia di Cosenza , che hanno deciso si unire il loro tempo per rilanciare, a piccoli passi, i luoghi e i sapori che rendono la Calabria unica nel mondo. Il Meeting è un occasione di incontro "fisico" fra i membri del forum e di confronto in loco delle tante teorie e tecniche riguardante il Biking .
Sila ed MTB, un connubio ideale, forse unico in Italia, per una serie di ragioni:
l'estensione notevole, il clima sorprendentemente fresco d'estate e mite in autunno e primavera, la fittissima rete di sentieri inseriti per la maggior parte all'ombra di un rigoglioso manto di boschi e foreste, le pendenze modeste che permettono comunque, grazie al complesso sviluppo dei percorsi, di superare dislivelli fino a 1000 m., lambiente sostanzialmente privo di veri spunti panoramici quanto invece ricchissimo di ambiti selvaggi ove la natura viene vissuta più che visivamente ammirata, ed inoltre l'assenza di fango per la mancanza di terreni propriamente argillosi, la presenza di un sabbione compatto che costituisce un fondo drenante e ben percorribile, l'assenza di speroni rocciosi, l'assenza di vegetazione spinosa capace di perforare i pneumatici.
Tali caratteristiche rendono certamente la "Silva Brutia" detentrice di un primato nazionale invidiabile.
Scopriamo insieme la Sila in mountain bike grazie alliniziativa di un gruppo di appassionati che vi guideranno in un tour tra il lago Arvo ed il lago Ampollino.
DESCRIZIONE DELLITINERARIO
Si parte da Lorica, caratteristica località turistica sulle sponde del lago Arvo, definita da molti la Perla della Sila; si percorre la statale in direzione Quaresima, sempre allombra di foreste di pino laricio e campi coltivati, mentre lazzurro del lago, con un bagliore luccicante straordinariamente suggestivo, fa capolino tra le fronde; superate le vallecole del Cavaliere e del Mellaro, una vasta piana, intensamente coltivata a patate e granoturco, si estende verso il lago e verso i rilievi di Botte Donato: siamo nella valle del Bufalo, ormai prossimi a Quaresima.
Raggiunto il villaggio, si imbocca a sinistra la bitumata per il villaggio di Pino Collito; qui la strada si fa ancora più solitaria ed amena; i campi coltivati cedono subito il posto ad altri immensi boschi di conifere, mentre la strada costeggia sempre le rive del lago, stavolta sul lato meridionale; una allegra famiglia di aironi cenerini, ormai stanziali, si mostra agli occhi del visitatore sulle rive limacciose di questo tratto di lago.
Si giunge, prima del villaggio, ad un bivio per il sentiero che, gradualmente, risale verso il Passaturo del Melillo, una sella che costituisce lunico passaggio (passaturo) tra la valle dellArvo e quella dellAmpollino; è un alternarsi, dapprima, di pinete e radure soleggiate, poi si entra decisamente nella faggeta, buia e fitta, uscendo finalmente sul colle ove si dipartono una serie di stradine; si supera agevolmente una recinzione, percorrendo la linea di cresta, ed ecco che, a sinistra, il sentiero comincia a scende attraverso una serie di tornanti , nel fitto del bosco, che immettono su una soleggiata radura valliva, verso la bitumata di Tassitano.
Qualche km di bitumata attraverso le splendide realtà agricole di montagna: casolari e dimore estive, stazzi in cui i contadini operano laboriosamente nella bella stagione, qualche agriturismo e, intorno, coltivazioni che si allungano nella valle racchiuse da cinte montuose ammantate di foreste.
Più avanti, Caporosa, altro allegro villaggio in cui si confondono turisti e contadini, e subito si intravede il lago Ampollino; si lascia la bitumata e si scende, da una stradella, verso il lago; si costeggia la riva lungo il Sentiero Italia, dove gli scorci sulle azzurre acque si indovinano dietro ogni curva ed ogni albero; aggirato Timpone del Triangolo la carrareccia passa accanto un vetusto ma ben curato casolare di montagna, con chiesetta attua; quindi si esce sulla bitumata di Verberano; siamo nella zona delle sorgenti del Savuto, un perfetto spartiacque tra i due mari, ove la pioggia che si raccoglie nei 2 ruscelletti attigui prende, in uno, la via del Tirreno, nellaltro quella dello Ionio !
Poco più di un chilometro e, giunti al borgo di Spineto, si imbocca la stradella che, dopo le case, inizia a risalire il versante che ci riporterà verso Tassitano; la salita è piuttosto impegnativa, seppur nella piacevole frescura di una fittissima pineta; una volta valicata la cresta, la strada scende verso Pita dellAglio, sulla bitumata già percorsa, da cui si ritorna a Caporosa.
Prima del villaggio agricolo si imbocca il sentiero della Fiumarella, percorso dal Sentiero Italia; prima si sale tra guadi di ruscelli e filari di ontani e pioppi, poi si costeggia una vecchia Turra silana (antichi ricoveri per i pastori), quindi si lascia la valle principale per risalire a mezzacosta nel bosco, ove lascesa inizia a farsi ardua; il gorgoglio delle acque unito allo stormire delle foglie lasciano improvvisamente il posto al silenzio della pineta; la luce traspare ancora, voltandosi allindietro, mente il buio della foresta è davanti a noi, nellaria resinosa che carica di un fascino degno delle migliori descrizioni di Norman Douglas questo pregevole angolo di natura silana !
A questo piacevole senso di benigno mistero, caratteristico del bosco silano, che ci avvolge quando finalmente valichiamo la cresta, si aggiunge un panorama davvero singolare: il lago Arvo che si estende ad occupare tutto lo spazio di luce che si apre dinnanzi: una stupenda valle allungata verso ovest e chiusa dalla dorsale di Botte Donato e dagli altipiani maestosi di Serra Carrumangu !
Dopo una sosta dobbligo, per tirare fiato e per scattare qualche foto, inizia la discesa che ci porta rapidamente verso la bitumata di Pino Collito; qui, invece di seguire la strada, si può percorrere la prosecuzione del Sentiero Italia, ben pedalabile, che si dirige verso Scarda fino a Nocelle.
Siamo ormai in prossimità della diga sullArvo; ci godiamo ancora queste superbe immagini daltri tempi, che ci evocano le grandi opere idrauliche dei primi anni del Novecento, capolavori di ingegneria perfettamente inserite nellambiente e che hanno reso celebri e gradevoli queste località.
Giunti a Rovale si ritorna verso Lorica dalla statale, attraverso la soleggiata strada che serpeggia tra i campi di patate è limmancabile azzurro del lago sullo sfondo.
10 Agosto 2008
[Comunicato stampa] - La Calabria è da sempre una terra piena di tesori naturali in esplorati che vanno in perfetta sinergia con per alcune forme di attività sportive ad impatto zero sull'ambiente naturale come la MTB. L'idea nata da alcuni volenterosi Calabresi del forum,nella fatti specie della provincia di Cosenza , che hanno deciso si unire il loro tempo per rilanciare, a piccoli passi, i luoghi e i sapori che rendono la Calabria unica nel mondo. Il Meeting è un occasione di incontro "fisico" fra i membri del forum e di confronto in loco delle tante teorie e tecniche riguardante il Biking .
Sila ed MTB, un connubio ideale, forse unico in Italia, per una serie di ragioni:
l'estensione notevole, il clima sorprendentemente fresco d'estate e mite in autunno e primavera, la fittissima rete di sentieri inseriti per la maggior parte all'ombra di un rigoglioso manto di boschi e foreste, le pendenze modeste che permettono comunque, grazie al complesso sviluppo dei percorsi, di superare dislivelli fino a 1000 m., lambiente sostanzialmente privo di veri spunti panoramici quanto invece ricchissimo di ambiti selvaggi ove la natura viene vissuta più che visivamente ammirata, ed inoltre l'assenza di fango per la mancanza di terreni propriamente argillosi, la presenza di un sabbione compatto che costituisce un fondo drenante e ben percorribile, l'assenza di speroni rocciosi, l'assenza di vegetazione spinosa capace di perforare i pneumatici.
Tali caratteristiche rendono certamente la "Silva Brutia" detentrice di un primato nazionale invidiabile.
Scopriamo insieme la Sila in mountain bike grazie alliniziativa di un gruppo di appassionati che vi guideranno in un tour tra il lago Arvo ed il lago Ampollino.
DESCRIZIONE DELLITINERARIO
Si parte da Lorica, caratteristica località turistica sulle sponde del lago Arvo, definita da molti la Perla della Sila; si percorre la statale in direzione Quaresima, sempre allombra di foreste di pino laricio e campi coltivati, mentre lazzurro del lago, con un bagliore luccicante straordinariamente suggestivo, fa capolino tra le fronde; superate le vallecole del Cavaliere e del Mellaro, una vasta piana, intensamente coltivata a patate e granoturco, si estende verso il lago e verso i rilievi di Botte Donato: siamo nella valle del Bufalo, ormai prossimi a Quaresima.
Raggiunto il villaggio, si imbocca a sinistra la bitumata per il villaggio di Pino Collito; qui la strada si fa ancora più solitaria ed amena; i campi coltivati cedono subito il posto ad altri immensi boschi di conifere, mentre la strada costeggia sempre le rive del lago, stavolta sul lato meridionale; una allegra famiglia di aironi cenerini, ormai stanziali, si mostra agli occhi del visitatore sulle rive limacciose di questo tratto di lago.
Si giunge, prima del villaggio, ad un bivio per il sentiero che, gradualmente, risale verso il Passaturo del Melillo, una sella che costituisce lunico passaggio (passaturo) tra la valle dellArvo e quella dellAmpollino; è un alternarsi, dapprima, di pinete e radure soleggiate, poi si entra decisamente nella faggeta, buia e fitta, uscendo finalmente sul colle ove si dipartono una serie di stradine; si supera agevolmente una recinzione, percorrendo la linea di cresta, ed ecco che, a sinistra, il sentiero comincia a scende attraverso una serie di tornanti , nel fitto del bosco, che immettono su una soleggiata radura valliva, verso la bitumata di Tassitano.
Qualche km di bitumata attraverso le splendide realtà agricole di montagna: casolari e dimore estive, stazzi in cui i contadini operano laboriosamente nella bella stagione, qualche agriturismo e, intorno, coltivazioni che si allungano nella valle racchiuse da cinte montuose ammantate di foreste.
Più avanti, Caporosa, altro allegro villaggio in cui si confondono turisti e contadini, e subito si intravede il lago Ampollino; si lascia la bitumata e si scende, da una stradella, verso il lago; si costeggia la riva lungo il Sentiero Italia, dove gli scorci sulle azzurre acque si indovinano dietro ogni curva ed ogni albero; aggirato Timpone del Triangolo la carrareccia passa accanto un vetusto ma ben curato casolare di montagna, con chiesetta attua; quindi si esce sulla bitumata di Verberano; siamo nella zona delle sorgenti del Savuto, un perfetto spartiacque tra i due mari, ove la pioggia che si raccoglie nei 2 ruscelletti attigui prende, in uno, la via del Tirreno, nellaltro quella dello Ionio !
Poco più di un chilometro e, giunti al borgo di Spineto, si imbocca la stradella che, dopo le case, inizia a risalire il versante che ci riporterà verso Tassitano; la salita è piuttosto impegnativa, seppur nella piacevole frescura di una fittissima pineta; una volta valicata la cresta, la strada scende verso Pita dellAglio, sulla bitumata già percorsa, da cui si ritorna a Caporosa.
Prima del villaggio agricolo si imbocca il sentiero della Fiumarella, percorso dal Sentiero Italia; prima si sale tra guadi di ruscelli e filari di ontani e pioppi, poi si costeggia una vecchia Turra silana (antichi ricoveri per i pastori), quindi si lascia la valle principale per risalire a mezzacosta nel bosco, ove lascesa inizia a farsi ardua; il gorgoglio delle acque unito allo stormire delle foglie lasciano improvvisamente il posto al silenzio della pineta; la luce traspare ancora, voltandosi allindietro, mente il buio della foresta è davanti a noi, nellaria resinosa che carica di un fascino degno delle migliori descrizioni di Norman Douglas questo pregevole angolo di natura silana !
A questo piacevole senso di benigno mistero, caratteristico del bosco silano, che ci avvolge quando finalmente valichiamo la cresta, si aggiunge un panorama davvero singolare: il lago Arvo che si estende ad occupare tutto lo spazio di luce che si apre dinnanzi: una stupenda valle allungata verso ovest e chiusa dalla dorsale di Botte Donato e dagli altipiani maestosi di Serra Carrumangu !
Dopo una sosta dobbligo, per tirare fiato e per scattare qualche foto, inizia la discesa che ci porta rapidamente verso la bitumata di Pino Collito; qui, invece di seguire la strada, si può percorrere la prosecuzione del Sentiero Italia, ben pedalabile, che si dirige verso Scarda fino a Nocelle.
Siamo ormai in prossimità della diga sullArvo; ci godiamo ancora queste superbe immagini daltri tempi, che ci evocano le grandi opere idrauliche dei primi anni del Novecento, capolavori di ingegneria perfettamente inserite nellambiente e che hanno reso celebri e gradevoli queste località.
Giunti a Rovale si ritorna verso Lorica dalla statale, attraverso la soleggiata strada che serpeggia tra i campi di patate è limmancabile azzurro del lago sullo sfondo.