Mi scuso anticipatamente per la lunghezza del post e per la sua inevitabile frammentazione.
In questi ultimi mesi sto facendo molte ricerche riguardo le selle antiprostatiche, ho letto diversi post qui su mtb forum e anche su altri forum di ciclismo, ho trovato diversi articoli italiani ed esteri, e ora ho deciso di raccogliere con un unico post tutto il materiale.
Infatti da quello che leggo fondamentalmente tutti hanno le idee confuse e sono sconfortati dallargomento, perché avere problemi al sottosella spesso vuol dire abbandonare e rinunciare definitivamente a pedalare.
Anni fa a causa di una prostatite che non accennava minimamente a regredire rinunciai alla bicicletta in generale, ma la passione per le due ruote è sempre stata fortissima e iniziai praticare trial, poi bmx e ancora street pur di non abbandonare il gusto di potere comunque guidare una bici. Ora sto riprendendo coraggio e mi sono comprato una bici normale e timidamente e scaramanticamente ho ripreso a pedalare, e il mio primo pensiero è stato e ora che sella ci monto?
Così e iniziata la mia peregrinazione in rete per capire quella che mi potesse permettere di continuare a praticare la mtb senza avere nuovamente problemi e dolori.
Problemi.
Premetto che non sono un medico, quindi prendete con le molle quello che scrivo qui La mia è solo esperienza personale e cultura spicciola leggendo le varie informazioni trovate in rete.
Ho letto tantissimi commenti degli utenti che descrivevano i vari sintomi e dolori che li costringevano per qualche settimana, mese o addirittura anni a smettere di pedalare, più li leggevo e più mi ritrovavo nei loro racconti, spesso le persone quando hanno problemi di salute iniziano la loro odissea tra vari medici e urologi, e generalmente la prassi è la stessa, stop all attività ciclistica, analisi, dose massiccia di antibiotici e anti dolorifici e poi mesi di integratori. E comunque il dolore rimane, i problemi di minzione ritornano e il solo pensiero di sedersi sopra qualsiasi sella è terrore puro.
Parliamoci chiaro, lurologo per il 70% delle volte è nemico del ciclista perché è colui che ci da la condanna, bandendoci per sempre dal mondo delle due ruote da quelle da 26,28,29,27,5 e fat e semifat!
E difficile, anche se non impossibile, incappare in un medico urologo specializzato nei problemi per i ciclisti che invece di condannarci ci aiuti a ritornare in sella.
Comunque oltre alle prostatiti batteriche, abatteriche, croniche, e allipertrofia prostatica e chi più ne ha più ne metta esiste anche la fantomatica sindrome del nervo pudendo, la conoscevate? Da quello che ho letto ha sintomi e provoca dolori simili a quelli di una prostatite, forse molti credono di soffrire alla prostata invece il responsabile di tutto è una nevralgia del nervo pudendo, cercate informazioni. Ultimi ma non per questo meno importanti disturbi sono le emorroidi o le ragadi, patologie che possono essere molto invalidanti per chi vuole praticare il ciclismo.
Quindi per mia esperienza e cultura sul campo e spicciole nozioni mediche, lì sotto è tutto molto vicino e quindi collegato, perciò se abbiamo uninfiammazione della prostata si possono infiammare anche le emorroidi o viceversa, se abbiamo uno schiacciamento del nervo pudendo, cioè una nevralgia anche tutto quello che è lì intorno ne risentirà.
Soluzioni.
Di soluzioni ce ne sono tante, diciamo svariate ma non sempre allettanti, tra le tante alternative per poter continuare a pedalare ci sono oltre alle bici reclinate (ok scherzo!), molte selle studiate per diminuire o eleminare la pressioni e il contatto sulle nostre parti delicate, ci sono quelle con il canale in mezzo, quelle senza naso e poi molte altre svariate e singolari soluzioni.
Purtroppo di selle antiprostatiche ne ho provate diverse ma certo non le conosco tutte anche perché per fare le prove mi ci vorrebbe un budget di qualche migliaia di euro ed è per questo che sto studiando a tavolino quella che più mi potrebbe andare bene, perché parliamoci chiaro, una volta acquistata un certo tipo di sella è praticamente impossibile rivenderla. Ok, diciamo difficile.
Ciò che mi ha subito colpito è che da un po di tempo nessuno è più alla ricerca di selle specifiche forse perché ormai tutti i grandi marchi hanno in produzioni selle con canali centrali molto generosi e scavati, o comunque con un profilo tale da ridurre molto la pressione sulle zone delicate, le più usate dagli utenti che dalle loro recensioni dicono di trarne giovamento sono le slr superflow di selle italia, le mantra di San Marco, le selle romin o toupé di specialized e al primo posto per gradimento e miracolosità la Smp con ogni suo modello.Anchio ho avuto e ho tuttora una Smp, ma non sempre riesce a fare il miracolo e quindi si deve cercare un alternativa, ma quale?
Le unsaddle o selle senza naso sono quelle che si propongono da tempo come definitive e risolutive per eliminare i fastidi e dolori al sottosella. Perché risolverebbero i problemi? La questione è questa, togliendo il naso delle selle, i testicoli, la prostata e via dicendo non sono più compressi e quindi non dovrebbero correre rischi dinfiammazioni, e lunica parte del corpo che poggia e lavora sulla superficie della sella è quella delle ossa ischiatiche, questo tipo di ergonomia gioverebbe anche alla produttività della pedalata che sarebbe più rotonda a discapito però del controllo e direzionabilità del mezzo e di una diversa distribuzione dei pesi sulla bicicletta, infatti riducendo la spazio di appoggio sulla sella si caricheranno di più gli avambracci e i polsi. Se aggiungiamo oltre allassenza del naso anche un canale centrale scavato o bucato avremmo anche maggior decompressione di tutti i tessuti molli, nervo pudendo compreso e ano, tutto ciò garantirebbe anche una migliore circolazione sanguigna diminuendo i famosi formicolii o intorpidimenti delle parti delicate.
Purtroppo o per fortuna anche tra le unsaddle esistono tanti modelli che si distinguono soprattutto per bruttezza e peso e quindi anche tra di loro e difficilissimo fare una scelta appropriata, sono visibili solo online e impossibili da provare, così o si spendono soldi, a volte anche parecchi e magari si risolve, oppure ci si ritrova con qualcosa di inutile e poco rivendibile.
Quindi dal momento che non ho un budget per comprarne più di una e trovare quella giusta, mi sono messo a studiare a tavolino per capire almeno a colpo quasi sicuro diciamo meno alla cieca, quella che fa per me, ci sto riuscendo? No!
Però visto che ci sono voglio condividere le mie informazioni con altri appassionati che sfortunatamente soffrono di problemi e patologie tali che sono disperatamente alla ricerca di una soluzione, in maniera da creare un post con commenti e vostri pareri, ed esperienze, il più ampio possibile.
La lista che seguirà è totalmente casuale, le selle non sono messe per importanza e nemmeno in ordine alfabetico, scusate. Metto le mani avanti specificando che non sono né un tecnico né un esperto, quindi quello che ho scritto è solo una lista di prodotti da me ricercati sul web accompagnata da mie riflessioni personali e quindi opinabili.
In questi ultimi mesi sto facendo molte ricerche riguardo le selle antiprostatiche, ho letto diversi post qui su mtb forum e anche su altri forum di ciclismo, ho trovato diversi articoli italiani ed esteri, e ora ho deciso di raccogliere con un unico post tutto il materiale.
Infatti da quello che leggo fondamentalmente tutti hanno le idee confuse e sono sconfortati dallargomento, perché avere problemi al sottosella spesso vuol dire abbandonare e rinunciare definitivamente a pedalare.
Anni fa a causa di una prostatite che non accennava minimamente a regredire rinunciai alla bicicletta in generale, ma la passione per le due ruote è sempre stata fortissima e iniziai praticare trial, poi bmx e ancora street pur di non abbandonare il gusto di potere comunque guidare una bici. Ora sto riprendendo coraggio e mi sono comprato una bici normale e timidamente e scaramanticamente ho ripreso a pedalare, e il mio primo pensiero è stato e ora che sella ci monto?
Così e iniziata la mia peregrinazione in rete per capire quella che mi potesse permettere di continuare a praticare la mtb senza avere nuovamente problemi e dolori.
Problemi.
Premetto che non sono un medico, quindi prendete con le molle quello che scrivo qui La mia è solo esperienza personale e cultura spicciola leggendo le varie informazioni trovate in rete.
Ho letto tantissimi commenti degli utenti che descrivevano i vari sintomi e dolori che li costringevano per qualche settimana, mese o addirittura anni a smettere di pedalare, più li leggevo e più mi ritrovavo nei loro racconti, spesso le persone quando hanno problemi di salute iniziano la loro odissea tra vari medici e urologi, e generalmente la prassi è la stessa, stop all attività ciclistica, analisi, dose massiccia di antibiotici e anti dolorifici e poi mesi di integratori. E comunque il dolore rimane, i problemi di minzione ritornano e il solo pensiero di sedersi sopra qualsiasi sella è terrore puro.
Parliamoci chiaro, lurologo per il 70% delle volte è nemico del ciclista perché è colui che ci da la condanna, bandendoci per sempre dal mondo delle due ruote da quelle da 26,28,29,27,5 e fat e semifat!
E difficile, anche se non impossibile, incappare in un medico urologo specializzato nei problemi per i ciclisti che invece di condannarci ci aiuti a ritornare in sella.
Comunque oltre alle prostatiti batteriche, abatteriche, croniche, e allipertrofia prostatica e chi più ne ha più ne metta esiste anche la fantomatica sindrome del nervo pudendo, la conoscevate? Da quello che ho letto ha sintomi e provoca dolori simili a quelli di una prostatite, forse molti credono di soffrire alla prostata invece il responsabile di tutto è una nevralgia del nervo pudendo, cercate informazioni. Ultimi ma non per questo meno importanti disturbi sono le emorroidi o le ragadi, patologie che possono essere molto invalidanti per chi vuole praticare il ciclismo.
Quindi per mia esperienza e cultura sul campo e spicciole nozioni mediche, lì sotto è tutto molto vicino e quindi collegato, perciò se abbiamo uninfiammazione della prostata si possono infiammare anche le emorroidi o viceversa, se abbiamo uno schiacciamento del nervo pudendo, cioè una nevralgia anche tutto quello che è lì intorno ne risentirà.
Soluzioni.
Di soluzioni ce ne sono tante, diciamo svariate ma non sempre allettanti, tra le tante alternative per poter continuare a pedalare ci sono oltre alle bici reclinate (ok scherzo!), molte selle studiate per diminuire o eleminare la pressioni e il contatto sulle nostre parti delicate, ci sono quelle con il canale in mezzo, quelle senza naso e poi molte altre svariate e singolari soluzioni.
Purtroppo di selle antiprostatiche ne ho provate diverse ma certo non le conosco tutte anche perché per fare le prove mi ci vorrebbe un budget di qualche migliaia di euro ed è per questo che sto studiando a tavolino quella che più mi potrebbe andare bene, perché parliamoci chiaro, una volta acquistata un certo tipo di sella è praticamente impossibile rivenderla. Ok, diciamo difficile.
Ciò che mi ha subito colpito è che da un po di tempo nessuno è più alla ricerca di selle specifiche forse perché ormai tutti i grandi marchi hanno in produzioni selle con canali centrali molto generosi e scavati, o comunque con un profilo tale da ridurre molto la pressione sulle zone delicate, le più usate dagli utenti che dalle loro recensioni dicono di trarne giovamento sono le slr superflow di selle italia, le mantra di San Marco, le selle romin o toupé di specialized e al primo posto per gradimento e miracolosità la Smp con ogni suo modello.Anchio ho avuto e ho tuttora una Smp, ma non sempre riesce a fare il miracolo e quindi si deve cercare un alternativa, ma quale?
Le unsaddle o selle senza naso sono quelle che si propongono da tempo come definitive e risolutive per eliminare i fastidi e dolori al sottosella. Perché risolverebbero i problemi? La questione è questa, togliendo il naso delle selle, i testicoli, la prostata e via dicendo non sono più compressi e quindi non dovrebbero correre rischi dinfiammazioni, e lunica parte del corpo che poggia e lavora sulla superficie della sella è quella delle ossa ischiatiche, questo tipo di ergonomia gioverebbe anche alla produttività della pedalata che sarebbe più rotonda a discapito però del controllo e direzionabilità del mezzo e di una diversa distribuzione dei pesi sulla bicicletta, infatti riducendo la spazio di appoggio sulla sella si caricheranno di più gli avambracci e i polsi. Se aggiungiamo oltre allassenza del naso anche un canale centrale scavato o bucato avremmo anche maggior decompressione di tutti i tessuti molli, nervo pudendo compreso e ano, tutto ciò garantirebbe anche una migliore circolazione sanguigna diminuendo i famosi formicolii o intorpidimenti delle parti delicate.
Purtroppo o per fortuna anche tra le unsaddle esistono tanti modelli che si distinguono soprattutto per bruttezza e peso e quindi anche tra di loro e difficilissimo fare una scelta appropriata, sono visibili solo online e impossibili da provare, così o si spendono soldi, a volte anche parecchi e magari si risolve, oppure ci si ritrova con qualcosa di inutile e poco rivendibile.
Quindi dal momento che non ho un budget per comprarne più di una e trovare quella giusta, mi sono messo a studiare a tavolino per capire almeno a colpo quasi sicuro diciamo meno alla cieca, quella che fa per me, ci sto riuscendo? No!
Però visto che ci sono voglio condividere le mie informazioni con altri appassionati che sfortunatamente soffrono di problemi e patologie tali che sono disperatamente alla ricerca di una soluzione, in maniera da creare un post con commenti e vostri pareri, ed esperienze, il più ampio possibile.
La lista che seguirà è totalmente casuale, le selle non sono messe per importanza e nemmeno in ordine alfabetico, scusate. Metto le mani avanti specificando che non sono né un tecnico né un esperto, quindi quello che ho scritto è solo una lista di prodotti da me ricercati sul web accompagnata da mie riflessioni personali e quindi opinabili.